Cosa può fare davvero un MacBook Air 13″? Mettiamolo alla prova con la fotografia professionale

Dicendo fotografo si racchiudono una varietà incredibile di esigenze e peculiarità. Per alcuni, ad esempio, è davvero importante possedere un workflow (flusso di lavoro) flessibile e produttivo anche in mobilità. Penso a quei fotografi matrimonialisti sempre in viaggio che non vogliono posticipare interamente il lavoro, accumulandolo fino al ritorno in studio. Posso citare i fotografi paesaggisti (più per vera passione che per professione) che durante una notte in tenda, tra un tramonto ed uno scatto alle stelle, si mettono a post produrre gli scatti del pomeriggio. Mi piace pensare ai fortunati fotografi sempre in viaggio o a chi, semplicemente, si sposta frequente dallo studio.

Nella scena dei computer portatili Apple, ha fatto la sua recente comparsa il MacBook Pro Retina, il quale offre prestazioni, leggerezza ed uno schermo che esprime il massimo proprio nel campo fotografico. Il modello da 15″ è davvero rapido ed efficiente (recensione) ma molti aspettavano un più portatile 13″, arrivato proprio alcuni giorni fa. In entrambi i casi le cifre in ballo sono piuttosto impegnative e non è insolito essere indecisi tra il Pro 13″ Retina e l’Air 13″, ancora più leggero e compatto e decisamente meno costoso. Nelle sue prime incarnazioni non si trattava di un prodotto maturo per l’utilizzo professionale in mobilità anche se, fin da subito, si è fatto apprezzare per l’estrema portabilità e leggerezza, un’arma che i MacBook Pro tradizionali non possono certo sfoderare. A giugno del 2012 è stata presentata una nuova generazione divenendo, a nostro avviso, il primo ultra portatile in grado di rispondere sufficientemente bene alle esigenze di un professionista dell’immagine (recensione).

Abbiamo deciso di provare concretamente questa macchina al fine di potervi offrire un quadro realistico delle sue potenzialità. Per portare al limite il suo hardware, l’abbiamo abbinata alla Nikon D800 (recensione), la quale offre il maggior numero di megapixel su sensore Full Frame, ottenendo i file RAW più corposi, perfetti per un test a “massimo carico”. Per avere dei valori di riferimento, abbiamo confrontato il MacBook Air 13″ i7 (Dual Core) 2.0GHz con 8GB di RAM ed SSD 256GB (quello di cui parlavamo pochi giorni fa) con un iMac 21.5” del 2011 i5 2.5GHz (Quad Core) con 12 GB ram ed HDD 500GB.

Prestazioni
Le misure sono state effettuate numerose volte per ottenere dei dati più realistici e si riferiscono ad alcune delle operazioni più significative nella gestione di uno scatto.

Prestazioni di Sistema MacBook Air iMac
Apertura Lightroom a “freddo”1 3.7″ 8″
Apertura Lightroom a “caldo”2 3.5″ 4.4″
Copia 20 Raw da SD3 39.4″ 78″
Modifica in “Adobe Photoshop CS6”4 14.5″ 16″

1 Prima apertura di Lightroom 4.2 a seguito dell’avvio del Mac
2 Apertura successive di Lightroom 4.2
3 Copia di 20 Raw (1.52GB) da una SD Sandisk 30 MB\s.
4 Tempo per l’apertura di Photoshop CS6 dopo aver dato il comando “Modifica in Adobe Photoshop CS6” su Lightroom 4.2 (apertura di Photoshop a “freddo”).

Prestazioni in Photoshop CS6 MacBook Air iMac
Lens Blur1 96″ 61.8″
Salvataggio Tif 16bit2 0.8″ 3″
Apertura Tif 16bit2 0.4″ 0.4″

1 Filtro “Lens Blur” con Photoshop CS6, Radius 100 e forma ad ottagono.
2 Tif a 16bit senza compressione in spazio colore ProPhoto RGB (213MB).

Prestazioni in Lightroom 4.2 MacBook Air iMac
Esportazione 6 Tif1 19.9″ 76″
Esportazione con conversione 6 jpg2 23″ 21.6″
Apertura Dettaglio al 100%3 7″ 6.3″

1 Esportazione di 6 file Tif senza compressione a 16bit in spazio colore ProPhoto RGB (1200.5MB).
2 Esportazione e conversione di 6 file Tif in jpg con qualità 90% senza ridimensionamento e spazio colore sRGB.
3 Tempo necessario per il render di un Raw ad un ingrandimento del 100%.

