Quando possibile mostriamo le curve MTF (acronimo inglese per funzione di trasferimento della modulazione) degli obiettivi in analisi. Con questa veloce guida vogliamo fornire un supporto utile per leggere questo strumento, come già fatto con i test per lenti e sensori di DXO Mark. Analizziamo subito un grafico, quello del nuovo 32mm f/1.2 per il sistema Nikon 1.

mtf32mm

Sull’asse verticale troviamo i valori da 0 a 1 (o tra 0% e 100% se preferite) i quali indicano in che percentuale l’obiettivo trasmette il contrasto di due linee (una bianca e una nera). Ovviamente un valore pari ad 1 fa si che l’obiettivo sia virtualmente perfetto, trasferendo il 100% delle differenze tra una linea bianca e una nera. Nell’asse orizzontale troviamo dei valori che partono da 0 e arrivano a 8, l’unità di misura è il “mm” e si tratta della mezza diagonale del sensore. In questo caso il sensore CX misura 13,2×8,8 mm, la diagonale è di poco inferiore a 16mm, ipotizzando un comportamento simmetrico è sufficiente mostrare nel grafico metà diagonale, dal centro fino all’angolo del frame. Quindi, in pratica, avvicinandoci all’estremo destro del grafico ci stiamo allontanando dal centro del sensore. Le curve vere e proprie, in questo caso celesti e rosse, mostrano l’andamento percentuale della nitidezza e del contrasto partendo dal centro e arrivando a bordo frame. Per valutare la nitidezza della lente si utilizzano linee ( o Coppie di Linee, una bianca e una nera) più fitte, in questo caso 60 Linee per millimetro (LP/mm). Per analizzare il contrasto vengono utilizzate linee più spesse, ad esempio 20 Linee per millimetro. Il valore LP/mm dipende dal formato del sensore, di solito si usano le coppie 10 – 30 LP/mm sul formato pieno e APS-C mentre i già citati 20-60 LP/mm su Nikon CX e 4/3. Un’ulteriore differenziazione riguarda le linee continue da quelle tratteggiate, le prime indicano le linee sagittali (cioè parallele alla diagonale) mentre le seconde quelle meridionali (perpendicolari alla diagonale).

Osservando queste curve è anche possibile, in teoria, determinare le caratteristiche del bokeh di una lente, cioè lo sfocato. Se le linee tratteggiate sono molto vicine alle rispettive linee continue, il bokeh sarà più morbido e cremoso. Nel caso del grafico preso in esame la lente sembra comportarsi bene, tranne per una tendenza ad uno sfocato un po’ nervoso a bordo frame.

Un appunto per la lettura dei grafici MTF su Canon, come potete vedere dal grafico sottostante sono presenti il doppio delle linee (nere e celesti).

50_1_4

In questo caso stiamo parlando di 10 e 30 LP/mm (si tratta del 50mm f/1.4) e come potete vedere l’asse orizzontale segna fino a 22mm (metà diagonale del sensore full frame). Le linee celesti rappresentano le prestazioni della lente a diaframma f/8 mentre quelle nere a tutta apertura (qui f/1.4). I marcatori più spessi rappresentano 10 LP/mm (minore frequenza e quindi linee più grandi) mentre a 30 LP/mm abbiamo le linee sottili, la differenza tra sagittali e meridionali sono le medesime.

Mi sembra perfino superfluo fare presente che questi grafici non sono strettamente indicativi della qualità di una lente (ci sono molti altri indicatori non tenuti in considerazione) ma possono fornire un’indicazione, ricordatevi di valutare sempre lenti della stessa categoria (grandangoli con simili e tele con simili) e se possibile della stessa casa costruttrice perché utilizzano metodi di analisi leggermente diversi che vanificano una comparazione oggettiva tra diversi brand. Infine tenete a mente che sono grafici teorici, basati su calcoli e indicativi delle intenzioni dei progettisti, alla commercializzazione bisogna tener conto delle tolleranze di produzione.

Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

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