L’all-in-one di Cupertino, colui che è stato il simbolo della rinascita contemporanea di Apple – almeno fino al boom dell’iPhone – è fermo al palo da ben 528 giorni. L’attuale modello, che risale al maggio del 2011, non può certo essere considerato inefficiente o comunque non in grado di soddisfare le esigenze dei molti, eppure i suoi quasi 2 anni di età lo posizionano tra i più “vecchi” Mac degli ultimi anni, con un ciclo vitale secondo solo a quello del Mac Pro del 2010 (aggiornato dopo ben 685 giorni).
Le sue mancanze primarie sono essenzialmente legate all’architettura Sandy Bridge, ormai soppiantata un po’ ovunque nella lineup con la più recente Ivy Bridge. Questo significa essenzialmente mancanza delle connessioni USB 3.0 e minore velocità. Tant’è nella lista dei computer Apple più veloci su Geekbench 2, subito sotto i Mac Pro ora si trovano i portatili professionali della serie MacBook Pro.
La BuyersGuide di MacRumors, fonte di queste informazioni, segnala con il verde i dispositivi appena aggiornati, con il giallo quelli che si trovano nel loro normale ciclo vitale ed in rosso quelli per cui si attende, o forse dovremmo dire si spera, un refresh. L’iMac non è l’unico in netto ritardo ma a fargli compagnia ci sono il Mac mini, che negli anni ha sempre subito aggiornamenti a singhiozzo, ed il Mac Pro, sul cui futuro iniziamo a dubitare anche noi.
La linea desktop è quella più penalizzata ed a settembre si pensava che il nuovo iMac sarebbe arrivato più o meno in contemporanea con il MacBook Pro 13″ Retina, nel periodo di ottobre. Recenti indiscrezioni confermano l’arrivo del piccolo Pro, anche se con un più generico “entro la fine dell’anno”, ma sull’iMac tutto tace. Ma se per il Mac Pro si potrebbe, seppure a malincuore, prevedere una lenta fine vita, è praticamente impossibile che il desktop più famoso di Apple venga dimenticato. Dopo un così lungo letargo sarebbe auspicabile un aggiornamento completo, con tanto di modifiche strutturali, eppure ad oggi si continua a parlare di altro. L’ipotetico iPad mini, di cui parlavamo oggi, sembra sempre più realistico, specie dopo la conferma di The Loop che, seppur con un semplice “yep” ha praticamente certificato l’evento del 23 ottobre, essendo l’autore il più vicino in assoluto alle cose di Cupertino, spesso considerato come l’ufficio stampa non ufficiale Apple.
Ancora una volta gli iCosi prima dei Mac? È senza dubbio possibile ma speriamo davvero che in concomitanza con questo evento (ancora non ufficiale ma molto vicino ad esserlo) possano anche arrivare alcuni update hardware silenziosi, almeno per l’iMac. In questo caso anche un semplice refresh dei componenti sarebbe sufficiente, lasciando all’iPad mini le luci della ribalta. Non ci aspettiamo un computer desktop con Retina nel breve periodo ed anche il restyling potrebbe essere nient’affatto imminente, tuttavia almeno un aggiornamento ad Ivy Bridge per l’all-in-one di punta dell’offerta Apple appare oggi strettamente necessario.