Recensione: adattatore SuperDrive / SSD di Flancrest su MacBook Pro

Parliamo molto spesso di SSD anche se, di questi tempi, abbiamo iniziato a ridurre il numero di recensioni sui nuovi modelli. I motivi di questa scelta sono molteplici e derivano, almeno in parte, da un sostanziale livellamento delle offerte di mercato su SATA3. Escludendo le unità a basso costo che, spesso, sfruttano Controller e NAND di vecchio tipo, gli SSD top di gamma offerti dalle aziende leader come OCZ, OWC, Samsung, Kingston, Crucial, Intel ed altri, offrono risultati più o meno analoghi con differenze che, nella maggior parte dei casi, sono rilevabili solo tramite benchmark. L’articolo di oggi non è quindi indirizzato a consigliare l’uno o l’altro modello (vi ricordo che per domande off topic potete usare il nostro servizio HelpMac.it) ma per analizzare uno dei componenti più gettonati per l’upgrade su MacBook e MacBook Pro: l’adattatore per SuperDrive.

In passato abbiamo provato uno dei primissimi esemplari del genere, l’optibay di MCE, e, successivamente, un prodotto analogo, ma più economico, realizzato da NewmodeUS. Vi abbiamo anche segnalato l’adattatore lowcost di LEICKE, il quale ha ricevuto apprezzamenti e critiche per via di una struttura non propriamente perfetta, ed oggi ne vedremo un quarto che ci sembra essere il migliore finora analizzato.

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L’adattatore di Flancrest è proposto con un kit completo, nel quale si trova anche un case esterno per utilizzare il SuperDrive via USB che ricalca lo stile di quello Apple. Vi installeremo all’interno un Corsair Force GT da 120GB, un SSD rapido che si comporta bene anche su Mac attivando il TRIM. La finalità dell’operazione è quella di ridare nuova vita ad un MacBook Pro 15″ del 2009, lasciando l’attuale HDD per i dati ed installando OS X Mountain Lion sul disco allo stato solido, posizionato all’interno dell’adattatore, al posto del SuperDrive.

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Per iniziare si dovrà ribaltare il MacBook, adagiandolo su di una superficie rigida ricoperta da un panno, per evitare di rigare il coperchio. Con un cacciavite a stella vanno tolte le 10 viti disposte lungo il perimetro, avendo cura di non perderle e rammentando la posizione delle tre più lunghe. All’interno la disposizione degli elementi potrebbe variare leggermente a seconda del modello e dell’anno di produzione del portatile, in tutti i casi la procedura rimane sostanzialmente invariata ed è anche descritta, con immagini e testo in italiano, nel foglietto illustrativo contenuto nel kit (ottimo). Svitate le tre viti cerchiate in rosso ma assicuratevi di adoperare un cacciavite calamitato, altrimenti è facile perderle.

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Sarà anche necessario staccare dalla piastra madre il cavo nero posto sopra il SuperDrive. Questo è fissato con un leggero collante, per cui conviene iniziare a sollevarlo dalla radice, in alto a destra, arrivando fino al plug. La connessione è molto delicata ed i pin si possono spezzare facilmente con movimenti bruschi ma, con un po’ di cautela, si scollega senza problemi.

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A questo punto si potrà tirar fuori il SuperDrive, sollevandolo dal basso, e svitare il piccolo supporto che si trova sul lato destro. Questo andrà poi avvitato, nella medesima posizione ed orientamento, sul supporto di Flancrest, al cui interno si inserisce l’SSD fissandolo con un paio delle viti in dotazione.

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Seguendo la procedura inversa si inserisce l’adattatore al posto del SuperDrive, si rimettono le tre viti e si ricollega il cavo del display. Si potrà così richiedere il MacBook Pro ed avviarlo eseguendo un reset PRAM (cmd+alt+P+R dopo il suono di avvio, finché non si spegne nuovamente). Ancora più semplice è l’inserimento del SuperDrive nel case esterno, il quale è sagomato sull’unità e non richiede neanche l’utilizzo di viti: basta inserirlo nella corretta posizione e coprirlo con il coperchio. L’aspetto è davvero bello ma non fatevi ingannare dalla finitura argentata perché è realizzato in semplice plastica (ma l’effetto è piacevole comunque).

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4,5Conclusioni / Costi
Flancrest ha realizzato un kit davvero completo e l’adattatore è forse il migliore tra quelli finora testati. Si inserisce nell’alloggiamento del SuperDrive alla perfezione ed il case esterno potrebbe essere confuso con quello Apple se non fosse realizzato in plastica. Nella nostra prova tutto ha funzionato alla perfezione ed anche se il costo di 66,90€ su Amazon non è il più basso in assoluto, ci sentiamo di consigliarlo per chiunque voglia una soluzione completa, sicura e di qualità. Con il case esterno realizzato in metallo avrebbe raggiunto l’eccellenza.

[AGGIORNAMENTO] il prezzo è stato successivamente abbassato a 52,90€ ed ora include anche due comodi cacciavite. Ecco il link.

PRO
+ Consente di installare un SSD al posto del SuperDrive e di riutilizzarlo nel case USB
+ Soluzione completa di tutto e con manuale in italiano
+ Adattatore profilato perfettamente e con buoni materiali
+ Il case esterno per il SuperDrive è realizzato con il look di quello Apple (ma in plastica)

CONTRO
Nulla di rilevante

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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