Poco meno di tre giorni ci separano dall’evento Apple del 12 settembre. Data anticipata con ottima accuratezza già a fine luglio da AllThingsD, l’azienda di Cupertino ha atteso fino a martedì scorso prima di ufficializzare il tutto, con un invito che come sempre ha lasciato un alone di mistero, con quel 5 come inusuale ombra del numero 12. Se da molti è considerato un indizio relativo al nome dell’iPhone 5, appunto, altri non sono del tutto convinti di tale teoria, pensando a un depistaggio voluto da parte di Apple al fine di prendere tutti di sorpresa durante l’evento. Quale che sia l’ipotesi vincente, di certo ha contribuito a generare il tipico hype che aleggia nei giorni precedenti al keynote. Nelle ultime ore, sulla facciata dell’ormai storico Yerba Buena di San Francisco, sono stati completati i lavori per la “personalizzazione” dell’ingresso dell’edificio, altra consuetudine degli eventi Apple tenuti lì. Anche lì, come riporta Macrumors, non manca l’alone di mistero.

Immagine da Luis Gutierrez, via Macrumors.

La rappresentazione grafica sulla parte esteriore sembrerebbe infatti riprodurre in modo molto allungato alcune delle icone presenti nella schermata home di iOS, in particolare quelle relative alle app Musica, iTunes, Game Center e Safari (anche quella di Borsa sembrerebbe essere presente, tuttavia rispetto alle altre c’è meno certezza. Nulla invece per quanto riguarda quella che viene indicata qui sotto, fatta notare da un lettore di Macrumors, con un punto di domanda.

Guardate con questa prospettiva, effettivamente l’ipotesi dello “stretching” per le icone sulla superficie dello Yerba Buena appare più che valida. Curiosa è la ripetizione delle icone di Musica e Game Center, ma potrebbe semplicemente essere una soluzione riempitiva. La spiegazione che va per la maggiore riguardo la scelta di Apple sembra ricadere nel display del prossimo iPhone, il quale secondo i vari rumor dovrebbe passare a un formato widescreen con aumento a quota 4″. Da qui, procediamo sulla parte centrale dell’articolo, quella relativa alle varie indiscrezioni.

iPhone 5 (o come sarà chiamato)
Il nuovo Melafonino, oltre al display, sembra essere destinato a portare molte novità lato design. Il retro dei supposti prototipi visti sinora è sensibilmente diverso da quello attuale, con una parte centrale più lucida, mentre due fasce poste al lato superiore e a quello inferiore del terminale sono più opache e del colore della versione scelta, bianca o nera. Nella fascia superiore sono presenti anche fotocamera e flash, la cui collocazione sembra non aver subito variazioni rispetto al design dell’iPhone 4/4S.

Immagine da 9 to 5 Mac.

L’anteriore, invece, non dovrebbe essere troppo variato rispetto al precedente, eccetto che per la videocamera anteriore, il cui sensore si porrà sopra l’altoparlante e non più alla sua sinistra. Novità di maggior interesse riguarderanno il bordo inferiore, dove potrebbe prendere posto un nuovo connettore a 9-pin, di misure molto inferiori a quello attuale e più vicine a quelle della microUSB, come riporta AppleInsider.

Immagine da nowhereelse.fr.

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, i report sono più contraddittori tra loro. La connettività LTE non dovrebbe mancare, tuttavia bisognerà capire in che modo sarà implementata, se sulla falsariga dell’iPad di terza generazione, ossia compatibile solo con le reti USA, oppure se si adotterà un chip con supporto globale, compatibile con le prossime reti europee. Il processore, invece, dovrebbe essere l’A5X già visto nel più recente tablet Apple, con la sua grafica quad-core e probabilmente con processo produttivo a 32 nm (contro i 45 di quello prodotto per l’iPad). Tuttavia, c’è chi comunque ritiene possibile l’arrivo dell’A6, del quale esistono due dubbiose immagini. Pollice verso, invece, per l’NFC, a quanto pare, almeno secondo Anandtech. Non vi sarebbe infatti lo spazio necessario per l’hardware dedicato. A questo punto viene da chiedersi in che modo possa essere utilizzata efficacemente Passbook di iOS 6, la quale avrebbe tratto sicuramente beneficio dal supporto ai pagamenti tramite NFC. È possibile dunque che Apple stia considerando altre ipotesi, e potremo saperne di più solo mercoledì.

