Recensione: Nexus 5 offre esperienza da top di gamma con prezzo entry-level

nexus5-fronte

Da poche settimane Google ha presentato il Nexus 5, il quinto smartphone di questa serie. Il primo è stato realizzato da HTC, il secondo ed il terzo da Samsung, mentre sia il quarto che il quinto sono di manifattura LG. Lo stile del dispositivo è rimasto molto simile al precedente Nexus 4, in particolare sul fronte dove si mantiene una struttura rettangolare con i lati corti leggermente curvi ed angoli arrotondati.

nexus5-vs-4-fronte

A parte il contorno leggermente più teso e la cornice superiore del display più sottile, l’unica differenza immediatamente visibile è il foro dell’altoparlante auricolare, sotto il quale si nota una fitta griglia di colore bianco. È un dettaglio particolarmente evidente per il contrasto di colori ed aiuta a riconoscere immediatamente il verso del dispositivo, cosa non banale vista la costruzione perfettamente simmetrica, senza tasti fisici e superficie interamente nera (il precedente capitava di prenderlo al contrario).

nexus5-fotocamera-frontale

Sul retro si notano maggiori modifiche sul piano estetico, in particolare nelle versioni bianche. A sinistra vedete il Nexus 4, il quale ha una finitura lucida iridescente, logo in orizzontale, fotocamera e flash in due quadrati posti l’uno sopra l’altro. Il Nexus 5, a destra, è invece bianco opaco, presenta il logo Nexus più grande, in verticale, inciso sulla scocca, ed una fotocamera evidenziata da un’ampio cerchio nero del diametro di 1,5cm, posto sopra un piccolo flash LED. Da sottolineare che la variante nera ha il retro leggermente gommato mentre in quella bianca la plastica è liscia.

nexus5-vs-4-retro

Lo spessore si riduce da 9,1 a 8,6 mm, la larghezza è pressoché invariata (solo 0,5mm in più) e l’altezza passa da 133,9 a 137,9, il tutto per ospitare uno schermo più grande. Sui bordi una linea più semplice raccorda i lati con il retro, con una docile curva che rende più comoda l’impugnatura e snellisce esteticamente il dispositivo, più di quanto i millimetri ci dicano. La fotocamera è leggermente sporgente ed è su questa che si appoggia il dorso, con la speranza che la superficie sia resistente ai graffi come il vetro frontale.

nexus5-vs-4-lato

Da notare che il profilo laterale nella versione bianca rimane comunque nero, mentre sul Nexus 4 era nera solo la superficie frontale con tutto il resto della scocca bianco, anche in corrispondenza dei tasti. La disposizione di questi non subisce alcuna mutazione, con il tasto volume unico a bilanciere sul lato sinistro e quello di accensione sulla destra, tutti facilmente raggiungibili e di facile pressione.

nexus5-tasti-volume-2

Lo slot per la scheda telefonica è ora disposto sulla destra, subito sotto il pulsante di attvazione. La slitta per la micro SIM si apre sempre inserendo una graffetta (in dotazione) nel foro posto di fianco. In alto si trova l’uscita audio in standard jack 3,5mm mentre in basso il collegamento micro USB, al centro tra due griglie: quella a sinistra è lo speaker mentre quella a destra nasconde il microfono. Da sottolineare che non ci sono auricolari nella confezione, ma solo il telefono, il cavo ed il caricatore USB.

nexus5-hand-bottom

La costruzione è in plastica con vetro frontale antigraffio e l’assemblaggio risulta essere di buona qualità, senza scricchiolii o cedimenti, merito anche di una struttura unica con retro non apribile. Questo significa anche che la batteria non è sostituibile, come d’altronde era già per il precedente modello. La presa è sicura e lo smartphone si usa piacevolmente, ma la dimensione dello schermo rende impossibile coprire tutta la superficie con una sola mano e spesso si utilizzeranno entrambe: una per tenerlo e l’altra per interagire con lo schermo.

nexus5-hand

Rispetto il Nexus 4 non ci sono differenze in tal senso, ma il nuovo modello offre un pizzico di diagonale in più con un aumento di dimensioni molto contenuto e, sopratutto, una risoluzione nettamente migliore. Grazie allo schermo FullHD la riproduzione di immagini e video è davvero spettacolare ed anche l’interfaccia ed i testi risultano più nitidi. La densità di pixel è molto sopra quella degli schermi Retina Apple, con ben 445ppi.

