iOS 7: l’aggiornamento automatico delle app deve essere migliorato

Non tutte le novità sono buone e non tutte le cose che riteniamo buone lo sono necessariamente anche per gli altri. Qualche tempo fa, ad esempio, vi ho parlato del perché non uso il Fusion Drive. Lo ritengo un sistema molto innovativo per le sue logiche di funzionamento, anche piuttosto efficace per la media degli acquirenti, ma gli riconosco numerosi limiti per il professionista o l’utente più navigato. Oggi vi vorrei parlare di un altro sistema introdotto recentemente da Apple in iOS 7 che ho deciso di non usare: l’aggiornamento automatico delle app.

Quando ho installato la prima beta di iOS 7, molti mesi or sono, ho salutato positivamente la possibilità di non dover più aprire continuamente l’App Store per verificare e scaricare nuovi update. Utilizzo qualcosa del genere anche nel mio Nexus 4 ed ho già sperimentato la comodità di non doversi più preoccupare degli aggiornamenti. L’opzione è attiva di default sul nuovo sistema operativo e si disattiva da Impostazioni / iTunes Store e App Store / Aggiornamenti, ma perché disattivarla?

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La prima obiezione a questo sistema si può fare a tavolino, anche senza averlo mai provato. Più di una volta è capitato che l’update minore di un’app abbia portato nuovi problemi oltre ai fix per quelli precedenti. Il meccanismo dietro l’App Store è rodato ed efficiente ma non tanto da consentire un intervento risolutivo così rapido, magari rimuovendo immediatamente l’ultimo aggiornamento, per cui si tende ad avvisare gli utenti nella descrizione: “attenzione, non scaricate l’ultimo update x.x perché introduce un problema di stabilità”, o qualcosa del genere. Usando gli aggiornamenti automatici non avremmo mai letto questo warning e ci potremmo trovare per qualche ora o giorno (a seconda della rapidità degli sviluppatori e di Apple) con la nostra app o gioco preferito non funzionante. Non leggere le descrizioni porta un secondo deficit nell’esperienza d’uso, quello di non conoscere immediatamente le novità introdotte dall’ultimo aggiornamento. È un problema minore ma che ho avvertito in più di un’occasione usando per molti mesi il sistema automatico di update.

Il terzo e più grave problema deriva dai passaggi che giornalmente effettuiamo tra le reti Wi-Fi e quella 3G ed è accentuato se non attiviamo l’uso dei dati cellulare per l’aggiornamento automatico e dalla presenza di app di grandi dimensioni. Mi sono accorto del problema sulla mia pelle quando, fuori casa, ho trovato l’app che mi serviva in grigio, come per un update non andato a buon fine. Mi è capitato decine di volte ed ho facilmente ricondotto il problema al meccanismo di aggiornamento automatico. Quando sei in casa sotto rete Wi-Fi l’App Store può localizzare una nuova versione della tua app ed iniziare a scaricarla. Non c’è nessuna notifica per cui difficilmente ci si accorge dell’evento e si può uscire di casa senza farci caso. A quel punto il download continua solo se abbiamo attivato l’utilizzo della rete cellulare per gli aggiornamenti e soltanto per le app inferiori a 100MB (che sono sempre meno). Se si interrompe l’app rimane grigia e non parte. In molte occasioni mi ha creato problemi questo sistema, trovandomi senza il lettore di feed nel momento in cui mi serviva e cose del genere. Ieri sera mi è capitato per l’ennesima volta ed ho deciso inderogabilmente di disattivare la funzione. Avevo scaricato Infinity Blade III per mio nipote, che va matto per tutta la saga, ed ero contento di farglielo provare. Prendo l’iPhone, cerco l’icona e la vedo grigia… un altro aggiornamento incompleto, un’altra app inutilizzabile. Nessun Wi-Fi a disposizione e download nettamente superiore al limite di 100MB. Cose del genere non dovrebbero accadere e succedono solo perché Apple ha implementato male il proprio sistema di aggiornamento.

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Per prima cosa non ha alcun senso che il download richieda spazio libero per l’intero peso del file da scaricare quando non si mantiene completamente usabile l’app precedente. Basterebbe scaricare la nuova in background e cancellare quella vecchia solo dopo aver concluso l’operazione. Inoltre il solo On/Off non è sufficiente per gestire in modo completo il processo di aggiornamento. C’è sicuramente chi preferisce non saper nulla ed aver le app aggiornate in modo silente (quando funziona) ma c’è anche chi preferirebbe un popup di notifica prima di iniziare il download. Basterebbe offrire una terza possibilità con un popup che mostra la descrizione e chiede: vuoi eseguire ora questo aggiornamento? In questo modo potremmo leggere tutti i dettagli e decidere di conseguenza, informati e consapevoli di ciò che sta accadendo.

In definitiva il processo di aggiornamento automatico è una gran cosa ma non così come realizzato ad Apple. Si è arrivati molto vicini ad offrire un sistema utile ma non lo si è perfezionato a dovere. Speriamo che future versioni di iOS vadano a risolvere i suoi principali bug ma, per il momento, sarà disattivata su tutti i miei dispositivi.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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