Evento 23 ottobre: nuovi iMac ridisegnati, MacBook Pro Retina da 13″ e Mac mini aggiornati

Ci eravamo sbagliati. Ieri pensavamo che fosse poco probabile l’arrivo dei nuovi Mac nello stesso evento dedicato all’iPad mini. Ma con Apple un certo grado di imprevedibilità c’è sempre da aspettarselo (vedi iPad di quarta generazione), ed ecco che una infornata di modelli aggiornati per i computer di Cupertino è arrivata proprio oggi. Iniziamo dal modello che più ha ricevuto attenzioni: l’iMac.

La nuova generazione di iMac conserva sul piano visivo in gran parte il design introdotto nel 2009: il lavoro maggiore è stato fatto ai “fianchi”, infatti, con la rimozione del Superdrive e un contenimento della profondità. Nel suo punto più sottile lo spessore è di 5 mm (se si osserva da altre angolazioni, si nota che l’andamento è curvilineo, dunque questa misura è differente a seconda del punto della parte posteriore preso in considerazione), e il tutto non è andato a discapito delle prestazioni. Queste ultime hanno ricevuto anzi ulteriori benefici dal passaggio ad Ivy Bridge e alla serie GeForce 6xx di nVidia. Tra le caratteristiche base di tutti i modelli, sia 21,5″ che 27″, processore Core i5 quad-core, 8 GB di memoria RAM, disco rigido da 1 TB e GPU di tipo discreto. A disposizione dell’utente 4 porte USB 3.0 e due Thunderbolt nella parte posteriore, mentre su quella frontale è stata inclusa la FaceTime HD. Salgono rispetto alla precedente versione i prezzi, un neo che purtroppo era abbastanza prevedibile. Qui sotto, un elenco dei modelli differenziati per display, processore, chip grafico e prezzo (le caratteristiche base le abbiamo descritte già sopra):

  • iMac 21,5″ base: Core i5 da 2,7 GHz (3,2 in modalità Turbo), GeForce GT 640M con 512 MB di VRAM, 1.379 €
  • iMac 21,5″ top: Core i5 da 2,9 GHz (3,6 in modalità Turbo), GeForce GT 650M con 512 MB di VRAM, 1.579 €
  • iMac 27″ base: Core i5 da 2,9 GHz (3,6 in modalità Turbo), GeForce GTX 660M con 512 MB di VRAM, 1.899 €
  • iMac 27″ top: Core i5 da 3,2 GHz (3,6 in modalità Turbo), GeForce GTX 675M con 1 GB di VRAM, 2.079 €

Su richiesta, i modelli top possono essere dotati di un Core i7 da 3,1 GHz (3,9 in modalità Turbo). Quello da 27″ inoltre può essere configurato con una GeForce GTX 680M dotata di 2 GB di memoria grafica. Memoria RAM massima di 16 GB per i 21,5″, 32 per i 27″. Su questo aspetto occorre prestare attenzione, dal momento che solo quelli con display più grande hanno slot a disposizione per l’aggiunta fai-da-te di memoria; sui 21″, invece, è saldata. Prima di ordinare, quindi, è bene essere certi che gli 8 GB base facciano al proprio scopo, se si fa uso di applicazioni con consumi molto intensivi della RAM.

Un aspetto alquanto interessante introdotto con i nuovi iMac è il Fusion Drive. Si tratterebbe di due unità hardware separate, una classica a disco meccanico da 1 o 3 TB e una con memoria flash da 128 GB. Via software viene gestita la ripartizione dei dati, con OS e applicazioni sulla più veloce memoria flash e i dati sul resto. Il tutto viene visto dal sistema come una singola unità. Ci sono però ancora dei dubbi a riguardo, dato che non è stata del tutto esclusa l’opzione dell’unità ibrida HDD+flash. Ci riserviamo di ritornare sull’argomento non appena usciranno informazioni più dettagliate. Purtroppo non è stata inclusa di serie: si tratta infatti di un’opzione in fase d’acquisto, dai costi al momento non meglio noti (sull’Apple Store non sono ancora attive le apposite pagine di configurazione), e non disponibile sul modello da 21″ base. Chissà se magari per il prossimo anno non possa essere la volta buona, almeno sui top di gamma. Per chi volesse comunque una soluzione basata solamente su memorie flash, sono disponibili opzioni anche in quel caso, fino a 768 GB. La disponibilità degli all-in-one è prevista da novembre.

Non solo iMac, ma anche MacBook Pro Retina. Se per i 15″ non c’è molto da dire, dal momento che sono stati introdotti al WWDC di giugno, il modello minore da 13″ era rimasto con la tradizionale risoluzione 1200×800. Il completamento della gamma, però, era stato previsto da varie voci, tra cui l’analista Ming Chi-Kuo, per un’introduzione autunnale. E in autunno è stato presentato, infatti.

Il MacBook Pro Retina da 13″ presenta, oltre al display con risoluzione 2560×1600, la stessa dotazione hardware dei modelli non-Retina: Core i5 dual-core da 2,3 e 2,5 GHz, affiancati dalla scheda grafica integrata HD Graphics 4000 (no, anche stavolta niente GeForce sotto i 15″). Si perde il Superdrive e si guadagnano 8 GB di RAM, nonché la memoria flash al posto del disco meccanico, 128 GB sul modello base e 256 su quello top. Prezzi rispettivamente di 1.779 e 2.079 €, con disponibilità immediata. Nessuna opzione per quanto riguarda la RAM, mentre lo spazio di archiviazione può essere portato fino a 768 GB.

Chiudiamo questa kermesse sull’evento Apple con il piccolo della famiglia Mac. Anche il Mac mini ha ricevuto infatti il suo momento di gloria, con nuovi componenti interni.

Il nuovo Mac mini presenta ora 4 GB di memoria RAM standard su tutti i modelli e non preclude più il quad-core al di fuori della variante Server. Presenti 4 porte USB 3.0, come sugli iMac. Si perde rispetto alla precedente generazione la GPU discreta sul modello top, tornando quindi alle sole integrate, in questo caso la HD Graphics 4000. Prezzi anche qui in leggera salita, dal momento che si parte da 649 €. Questi i tre modelli che compongono la gamma (sono state citate solo le differenze; per le caratteristiche in comune fare riferimento alle righe precedenti):

  • base: Core i5 dual-core da 2,5 GHz (Turbo fino a 3,1), disco rigido da 500 GB, 649 €
  • top: Core i7 quad-core da 2,3 GHz (Turbo fino a 3,3), disco rigido da 1 TB, 849 €
  • variante Server: Core i7 quad-core da 2,3 GHz (Turbo fino a 3,3), due dischi rigidi da 1 TB ciascuno, OS X Server preinstallato, 1.049 €

Al di fuori del modello base, è possibile spingersi ulteriormente oltre con un Core i7 da 2,6 GHz, mentre per tutti la RAM è espandibile fino a 16 GB. Presente anche qui il Fusion Drive, e contrariamente agli iMac già ordinabile a un costo di 250 €, escluso il Mac mini base. La disponibilità è immediata.

Tanto è stato presentato, stasera. Nel corso dei prossimi giorni avremo tempo e modo di offrire riflessioni a mente fredda sui nuovi prodotti, e non mancheranno come di consueto le recensioni nel giro di qualche settimana. Adesso la parola passa a voi lettori: come vi è sembrato l’evento? Vi è piaciuto? Non siete rimasti soddisfatti? Fatecelo sapere nei commenti.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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