Anche Pentax toglie il filtro Low Pass nella K-5 IIs

Si attendeva da tempo l’erede della apprezzatissima Pentax K-5 (recensione), senza dubbio tra le migliori APS-C ancor oggi in commercio. L’azienda ora controllata da Ricoh non ci ha fatto attendere oltre e, in vista del Photokina, ha presentato non uno ma due corpi basati sulla K-5. Le sigle denotano l’estrema vicinanza con il modello da cui derivano che risulta sostanzialmente invariato nelle caratteristiche di base.

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La Pentax K-5 II eredita tutto ciò che di buono vi era nel corpo originario, compreso l’apprezzato sensore da 16,3 Megapixel con sensibilità da 100 a 12800ISO (estendibile a 50-51200). La costruzione ha la medesima qualità ed è sempre in lega di magnesio e tropicalizzata. Invariati anche il sistema di stabilizzazione, l’ottimo mirino al 100% e la struttura dei controlli. Mentre il display, pur mantenendo stessa dimensione e risoluzione, usufruisce della tecnologia “air-gap-free”, che consente di ridurre i riflessi ed ottimizzare la resa complessiva. Le attenzioni di Pentax Ricoh si sono concentrate proprio su questo e sul nuovo motore autofocus SAFOX X AF, con 11 punti (di cui 9 a croce) ed una rinnovata sensibilità di -3 EV/+18 EV, la più ampia per la sua categoria. In sostanza è stata notevolmente incrementata la precisione e la capacità di messa a fuoco anche in condizioni di scarsa luminosità. I prezzi di listino sembrano essere sostanzialmente in linea con quelli che aveva, due anni fa, il modello che sostituisce, ovvero di $1.200 per il solo corpo e $1.350 per il kit con 18-55mm.

Ancor più interessante sembra essere la seconda variante, denominata K-5 IIs, in cui è stato rimosso il filtro low pass per l’antialiasing, come già visto nella Nikon D800E. Per $100 in più rispetto al modello base, la IIs promette una capacità risolutiva maggiore, mantenendo –probabilmente– gli stessi svantaggi della D800E (ovvero una spiccata tendenza al moiré con i pattern sottili). Il sensore della K-5 (lo stesso delle D7000/D5100 e Sony A55) è già stato largamente apprezzato per la sua definizione per cui i risultati della IIs potrebbero davvero stupire.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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