Sul prezzo, 9 to 5 Mac scommette su una stabilità sostanziale rispetto a quello dell’iPhone 4S. Se ciò fosse vero, si potrebbe parlare ancora di 659 € per l’Italia. Riguardo al lancio nei negozi, la data più gettonata è quella del 21 settembre, la quale non dovrebbe riguardare il Belpaese, destinato anche stavolta a ricevere il nuovo iPhone qualche settimana più tardi, a ottobre.

Concludiamo la parte relativa all’iPhone 5 parlando un attimo dei vecchi dispositivi. L’iter dovrebbe essere sempre il solito, con il 4S che scenderà in fascia media e in unica versione da 8 GB, e l’iPhone 4 destinato a diventare l’entry-level assoluto di gamma. Questo dando per scontato che per il buon vecchio 3GS sia arrivata definitivamente l’ora della pensione. Non tutti, incluso John Gruber di Daring Fireball, sono convinti di tale eventualità: l’highlander della famiglia iPhone potrebbe ancora avere senso nella fascia medio-bassa di mercato, quella sotto i 300 €/$. Sebbene a livello hardware non certamente al passo con altri rivali dal prezzo simile, rimane uno smartphone ancora supportato e soprattutto dotato di iOS, il che dunque potrebbe attrarre consumatori finora rimasti lontani dall’iPhone causa prezzo e dunque aiutare Apple a entrare in una parte finora regno pressoché incontrastato di Android.

iPod touch
Cosa bolle in pentola per l’iPod touch? Abbiamo già provato a fare alcune ipotesi poco tempo fa, tra cui la possibilità di un passaggio al dual-core, probabilmente A5 come l’iPhone 4S. 9 to 5 Mac sembra però in grado di aggiungere ulteriori pezzi nel grande gioco delle indiscrezioni e delle predizioni: potrebbe non esserci un solo iPod touch, bensì due. Il primo dovrebbe rivolgersi alla fascia più bassa di mercato, con un prezzo simile o inferiore all’attuale entry-level; si tratterebbe di un leggero restyling della quarta generazione attualmente in commercio, con il nuovo connettore a 9-pin e iOS 6 preinstallato. Tra le ipotesi, inoltre, vi sarebbe anche un aumento della capacità base, supponiamo noi da 8 a 16 GB. Più in alto sarebbe invece collocato il secondo modello, ridisegnato e con display più grande, come il prossimo iPhone, declinato in due varianti rispettivamente da 32 e 64 GB. I prezzi americani dovrebbero essere di 299 e 399 $. Lo spazio di archiviazione, però, potrebbe non essere l’unica personalizzazione prevista per il nuovo iPod touch: per la prima volta su questo prodotto, si potrebbero vedere le varie colorazioni che conosciamo già sugli altri due membri della famiglia iPod, il nano e lo shuffle. Ed è proprio di loro che adesso andiamo a parlare.

iPod nano e shuffle
Come potrebbe essere il prossimo nano? Difficile dirlo. Quel che la storia del dispositivo suggerisce è che Apple, dalla quarta generazione in poi, ha seguito un ciclo biennale per il cambio di design. Seguendo questo schema, con l’attuale generazione che è ormai arrivata ai 2 anni, ci si aspetta un aggiornamento generale del prodotto. Si parla di una forma più allungata, per certi versi un ritorno di fiamma verso la quarta e la quinta generazione, con display touch e un pulsante home. A ciò i più recenti rumor aggiungono la presenza del Wi-Fi, tramite il quale scaricare contenuti dall’iTunes Store direttamente sul device. Per quanto riguarda i prezzi, non vi sono rumor ma per la versione da 16 GB, ammesso non vi siano variazioni della capacità, non ci si dovrebbe discostare troppo da quello attuale di 159 €.

