Il MacBook Air 2013 evita lo scontro con il 13″ Retina: ritorno alle origini della mobilità

Il primo MacBook Air da 13″ fu tirato fuori da una busta sul palco del MacWorld Expo di San Francisco. In quel keynote del 15 gennaio 2008, Steve Jobs ha così creato un’altra scena magica, una delle tante che ci sono rimaste impresse nella memoria.

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Quel primo modello di ultraportatile non aveva ancora il design “a cuneo” che conosciamo oggi, ma è stato il capostipite di un intero segmento di mercato che Intel ha battezzato “Ultrabook”. Con processori a bassissime prestazioni e dischi SSD solo in opzione (che la gente non sceglieva perché ne ignorava in vantaggi), il MacBook Air del 2008 era molto lento e costoso. Se ne venderono pochi, ed il successivo ribasso di prezzo non fu sufficiente a risollevarne le sorti, ma rimane un prodotto importantissimo nell’evoluzione dei computer portatili. Nei modelli successivi le prestazioni sono via via migliorate e l’accoppiata con gli SSD è stata l’asso nella manica di quelli del 2010. Nel 2011 si sono abbandonati i vecchi Core 2 Duo ed è arrivata la vera maturità grazie ad Intel Core iX su Sandy Bridge ed alla porta Thunderbolt. Questi sono stati probabilmente i primi Air a stuzzicare davvero anche i professionisti, molti dei quali li hanno scelti nel 2012 con le migliorate prestazioni di Ivy Bridge e le pratiche porte USB 3.0.

Questa rapida carrellata ci ha portati fino al presente ed all’ultima generazione di MacBook Air presentata il 10 giugno 2013. Rispetto le passate edizioni lo scenario è profondamente mutato e questo ha suggerito ad Apple un differente percorso evolutivo per il suo ultraportatile. Le scarse prestazioni non sono più una criticità, perché già i modelli del 2012 erano soddisfacenti, e c’è un nuovo mattatore in giro: il MacBook Pro 13″ Retina. Nell’ottica di una razionalizzazione della propria offerta, nel 2013 Apple ha ben pensato di progettare i nuovi Air spingendo l’acceleratore tecnologico in una direzione diversa: non più prestazioni ma autonomia. Grazie all’ottimizzazione offerta da Intel Haswell ed alla scelta di CPU particolarmente parsimoniose, i modelli di Air del 2013 sono sostanzialmente equivalenti a quelli del 2012 nelle prestazioni, ma arrivano praticamente a raddoppiare l’autonomia, con una durata effettiva tra le 9 e le 12 ore.

Il teardown di iFixit ha confermato che il nuovo modello è sostanzialmente identico al precedente dal punto di vista strutturale. C’è un SSD leggermente più piccolo che si collega direttamente sul bus PCIe (con prestazioni ottime), la nuova scheda AirPort per il Wi-Fi 802.11ac e qualche modifica minore qua e là, mentre la batteria è cresciuta fino a 7150 mAh (prima era 6700 mAh).

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I MacBook Pro con display Retina sono molto compatti, quasi più vicini agli Air che ai Pro tradizionali. Con la presentazione del 13″ ad ottobre del 2012, Apple ha inserito a listino quello che rappresenterà il proprio punto di riferimento per le prestazioni in mobilità, per questo motivo il nuovo Air evita proprio di ingaggiare la sfida su questo piano. Invece che fare un passo avanti in direzione del MacBook Pro 13″ Retina ne ha fatto uno di lato, con l’obiettivo di differenziarsi e sottolineare la sua originale vocazione: la mobilità. Sia chiaro che allo stato attuale il MacBook Air 13″ 2013 ha prestazioni praticamente uguali a quelle del modello 13″ Retina 2012/2013, GPU di più recente generazione, SSD più veloci, il Wi-Fi ac ed una autonomia davvero incredibile, per cui le frecce a favore del Retina si riducono quasi completamente al display. Le cose cambieranno quando Haswell arriverà anche sui MacBook Pro, perché si pareggeranno i conti in merito ad SSD/WiFi e l’accoppiata di CPU/GPU verrà indirizzata – si spera – all’ottenimento di maggiori prestazioni rispetto gli Air. Il problema è: quando avverrà questo aggiornamento?

Il solito Kuo parlava del terzo trimestre dell’anno, ma nella sua Time Line del 2013 non compariva proprio il nuovo Mac Pro e neanche l’iPod touch entry-level, per cui l’attendibilità si è notevolmente ridotta. Aveva però previsto e ben collocato temporalmente il refresh del MacBook Air ed anche quello della Apple TV, seppure se non c’è stato un nuovo modello ma solo una leggera variazione interna e non documentata dell’attuale 3G. Il terzo trimestre sembra comunque più che plausibile per questo atteso aggiornamento della linea di portatili Pro, che potrebbe avvenire in qualsiasi momento tra luglio e settembre. È plausibile che Apple temporeggi per dare un po’ di vantaggio strategico all’ultimo nato “Air” ma entro settembre o, al più tardi, i primi di ottobre, i nuovi MacBook Pro Retina dovrebbero vedere la luce.

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Se si punta alla mobilità con buone prestazioni, allora l’attuale MacBook Air 2013 è davvero una bomba, in particolare per la sua autonomia. Se si attendono pochi mesi arriveranno i nuovi MacBook Pro Retina, i quali alzeranno ulteriormente l’asticella dei benchmark. Tuttavia in questo periodo ci sono offerte davvero interessanti nei Mac ricondizionati, a patto di non soffrire della sindrome del vogliosemprel’ultimomodello.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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