Post-produzione for Dummies 1: le maschere in Lightroom e Photoshop

Oggi inauguriamo un nuovo filone di articoli fotografici “…for dummies”, ovviamente un titolo che riprende i famosi manuali pubblicati da John Wiley & Sons. L’obiettivo è quello di fornire nozioni e strumenti per gestire autonomamente la post-produzione (PP) fotografica, utilizzando metodi basilari o anche mediamente avanzati (con il tempo) ma cercando di rimanere molto chiari ed abbordabili per tutti. Consiglio, per chi non l’avesse notato a suo tempo, la lettura di questo articolo riguardo la post-produzione digitale per avere un’idea della filosofia di fondo di questi articoli.

Oggi tratteremo alcuni aspetti introduttivi di Photoshop (e Lightroom) riguardo l’utilizzo delle maschere, che sono sicuramente uno strumento fondamentale nella PP fotografica. Il motivo fondamentale per cui le reputo un must have nel bagaglio degli strumenti del fotografo è l’applicazione selettiva di una correzione solo in particolari zone del fotogramma, grazie alle maschere di livello su Photoshop (Ps) e i pennelli di Lightroom (LR). Prima di iniziare alcune precisazioni valide anche per i prossimi articoli:

  • Le versioni dei programmi utilizzati saranno Photoshop CS6 e Lightroom 4.3 (la maggior parte degli articoli, se non specificato, spiegheranno tecniche utilizzabili anche con versioni meno recenti di Photoshop e Lightroom 4).
  • I commenti agli articoli spesso verranno commentati e potranno chiarire alcune parti, quindi leggeteli!
  • Il workflow a cui farò riferimento è quello che utilizzo personalmente, ovviamente potete trovare altre opinioni e diversi utilizzi, non esiste un flusso di lavoro buono per tutti ma esiste quello ottimo per ogni fotografo preso singolarmente. Io utilizzo LR come “base” di partenza ed elaborazione e a volte la PP si esaurisce qui, più spesso utilizzo PS soprattutto per eliminare lo sporco del sensore e utilizzare alcuni plug-in. Questo è il percorso dell’immagine nel caso di una pubblicazione web a bassa risoluzione, per la stampa o per l’alta risoluzione posso effettuare qualche ulteriore ritocco come lo sharpening selettivo.
  • Questi articoli non sono la bibbia della post-produzione, cercano di fornire indicazioni utili e basilari, quindi lavorate molto con la vostra personalità.

I pennelli di Lightroom

Iniziamo da LR, per chi lo utilizza si tratta del primo programma a ricevere i file grezzi direttamente dalla scheda di memoria. Per prima cosa ci spostiamo nella sezione “sviluppo” (⌥ + ⌘ + 2) e selezioniamo il pennello, il menu a cascata che si apre ci permettere di scegliere un buon numero di opzioni che verranno applicate solo nella zona in cui agiremo. Molto importanti sono le dimensioni, la sfumatura, il flusso e la densità. Le dimensioni e la sfumatura sono facilmente comprensibili in quanto indicano la grandezza del pennello e la durezza del bordo, che permette di renderlo più graduale o netto. La densità e il flusso necessitano di ulteriori spiegazioni, il primo è una sorta di opacità e indica in percentuale le regolazioni effettivamente applicate dal pennello. Se aumentiamo l’esposizione di 1 con densità pari a 50 è come applicare un’esposizione di 0,5 con densità 100. Il flusso agisce sul comportamento del pennello, durante un’applicazione (tenendo il tasto sinistro del mouse premuto) amplifica l’effetto nelle zone dove si è già passato, ma non più del valore della densità che rimane sempre il limite. Nella figura qui sotto trovate degli esempi visivi per comprendere bene la posizione delle opzioni sul pannello e i differenti settaggi.

pennello_LR

Un veloce esempio di utilizzo del pennello può riguardare l’applicazione di una maggiore esposizione (0,30) e contrasto (50), come è possibile notare dall’immagine sottostante riguarda quasi l’intera immagine tranne due piccole zone, la cima del monte e la nuvola lenticolare sulla sinistra. Questa operazione ha permesso di aumentare la luminosità che nel caso di forte presenza di bianco è solitamente scarsa senza interferire con le due zone di luce che potevano avvicinarsi troppo alla zona di limite (come è visibile anche sull’istogramma sopra il rosso è il colore più spostato a destra). Altro motivo che giustifica una maschera del genere è l’estrema sensibilità del rosso ai cambiamenti di luminosità, una leggera sovraesposizione modifica il colore in arancione e poi in giallo creando un effetto poco piacevole e non realistico.

maschera1

Per ottenere una visualizzazione della zona in rosso, come sull’esempio, basta spostare il cursore nel cerchio nero che si crea nel punto in cui avete iniziato a effettuare le correzioni oppure premere “o” per mostrare sempre la maschera. Per creare diverse maschere si preme “nuovo” nel menu a cascata che compare una volta premuto il simbolo del pennello, in questo modo si attiva anche la visualizzazione di tutti i cursori delle maschere (visualizzati come cerchi neri) così è possibile modificare le impostazioni di qualsiasi maschera già in uso.