nexus-5-vs-4-display

Il display IPS ha una resa simile al precedente ma ha due punti a suo favore: il primo è una calibrazione del bianco più neutra e il secondo è il funzionamento del sensore di luminosità, il quale risulta essere meno conservativo e quindi più luminoso e leggibile a parità di condizioni ambientali. Avevo letto di una eccessiva perdita di leggibilità da angolazioni estreme, ma devo dire che il confronto con Nexus 4 e iPhone 5s ha evidenziato un comportamento molto simile.

nexus5-vs-4-vs-iphone5s-display-lato-2

Passando all’hardware, LG ha utilizzato la stessa coppia di CPU/GPU presente nel suo top di gamma G2, ovvero un processore Snapdragon 800 quad-core da 2,3GHz ed una GPU Adreno 330. Si tratta di caratteristiche di alto livello, coadiuvate da 2GB di memoria RAM, e le prestazioni ne risentono molto positivamente. Il benchmark Geekbench 3 ha assegnato una schiacciante vittoria al Nexus 5 sul Nexus 4, con 2807 punti contro i 1311 del precedente. A primo impatto le differenze non sono abissali ma si nota una perfetta fluidità dell’interfaccia e tempi di caricamento dimezzati per le applicazioni più pesanti. Il Nexus 5 si presenta come uno dei migliori terminali Android mai provati, persino superiore ad HTC One (recensione).

nexus5-vs-4-benchmark

Gran parte di questi miglioramenti sono dovuti al potenziamento dell’hardware ma c’è una componente in più da considerare che è Android 4.4 KitKat. Il Nexus 5 viene distribuito già con la nuova release installata mentre ancora, nel momento in cui scriviamo, non è disponibile come aggiornamento per il Nexus 4 che rimane a Jelly Bean. Quando entrambi useranno la 4.4 sarà possibile effettuare un confronto più preciso ma non c’è dubbio che la nuova accoppiata CPU/GPU sia la principale responsabile delle ottime prestazioni e della fluidità del Nexus 5.

Pur non essendo questa una recensione di Android 4.4 mi preme segnalare sinteticamente alcune delle novità rilevate. Per prima cosa la grafica è più pulita e senza barre nere appare più aperta e fresca. Ci sono piccoli cambiamenti nei widget ed alcune notifiche ora si presentano meglio. L’app telefono è stata positivamente migliorata e la galleria completamente ridisegnata prendendo le caratteristiche dell’app Snapseed, offrendo un livello di editing molto evoluto. Non ci sono soltanto tanti effetti preimpostati, in stile Instagram, ma anche controlli avanzati come la curva di luminosità. Chrome funziona molto bene e l’app di posta ha guadagnato la vista combinata di tutte le caselle, anche se purtroppo il comando di aggiornamento manuale è presente solo nelle singole caselle. Ad un livello più basso ci sono migliorie nelle API per le animazioni e su Miracast per l’utilizzo di schermi wireless. Oltre a tutto questo è stato fatto un corposo lavoro di ottimizzazione che migliora la fluidità ed il consumo energetico di tutto il sistema. Nelle opzioni per gli sviluppatori c’è anche la possibilità di attivare il nuovo runtime ART, ancora in stadio sperimentale e che sarà il predefinito solo dalla prossima versione. Promette un netto miglioramento rispetto l’attuale Dalvik ma non tutte le applicazioni sono ancora compatibili. Si può comunque avviare per una prova dal menu sviluppatori, che va prima attivato con numerosi clic sulla voce di menu “Info sul telefono / Numero build” .

nexus5-retro-fotocamera

La fotocamera rimane da 8MP ma ha un sensore più grande e la stabilizzazione ottica, utile sia per le foto che per i video. Quella del precedente Nexus 4 non eccelleva ma i numeri sembravano una buona premessa per il Nexus 5. Purtroppo i risultati sono nettamente al di sotto delle aspettative e la maggior parte delle foto sembrano sbiadite. Il problema sembra sia noto a Google, la quale sta lavorando ad un aggiornamento software risolutivo. A giudicare dai risultati, in effetti, il problema non sembra tanto del sensore quanto di una errata elaborazione dell’immagine. Nella foto seguente (scattata senza HDR) il risultato offerto dal Nexus 4 è facilmente riconoscibile come migliore, tuttavia il Nexus 5 ha catturato una simile quantità di dettaglio ed è riuscito a mantenere correttamente anche le nuvole nel cielo, sintomo di una più estesa gamma dinamica. Il problema è che la foto sembra completamente piatta, come si fosse sviluppato un file RAW senza un minimo di elaborazione. Non possiamo essere sicuri che si tratti di un errore software ma ci sono ottimi motivi per pensarlo a giudicare dalla tipologia di risultati.

