Morto uno Sparrow, se ne fa un altro (o forse anche più…)

Come tutti ben sappiamo, qualche giorno fa Google ha pensato bene di acquisire Sparrow, il noto client di posta elettronica per Mac e iOS, per integrare le menti del progetto nel team di GMail, forse per ottimizzarne la web app o forse per rilasciare una nuova app dedicata con l’intuitiva interfaccia che abbiamo avuto modo di apprezzare.

L’innovazione portata da Sparrow è stata, essenzialmente, l’uscire dai binari del classico client di posta elettronica per pc ripensandolo alla luce delle nuove interfacce grafiche che mai come in questi ultimi anni stanno proliferando portando con loro anche una nuova e più semplice usabilità: l’interfaccia di Twitter per Mac è così divenuta quella di Sparrow per OS X, mentre quella di Facebook per iPhone quella di Sparrow per iOS, condita da un grosso supporto alle gesture tanto care a Cupertino.

Dopo l’acquisizione, non è stato bene chiaro il destino dell’app così come la conosciamo, fino ad oggi: poco fa, sul loro blog, gli sviluppatori di Sparrow hanno annunciato il rilascio del suo codice sorgente con licenza LGPL 2.1, con l’espresso divieto di modificarlo per rivenderlo, ma non per creare nuove feature per uso personale.

Gli orfani di Sparrow, dunque, possono gioire: sia perchè ci sono buone probabilità che la comunità si metta al lavoro per crearne vari cloni e mantenerli nel tempo, sia perché, proprio oggi, è stato annunciato un nuovo client di posta elettronica per OS X: .Mail.

.Mail, dai primi screenshot resi disponibili in rete, sembra essere un client con l’interfaccia molto simile a quella di Sparrow, ma più elegante e minimalista. Uno degli autori del programma, Tobias Van Schneider, noto per aver curato l’immagine di aziende come Ralph Lauren, spiega sul suo blog il perché della nascita di questa nuova applicazione: dal 1970, anno in cui è stata inviata la prima email, il sistema è rimasto sempre uguale, come se fosse monolitico e non è mai stato adattato alle esigenze moderne. 

.Mail si pone, dunque, come un nuovo punto di inizio nell’era dei client di posta elettronica, integrando funzioni come gli ActionSteps, ossia delle etichette che è possibile assegnare ai vari messaggi per variarne la priorità, in modo che il programma ci mostri i più urgenti (ordinati per data) per primi e poi tutti gli altri: una funzionalità mutuata dal mondo della filosofia GTD (Get Things Done), che, volendo,  anche dietro l’app Promemoria di iOS e OS X.

 

Inoltre, .Mail riconosce le mail di notifica dei vari social network o dei servizi web come Dropbox e simili, trasformandole, in automatico, in semplici notifiche, archiviando comunque il messaggio di posta con gli altri, ma non mischiandolo con quelli più importanti.

Infine, ci sarà la possibilità di consultare tutti gli allegati alle varie email ricevute da una comoda finestra sulla falsa riga di quanto realizzato da Apple con l’opzione Tutti i miei file nel Finder.

Ora non ci resta che sperare che Facebook e Samsung non abbiano voglia di “reinventare” la posta elettronica acquisendo .Mail

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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