Una cosa è certa: Apple non sarebbe stata la stessa con Woz al timone

Se non ci fosse stato il geniale Wozniak non è detto che avremmo sentito parlare neanche dell’altro Steve o, comunque, non necessariamente nel campo informatico. Difficilmente la aspirazioni di grandiosità ed il genio di Jobs sarebbero rimaste sotto cenere ma è pur vero che Apple nasce ed esiste per l’intersezione delle loro vite. In realtà questa storia, così come ogni altra, è il frutto di molti eventi e modificando anche un solo tassello avrebbe potuto seguire un percorso completamente diverso. Alla base di tutto, però, ci sono i due Steve ed i loro talenti.

Di speculazioni in ordine al “cosa sarebbe successo se…” se ne possono fare un milione ma guardando alla storia di Apple è evidente che non sarebbe mai nata senza Woz così come non sarebbe cresciuta fino a diventare quel che è oggi senza Jobs. Ognuno essenziale nel proprio ambito.

Prima che Woz prendesse le distanze da Cupertino, ogni volta che si doveva prendere una decisione era uno scontro. Jobs è stato il primo a voler curare il design dei computer, concependoli al di là della loro mera funzione, e mentre Woz da vero geek pensava all’utilità di avere più slot di espansione, più possibilità di connessione, ecc.. Jobs mirava al minimalismo, eliminando ogni cosa che ritenesse superflua. La storia di Apple è disseminata di grandi personaggi che hanno profuso idee, talento e passione ma tutto passava sempre sotto il fine setaccio del suo burattinaio.

Negli anni del dopo-iPhone (dal 2007 ad oggi) l’appassionato di tecnologia che è Wozniak si è sempre visto nelle file del day one agli Apple Store. Egli, tuttavia, usa praticamente ogni apparato elettronico e sistema operativo esistente, apprezzando anche Android per dirne una. Con l’animo hacker che si ritrova, in più di un’occasione ha espresso critiche ed opposizioni rispetto le scelte di Apple, anche in relazione all’ultimo iPhone 5 (recensione).

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Come segnalato da Macitynet, nell’episodio 69 di TalkCentral Steve Wozniak ha sollevato le sue perplessità in merito le ridotte possibilità di scelta che Apple offre ai propri utenti. Ora lo schermo dell’iPhone è stato ingrandito ma si continua a seguire un percorso fatto di pochissimi dispositivi a differenza degli altri produttori che hanno prodotti per ogni esigenza in termini di caratteristiche tecniche e fascia di prezzo. Le critiche di Woz sono assolutamente comprensibili e seppure vengano da un personaggio così importante per il suo trascorso, non sono diverse da quelle espresse da moltissimi analisti ed utenti Apple in tutto il mondo.

A chi non è capitato di desiderare una specifica tecnica diversa sul proprio iMac, iPhone, MacBook Pro o iPad? Può essere lo scheda grafica, lo schermo, il masterizzatore, la RAM… è del tutto normale avendo pochi prodotti che le scelte dal produttore possano non combaciare perfettamente con le esigenze di ogni singolo acquirente. Ma cosa ne sarebbe di Apple se iniziasse a produrre 4 iPhone diversi ogni anno, 3 iPad, 10 portatili, 5 desktop e via discorrendo? Ascoltando le legittime osservazioni di Woz vien da pensare che nel DNA della Apple che conosciamo oggi, vi sia davvero poco della sua eredità. Non vogliamo apparire irriconoscenti di fronte al suo genio ed a quello che ha significato per Apple e per l’informatica, a lui dobbiamo essenzialmente il primo personal computer dell’era moderna. Eppure, volendo completare la frase d’apertura con un ipotetico “se”, forse, se ci fosse stato Wozniak al timone, la Apple del XXI secolo avrebbe rischiato di essere “semplicemente” un’altra Samsung.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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