foto-nexus4vs5-esterno

Un eventuale confronto con la fotocamera dell’iPhone 5s (recensione) appare decisamente impietoso, sia in condizioni normali che in controluce; in particolare quest’ultima situazione evidenzia qualche limite anche della lente che soffre il flare più di quella dell’iPhone. In definitiva le immagini del Nexus 5 sono sufficienti ma nulla di più. Sono prive di contrasto, piatte, con colori smorti. Si riescono a catturare belle immagini solo in condizioni di perfetta illuminazione. Per il momento, purtroppo, ce lo teniamo così, ma non possiamo che sperare in una soluzione come quella vista per il Moto X, partito in modo analogo e poi completamente stravolto e migliorato con un semplice aggiornamento del software. Da segnalare il buon funzionamento della stabilizzazione ottica, in particolare nel comparto video dove vengono registrati file H.264 in FulHD 30p con un audio dal buon volume (più elevato rispetto all’iPhone 5s). Nessuna particolare segnalazione per la fotocamera frontale, utilizzata quasi esclusivamente per le videocahiamate, che appare in linea con la precedente e sostanzialmente adatta allo scopo.

iphone5s-controluce-1

Continuando sul fronte dei possibili miglioramenti non possiamo che menzionare l’audio. Quello in chiamata è buono, anche se per far ascoltare bene la nostra voce dobbiamo tenerlo bene in posizione, vicino la bocca, mentre dall’altoparlante e in vivavoce appare leggermente sotto tono. Sia con l’app Play Music che con altre come Spotify o YouTube si nota un po’ la scarsa potenza, più o meno un 75% di quella che abbiamo riscontrato nell’iPhone 5s. Anche in questo caso è possibile ottenere un piccolo miglioramento con un aggiornamento software, seppure i risultati attuali siano comunque sufficienti e decisamente migliori rispetto quelli dalla fotocamera.

nexus5-bottom-speaker

Continuiamo la nostra disamina passando al settore della connessioni, dove il Nexus 5 sfoggia il nuovo collegamento Wi-Fi 802.11ac dual band, testato con una Time Capsule di ultima generazione. Con questo standard la velocità di connessione wireless subisce un netto miglioramento anche se alla fine la si utilizzerà quasi esclusivamente per la navigazione web, dove il limite è quello della propria ADSL. Per verificare la differenza rispetto il Wi-Fi(n) del Nexus 4 ho installato l’app Wi-Fi File Transfer e inviato un file da 1,91GB ad entrambi i dispositivi direttamente dal Mac, collegato al router via Gigabit Ethernet. Ne è risultata una vittoria schiacciante del Nexus 5 che ha impiegato 1/5,5 volte il tempo del Nexus 4: solo 66 secondi contro i 363 richiesti dal modello precedente.

test-velocita

Altra caratteristica interessante è la presenza dell’LTE, grande assente sul Nexus 4. Grazie a questo sarà possibile sfruttare il 4G sulle bande 800 / 850 / 900 / 1800 / 2100 / 2600. In termini di segnale telefonico i due dispositivi si equivalgono con una buona ricezione in quasi tutte le circostanze. Ecco di seguito un elenco di tutte le specifiche principali del vecchio e del nuovo dispositivo messe a confronto.

