L’iTunes Store è stato uno strumento di rottura per l’industria discografica ma è stato un bene positivo per tutti: Apple, gli utenti e le major discografiche. Ma la storia non finisce qui ed è facile che il futuro riservi altre importanti sorprese. Esistono numerosi servizi che stanno spopolando nel mondo, tra cui il validissimo Spotify con un modello di business diverso, maggiormente basato sullo streaming e sull’ascolto illimitato in funzione di un canone (in Italia è stato ovviamente boicottato). iTunes Match può essere considerato come un timido tentativo di risposta di Apple ma non è, tutto sommato, la rivoluzione che stavamo aspettando.
Entro fine anno potrebbe partire in beta, che ormai va di moda, il servizio Megabox che promette di mettere a ferro e fuoco le nostre attuali abitudini musicali. Nelle intenzioni di @MrKimDotcom (già fondatore di Megaupload) c’è la creazione di un sistema 100% legale per l’aquisto e lo storage della musica, offrendo agli artisti il 90% dei ricavi sul venduto. L’intenzione sembra essere quella di annientare le antiche major della discografia mondiale. Attraverso un video segnalato da Punto Informatico, possiamo dare un rapido sguardo “dietro le quinte” del progetto, il quale sembra essere già al 90% della realizzazione.
Al grido di “social” e “cloud”, il progetto di Kim Dotcom è già il secondo che fa parlare di sé in questi giorni e l’impressione è che ci sia davvero qualcosa di nuovo dietro l’angolo. Gli utenti sono pronti da tempo, è l’offerta che manca, sempre troppo imbrigliata dai sedimentati interessi di chi ha costruito un impero alle spalle degli artisti.