 Prestazioni complessive MacBook Air iMac
Totale delle operazioni 208.2″ 275.5″

Le misure di “potenza” hanno dimostrato come l’iMac, equipaggiato con processore i5 2.5GHz (Quad Core), risulti primo mentre perde il passo rispetto al MacBook Air in tutte le altre operazioni, annullando di fatto il proprio  vantaggio nel tempo complessivo. In sostanza in un ipotetico task di lavoro composto da operazioni di apertura, modifica e salvataggio, l’Air risulterebbe più veloce.

È bene precisare che Il confronto con un MacBook Pro tradizionale da 13” sarebbe stato poco utile. Esso unisce i difetti di entrambi i dispositivi, essendo equipaggiato con CPU Dual Core e, nella versione base, un lento HDD meccanico. Anche nei test di Geekbench 2 il MacBook Air i7 2.0GHz supera il Pro da 13″ che deve essere equipaggiato con l’i7 (2.9GHz) per ottenere una migliore capacità di calcolo (l’SSD non fa differenza per questo tipo di benchmark).

Benchmarks2012

Portabilità
Grazie ad un peso di soli 1,35Kg, contro i 2,06Kg del MacBook Pro con medesimo schermo, il MacBook Air 13″ risulta davvero leggero. Ho deciso di portarlo con me durante una recente escursione nel Parco Regionale del Mont Avic, proprio per confermare questa sue dote. Grazie ad una custodia appropriata l’ho potuto alloggiare direttamente nella borsa da trekking (nel lato dello schienale) senza essere troppo in pensiero per la sua incolumità. Nonostante l’estrema leggerezza si ha un’ottima sensazione di solidità, grazie ai materiali utilizzati e la cura dei dettagli. Inizialmente si ha la sensazione di doversi persino abituare al suo peso contenuto, che può anche spiazzare.

macbookair-escursione

Schermo
Per quanto riguarda il display, il MacBook Air propone un valido pannello LED da 13.3” con una risoluzione nativa di 1440 x 900, superiore ai 1280 x 800 del Pro equivalente. Nonostante sia uno schermo lucido riesce a contenere i riflessi in modo eccellente, risultando molto soddisfacente. Anche organizzare lo spazio di lavoro con software complessi è piuttosto semplice, soprattutto aiutandosi con il Full Screen (di seguito l’ambiente di lavoro che trovo più adeguato tra rapidità di selezione dei comandi e spazio di visualizzazione)

Lightroom_FullScreen

Storage
Con oltre 2000 foto in RAW su Lightroom 4.2 (peso medio 72MB), Photoshop CS6 e tanti altri programmi più basic installati, si riesce anche a mantenere un ampio margine di lavoro (oltre 50GB liberi su 256GB). Sicuramente la ridotta capienza è una caratteristica da tenere attentamente in considerazione in quanto è il limite maggiore dell’SSD come disco unico. Per chi si fosse pentito di aver già scelto un taglio troppo piccolo, segnaliamo la possibilità, grazie ad OWC, di sostituirlo con unità più capienti (e quelle del 2011 si possono anche riutilizzare con dei case via USB 3.0).
Consideriamo il taglio da 256GB come il più equilibrato per spazio/prezzo e può essere sufficiente per la maggior parte dei fotografi in movimento, seppure con una gestione sufficientemente oculata. In tutti i casi è utile possedere dei dichi in cui “svuotare” progressivamente i lavori meno recenti/importanti, consentendoci di viaggiare più leggeri.

Conclusioni
Il MacBook Air 13″ ben carrozzato unisce egregiamente portabilità e capacità di calcolo, risultando molto soddisfacente anche per il fotografo più esigente, tanto da permettere la fluida elaborazione di TIFF a 32 bit di oltre 400MB in combinazione con Lightroom 4.2 e Photoshop. Per quanto riguarda salvataggio ed apertura dei file, grazie all’ottimo SSD abbiamo prestazioni semplicemente eccellenti. Dal punto di vista della connettività, la Thunderbolt, le USB 3.0 ed il nuovo (e più rapido) lettore SD integrato, offrono velocità ragguardevoli, andando a completare una macchina davvero valida. Il confronto con l’iMac 21,5″ è stato altresì utile per evidenziare quanto l’SSD possa fare la differenza per pareggiare i conti, se non superare, anche macchine con maggiore potenza di calcolo. La scelta tra MacBook Pro ed Air, soprattutto considerando l’ultima evoluzione Retina, è davvero soggettiva e non c’è dubbio che, in termini di resa a schermo delle fotografie, quest’ultimo abbia maggiori frecce al proprio arco. Tuttavia i suoi 128GB di base con un prezzo già molto alto, non sono particolarmente invoglianti, specie considerando l’assenza di una GPU dedicata (che poteva essere un valido miglioramento rispetto l’Air). Maggiori approfondimenti in merito questo confronto li trovare in questo articolo, dove si sottolinea anche la possibilità di sfruttare le offerte presenti nei ricondizionati.

Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

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