Per l’iPod shuffle, vale il classico detto: squadra che vince non si cambia. E infatti dovrebbe rimanere praticamente identico all’attuale, anche nel prezzo. Unica possibile variazione è nel connettore dock, che potrebbe passare a 9-pin in modo da standardizzarlo nella gamma di prodotti Apple al di fuori dei Mac. Riguardo il venerando classic, invece, viene spontaneo chiedersi quanto ancora potrà durare. Ormai le innovazioni ad esso applicabili sarebbero ben poche, e rappresenta una porzione trascurabile delle vendite nella famiglia iPod. Col cambio di connettore, è possibile che Apple colga la palla al balzo per ritirarlo definitivamente dal mercato.

iPad mini?
Concludiamo questa nutrita serie di previsioni parlando dell’iPad mini. La questione principale è: sarà presentato il 12 settembre oppure no? La convinzione è poca, molti puntano a un evento in ottobre per la sua presentazione. È possibile, per non rubare troppa scena al nuovo iPhone, tuttavia è difficile si riesca a riempire un intero evento con un solo prodotto il cui risulterebbe essere la variante da 7.85″ di quello già esistente. E dato che di televisori, almeno per quest’anno, non sembra se ne parli, l’iPad mini potrebbe essere l’ultimo prodotto Apple per quanto riguarda il 2012. Per quanto ci riguarda, quindi, tutte le possibilità riguardo la data di presentazione rimangono in gioco.

Sull’hardware, si parla essenzialmente di una versione “downscalata” dell’iPad 2, dunque con processore dual-core A5 e 512 MB di RAM. La risoluzione del display dovrebbe essere 1024×768, in linea con quello del modello più grande da cui deriverà. Il prezzo, al momento, è un’incognita. Se da un lato molti si aspettano stia sotto i 300 $/€, dall’altro Amazon ha recentemente rimescolato le carte in tavola con il Kindle Fire HD da 199 €. E non è l’unico concorrente, dato che a 50 € di distanza si trova il Nexus 7 firmato Google. L’iPad mini potrebbe dunque rischiare di non giocarsela ad armi pari con questi due modelli, né sul fronte hardware né sul prezzo. Tuttavia, non è detto che ciò possa costituire un grosso problema per Apple: chi cerca specificatamente tablet Android difficilmente guarderà a un modello con iOS, anche se avesse un prezzo competitivo, e chi cerca tablet iOS con display tra i 7 e gli 8″ attualmente si ritrova senza alcuna possibilità. Poiché molti, compresi noi, sono favorevoli all’idea di un iPad più compatto che mantenga al contempo le caratteristiche che apprezziamo nella versione da 9.7″, il mercato per questo mini potrebbe essere superiore alle aspettative.

Abbiamo citato il modello più grande: anche quello potrebbe ricevere modifiche. Grazie ad alcune modifiche sul display e sui componenti interni, un iPad di terza generazione leggermente più sottile potrebbe presto vedere la luce, accompagnato dal nuovo connettore a 9-pin. Potrebbe arrivare come modifica annunciata, oppure emergere più subdolamente dopo l’evento, direttamente sull’Apple Store. Staremo a vedere se davvero sarà così, e considerato che tra i sostenitori della previsione vi è anche il famigerato analista di mercato Ming-Chi Kuo, che con i MacBook Pro Retina ci ha preso quasi completamente in pieno, ci concediamo pure una moderata positività.

In mezzo a tante indiscrezioni, però, c’è una conferma? Certo che c’è: si tratta del nostro SaggioLive, che vi accompagnerà durante l’evento del 12 settembre, riportando notizie in tempo reale, indiscrezioni a caldo ma soprattutto interagendo con voi lettori. Come abbiamo felicemente sperimentato in precedenza, adotteremo una forma mista audio-testo, tramite Spreaker e il sito SaggioLive. Assieme a noi di SaggiaMente, anche in questa occasione saranno presenti Federico e Luca di EasyApple. Maggiori informazioni sull’ora di inizio della diretta saranno rese disponibili nel corso di quella giornata. Vi aspettiamo numerosi!

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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