C’è una famiglia apparentemente felice, che pur in mezzo a tante difficoltà continua a compattarsi per risolvere e ottenere le proprie soddisfazioni. Dietro l’apparenza, però, potrebbe esserci una situazione molto più conflittuale del previsto. Parliamo di persone? No, di aziende. Nello specifico, dell’intesa in pompa magna stipulata a febbraio 2011 tra Nokia e Microsoft in nome di Windows Phone. Se apparentemente la fede di Microsoft nell’alleato è incrollabile e quella di Nokia nella piattaforma parimenti, la realtà sembra mostrare qualche scricchiolio.

Le voci su un possibile cambio di sentimenti da parte delle due aziende si rincorrono già da diverso tempo, più o meno dai primi dati di vendita poco confortanti dei Lumia, i quali da soli trainano sì in gran parte Windows Phone, ma rispetto ai numeri prospettati non sono riusciti a fare dell’ecosistema di Redmond la vera terza forza del settore. Il reset compiuto con la versione 8 del sistema operativo, assieme ai Lumia 920 e 820 dalle solide prospettive, potrebbero finalmente cambiare le carte in tavola, ma è tutto da vedere. Anche perché la concorrenza interna peserà parecchio: il nemico principale di Nokia si chiama HTC.

Gli 8X e 8S presentati a metà settembre dall’azienda taiwanese sono infatti terminali ben fatti, con caratteristiche molto simili ai Lumia e arricchiti anche da tratti distintivi di HTC, come le funzionalità audio sviluppate in collaborazione con Beats. Fin qui, però, non sembrerebbe esserci davvero tanto motivo di angustiarsi, in Finlandia. Guardiamo la homepage di Microsoft dedicata a Windows Phone: quali smartphone sono in evidenza? Proprio gli HTC. E fino a qualche giorno fa chi c’era, invece? I Lumia 920 e 820. Mentre adesso è dedicato loro solo un anonimo trafiletto col logo Nokia che compare scorrendo giù nella pagina. Lo stesso trattamento che è stato riservato a Samsung, la quale però sin dai tempi di Windows Phone 7 non è mai stata la partner principale. La cosa sicuramente non è passata inosservata, tanto che si parla di una possibile causa di Nokia per il design dell’8X, in effetti un po’ reminescente della famiglia Lumia. Le due aziende sono già impegnate in una battaglia su numerosi brevetti, la quale però non ha avuto finora molto risalto; una escalation la porterebbe certamente in primo piano, con molto dubbi benefici per la piattaforma Windows Phone, la quale avrebbe bisogno di un ambiente relativamente tranquillo a livello giudiziario in modo che il cane non corra il rischio di mordersi la coda in caso di divieti di vendita.

Se non bastasse questo potenziale segnale, eccone un altro: il nuovo browser Nokia Xpress. Perché sarebbe da cogliere come qualcosa di negativo? Perché Microsoft ha puntato molto forte sulla navigazione web in Windows Phone, a partire dalla 7.5 Mango, portando i miglioramenti sul fronte standard di Internet Explorer desktop anche sugli smartphone. E con l’accoppiata Windows Phone 8/IE10 l’azienda intende aumentare ancor più quest’attenzione, fornendo nelle loro intenzioni la migliore esperienza possibile rispetto ai concorrenti diretti, come Safari su iOS e Chrome su Android. Un browser in più nel pollaio, per di più proprio da colei che dovrebbe invece aiutare Microsoft dando manforte nel supportare IE, era ciò che più Ballmer avrebbe voluto evitare. C’è da immaginarsi, quindi, che l’approvazione sul Marketplace sia stata più buon viso a cattivo gioco, e vengono dubbi a pensare che l’accordo di partnership arrivasse a dar mano libera a Nokia fino a questo punto.

Altro potenziale pomo della discordia: le intenzioni di Microsoft su un proprio dispositivo, un Surface Phone. Sia l’azienda che gli altri OEM della piattaforma, Nokia inclusa, si affrettano a smentire i rumors, affermando come l’ecosistema hardware risulti sufficiente a fornire sempre la migliore user experience per i clienti. Eppure, il progetto non è affatto inesistente: in base alle fortune del Surface tablet, Ballmer potrebbe decidere nel 2013 di buttarsi nella più grande mischia degli smartphone. E con una Microsoft direttamente in campo, a che pro dare tanta importanza a Nokia (e anche a HTC)?

Unendo tutti questi elementi, appare evidente che qualcosa non torna. Se l’unione fosse così solida come le due aziende danno a vedere, i Lumia sarebbero rimasti in prominenza, Nokia avrebbe magari fatto più che altro un corposo add-on per Internet Explorer, ufficialmente caldeggiato da Microsoft, invece che un browser alternativo vero e proprio, e non si parlerebbe nemmeno di un Surface Phone, dato che gli smartphone finlandesi dovrebbero essere i veri equivalenti dei Nexus in virtù dell’alleanza. Che Microsoft sappia qualcosa che noi non sappiamo, un cambio di opinioni all’interno di Nokia sull’impegno esclusivo per la piattaforma, o più probabile un cambio di CEO in arrivo? Non è un mistero che la testa di Elop sia periodicamente richiesta, e proprio nelle scorse ore ha dovuto ammettere i deludenti risultati ottenuti finora. Le azioni Nokia sono ormai da diverso tempo sotto i 3 $, considerate dalle agenzie di rating a livello “junk”, e la possibilità confermata di ricorrere alla vendita della sede centrale di Espoo per recuperare liquidità non mostrano certo segnali di ripresa. Poiché gli azionisti difficilmente aspetteranno ancora troppo, il destino di Stephen Elop non sembra essere quello di rimanere.

Archiviato eventualmente il capitolo Elop, cosa potrebbe fare la futura dirigenza Nokia? Con ottime probabilità cercherebbe di rivedere l’accordo con Microsoft, in modo da sfuggire dallo sviluppo esclusivo di terminali Windows Phone e passare a una strategia duale. Insomma, è possibile che nel 2013 inoltrato ci troveremmo davanti a un’azienda strategicamente molto più vicina ai business di Samsung e HTC, che appunto non si legano a un solo sistema operativo ma cercano la maggiore differenziazione possibile. Un abbandono di Windows Phone sarebbe improbabile e anche non auspicabile: limiterebbe il ventaglio di opportunità di Nokia e danneggerebbe la piattaforma in modo inaccettabile per Microsoft, dato che al di là della questione browser nel sistema operativo ci sono davvero svariati contributi made in Finland, in primis le mappe. Perciò per gli amanti del sistema operativo di Redmond non c’è da preoccuparsi troppo, i Lumia continueranno a esistere e a ricevere nuovi modelli, come dimostra anche il 510 in arrivo per la fascia bassa, volto a portarsi su prezzi sempre più appetibili per la crescita di Windows Phone. Ma, se le riflessioni fatte avranno un riscontro nella realtà, in un futuro nemmeno troppo lontano una serie di Nokia con Android non risulterà poi così tanto una sorpresa, almeno per noi.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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