Maschere di livello in Photoshop

Iniziamo illustrando come è possibile utilizzare PS per applicare la luminosità e il contrasto selettivamente come in precedenza con LR. Fondamentalmente le maschere di Photoshop si basano sull’utilizzo delle gradazioni dal bianco al nero per indicare l’opacità o meno di un determinato livello. Iniziamo da un livello di regolazione (adjustament layer) di luminosità e contrasto.

regalazioni_no_maschera

Come potete vedere dall’immagine, nell’anteprima il livello di regolazione ci appare come totalmente bianco, cioè con opacità pari al 100% o trasparenza nulla. Questi due termini sono stati utilizzati a fini esplicativi, infatti il bianco e nero sono veri e propri indici di mascheratura per PS che ha ulteriori valori per l’opacità e la densità. Se aumentiamo l’indicatore “luminosità” a 50 otteniamo il risultato osservabile nell’animazione qui sotto, ovviamente distribuito su tutta l’immagine proprio a causa del bianco uniforme osservabile in miniatura.

luminosity_contrast

Nella seconda animazione possiamo osservare come l’applicazione della luminosità non è uniforme, è maggiore sul primo piano, minore sul cielo e nulla nella zona della luna.

luminosity_contrast2

Forse vi siete già accorti che la miniatura del livello di Luminosità e Contrasto non è più completamente bianca ma con delle zone scure, osserviamo nel dettaglio:

luminosita_constrasto_si_maschera

Utilizzando un pennello di differenti dimensioni, opacità e sfumatura sono state evidenziate in nero (o meglio in scala di grigi) le aree che NON vogliamo siano modificate dal livello di regolazione (quindi con bassa o nulla opacità oppure con alta trasparenza). Ovviamente la diversa tonalità di grigio (in questo caso ottenuta diminuendo l’opacità del pennello) permette di definire con più precisione con che intensità la regolazione deve agire in una determinata zona.

Abbiamo imparato che un livello di regolazione può essere mascherato facilmente agendo direttamente sul livello di regolazione stesso, nel caso dovessi applicare una maschera su una qualsiasi altra immagine è bene imparare ad utilizzare “aggiungi maschera di livello” (add layer mask).

layer_mask1

Una volta cliccato sulla miniatura si crea una maschera collegata direttamente al livello selezionato, il suo utilizzo è del tutto identico a quello spiegato in precedenza e l’unico accorgimento è quello di selezionare la maschera (cliccando sul riquadro bianco con il tasto sinistro del mouse) prima di apportare le modifiche con il pennello. Questo strumento è molto utile quando è abbinato all’utilizzo di plug-in, come ALCE presentanto tempo fa in questo articolo in quanto otteniamo un nuovo livello superiore a quello precedente in cui possiamo decidere di applicare l’effetto solo in una determinata area.

L’ultimo consiglio riguarda l’utilizzo della “Quick Mask” attivabile su PS premendo “Q”, il pennello si comporterà in modo simile a quello di LR, uscendo dalla modalità Quick Mask (sempre premendo Q) otterremo una selezione che esclude l’area da noi colorata e se creiamo una nuova maschera di livello (o un nuovo livello di regolazione) questi avranno automaticamente la mascheratura come da noi selezionata. Un’animazione servirà per comprendere meglio il meccanismo.

quick_mask

Le maschere in PS hanno sicuramente una maggiore versatilità in quanto possono essere utilizzate in abbinamento ad un livello per nasconderlo in parte, mentre su LR il pennello è limitato all’applicazione delle correzioni disponibili. Con le prossime puntate vedremo altri accorgimenti di post produzione fotografica e questo articolo potrebbe tornarci utile per applicare selettivamente le correzioni.

Vi invito a visitare il mio videocorso, dove mostro la post produzione di una mia foto dall’inizio alla fine. Nel corso mostro il mio workflow completo: dall’importazione fino all’esportazione del file, utilizzando Lightroom, Photoshop e Plug-in esterni.

Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

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