Il come si fa di oggi nasce da una mia personale esperienza con il servizio Pocket, un tempo denominato Read It Later. Si tratta di uno dei tanti sistemi che consente di “mettere da parte” le pagine web più interessanti che incrociamo in giro per il web, avendo così la possibilità di rileggerle successivamente. Non è l’unico e non è necessariamente il migliore ma lo uso da molto tempo e l’ho sempre trovato più che sufficiente per le mie necessità. È supportato un po’ ovunque, nei client RSS come Reeder o nei browser come Safari con extension, seppure non tutti sia siano ancora adattati al nuovo nome “Pocket”. In realtà neanche la stessa azienda ha aggiornato tutti i suoi client, così ci ritroviamo l’ottima app Pocket su iOS ma non ancora quella su Mac OS X, dove si continua ad usare una versione di Read It Later che non possiede la nuova e più piacevole interfaccia, visibile invece tramite web.
Fintanto che non verrà rilasciato l’opportuno aggiornamento, ho utilizzato la ben nota FluidApp per racchiudere il client web in un contenitore molto simile ad una vera applicazione per OS X. Il sistema è completamente gratuito, anche se, volendo, è possibile sbloccare funzionalità aggiuntive di Fluid acquistando una licenza per $4.99:
- possibilità di gestire separatamente i cookie rispetto al browser di sistema (in sostanza sarà possibile spuntare l’opzione di login automatico direttamente sull’app creata senza che le informazioni siano condivise con Safari)
- possibilità di portare l’icona dell’app nella barra di stato
- funzionalità di personalizzazione dei contenuti tramite Userscripts e Userstyles (in sostanza un override eseguibile con javascript/css)
- abilitazione della vista full screen
Per realizzare la nostra PocketApp, scarichiamo la versione gratuita di Fluid ed eseguiamola. Nella finestrella che compare bisognerà specificare poche cose:
- URL: http://getpocket.com/a/
- Name: Pocket
- Location: Applications
- Icon: vi consigliamo di scegliere other.. ed associare questa icona
Il risultato è davvero soddisfacente e potrà essere utilizzata come una vera e propria applicazione per Mac. Ha già trovato posto nel mio Dock e, se utilizzate questo ottimo servizio, credo piacerà anche a voi. Ovviamente la medesima procedura può essere seguita per qualsiasi servizio web e, in alcuni casi, si può anche utilizzare l’URL delle versioni mobile per rendere i contenuti più compatti ed essenziali, ovviamente quando il sito di riferimento è ottimizzato anche per smartphone e tablet.