Tweetbot esce dalla Beta e approda sull’App Store

L’attesa è stata lunga, e varie build tra Alpha e Beta si sono succedute, ma alla fine Tweetbot per Mac è arrivato sull’App Store. La popolare applicazione di Tapbots, che ha conosciuto ottimi riscontri di pubblico e acquisti su iOS, da oggi tenterà di conquistare anche gli utenti di OS X. Le funzionalità sono interessanti, il prezzo però solleva dubbi.

Un cavallo di battaglia dell’app è sicuramente la possibilità di avere più timeline, derivate dalle proprie liste di utenti create su Twitter, da visualizzare anche su diverse finestre, in modo da avere tutti gli aggiornamenti sotto controllo e in modo ordinato. Tramite gli appositi filtri Mute, inoltre, è possibile nascondere dalla timeline singoli tweet o tutti quelli relativi a un particolare argomento non di proprio interesse (coloro che non seguono il calcio, ad esempio, troveranno la funzione molto utile nei weekend); questi filtri, inoltre, possono agire come una sorta di cortese modalità ignore nei confronti di utenti di cui non si vogliono più vedere i tweet in timeline ma al contempo si preferisce evitare l’unfollow, appunto per non risultare indelicati. Non mancano anche funzionalità più classiche, come l’inclusione di foto e video nei tweet, la geolocalizzazione, il salvataggio di bozze da recuperare successivamente, la gestione delle liste di interesse e altro ancora. La compatibilità con i più recenti prodotti hardware e software Apple è completa: tutti gli elementi grafici di Tweetbot sono stati realizzati in HiDPI per il MacBook Pro Retina, e su Mountain Lion le segnalazioni di aggiornamenti arrivano direttamente nel Centro Notifiche. Tramite iCloud è possibile sincronizzare con la versione per iOS la posizione in cui si è lasciata la timeline alla chiusura dell’app, nonché i messaggi diretti già letti in modo da evitare notifiche ripetute tra un dispositivo e l’altro, e persino i sopraccitati filtri Mute. Tra gli altri servizi con cui Tweetbot si integra vi sono Instapaper, Readability, Pocket, Droplr e CloudApp.

L’applicazione, funzionante da OS X 10.7.4 in su e solo in inglese, come si può vedere non ha proprio un prezzo popolare per la sua categoria: 15,99 €. Come spiegano i ragazzi di Tapbots sul blog ufficiale, ciò è dovuto alle novità nell’uso delle API di Twitter. I token di accesso a disposizione sono in quantità limitata, e ciò significherà anche un possibile blocco delle vendite di Tweetbot per Mac a limite raggiunto. L’azienda si è trovata dunque a scegliere la qualità rispetto alla quantità, con la necessità di praticare un prezzo più alto del normale per rientrare dei costi di sviluppo. Solo l’aumento dei token disponibili da parte del social network consentirebbe l’abbassamento del prezzo, in modo da accogliere un maggiore bacino d’utenza. Gli utenti paganti, assicurano, avranno comunque supporto continuo anche in caso di rimozione dell’app dallo Store. A chi ha utilizzato le versioni di prova e non intende passare al rilascio definitivo, Tapbots chiede di revocare l’accesso dell’app tramite le impostazioni, in modo da liberare token per coloro che invece intendono continuare la loro esperienza con l’ottima app tramite l’acquisto. Una richiesta che, sebbene all’apparenza sembri indelicata, è più che comprensibile e mostra la disponibilità dell’azienda a trovare qualsiasi soluzione in modo da accontentare i suoi utenti. Speriamo che nel frattempo Twitter decida di ritornare sui suoi passi, concedendo maggior flessibilità agli sviluppatori di terze parti.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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