Caratteristiche Nexus 4 Nexus 5
Dimensione 133,9 x 68,7 x 9,1 mm 137,9 x 69,2 x 8,6
Peso 139 grammi 130 grammi
CPU Snapdragon S4 Pro 1,5GHz quad-core Snapdragon 800 2,3GHz quad-core
GPU Adreno 320 Adreno 330
RAM 2 GB 2 GB
Schermo 4,7″ IPS HD (768×1280 @ 318 ppi) 4,95″ IPS FullHD (1080×1920 @ 445 ppi)
Connessione Wi-Fi 802.11n – Bluetooth 4.0 Wi-Fi 802.11ac – Bluetooth 4.0
Dati UMTS 3G / EDGE / GPRS LTE 4G / UMTS 3G / EDGE / GPRS
Navigazione A-GPS GPS / A-GPS
Batteria 2100mAh – 15,30h conversazione/390h standby – ricarica Wi-Fi 2300mAh – 17h conversazione/300h standby – ricarica Wi-Fi
Fotocamera principale 8MP (sensore CMOS 1/4″) – Video 1920×1080 30fps 8MP (sensore CMOS BSI 1/3,4″) – ottica f/2,4 stabilizzata – Video 1920×1080 30fps
Fotocamera frontale 1,3 MP 1,3 MP

nexus5-vs-4-retro-2

Per quanto concerne la batteria ho riscontrato un’autonomia migliore rispetto il Nexus 4 con Android 4.3. Con un utilizzo sostanzialmente medio di entrambi i dispositivi, nel pomeriggio il Nexus 5 aveva ancora il 40% di batteria residua quando il precedente era arrivato al 15%. È difficile effettuare un confronto scevro da difetti ma la maggiore autonomia si vede e si riesce facilmente ad arrivare a fine giornata con una sola ricarica con un uso non particolarmente intensivo. Il display è sempre la cosa che consuma di più, insieme ai giochi di ultima generazione ed alle operazioni come il tetering Wi-Fi.

nexus5-fronte-2

voto 4Conclusioni

Prima di pensare ad una qualsiasi valutazione del Nexus 5 è bene dare un’occhiata al prezzo, di soli 349€ per la versione da 16GB e 399€ per quella da 32GB. Ogni altra considerazione va effettuata alla luce del suo posizionamento e proprio in base a questo non si può che evidenziare un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il Nexus 5 è uno degli smartphone Android con il migliore hardware, grazie ad un comparto CPU/GPU molto potente, 2GB di RAM, connessioni moderne e completissime (non mancano Bluetooth 4.0, GPS ed NFC) ed un display dall’ottima realizzazione. I suoi punti deboli sono essenzialmente due: fotocamera e resa sonora, molto più la prima che la seconda. Se costasse come gli altri top di gamma ci sarebbe decisamente qualcosa da recriminargli ma visto il prezzo di vendita è davvero difficile essere troppo critici o pignoli. È un buon prodotto a tutti gli effetti e ci sono grandi speranze che un aggiornamento software possa anche limare considerevolmente queste due carenze. Se si ricerca una fotocamera molto performante è meglio aspettare che ci sia un aggiornamento per valutarne nuovamente le prestazioni, in tutti gli altri casi è certamente il dispositivo Android più interessante oggi sul mercato. Il display da quasi 5″ ha una risoluzione eccellente ed una resa di buon livello, piacevole da osservare ed utilizzare, a patto di sapere che spesso serviranno due mani. Ma questa non è affatto una novità quando si parla di Android top di gamma. Facendo la media tra quel che offre e quel che costa il giudizio è molto buono e merita sicuramente le nostre 4 stelle.

PRO
+ Costruzione plastica piuttosto robusta con un design semplice ma piacevole
+ Sottile e non troppo pesante
+ Ampio display, luminoso e con una eccellente risoluzione
+ Prestazioni al massimo con il comparto CPU/GPU/RAM da top di gamma
+ Android 4.4 rappresenta un positivo passo in avanti per interfaccia, funzioni e fluidità
+ Google Experience pulita, senza add-on è tutto più veloce
+ Nuova app Galleria molto potente e completa
+ Presenza del Wi-Fi in standard 802.11ac
+ Funzionalità complete (GPS, NFC, Bluetooth 4.0)
+ Compatibile con le reti LTE 4G
+ Ricarica Wireless
+ Batteria migliorata (si raggiunge il giorno di lavoro)
+ Prezzo molto conveniente, taglio da 32GB con soli 50€ in più

CONTRO
- Fotocamera deludente
- Audio non troppo potente

DA CONSIDERARE
| Non è possibile espandere la memoria con SD
| Possibile aggiornamento per risoluzione dei problemi fotografici
| È necessario l’uso di due mani per raggiungere gli angoli dello schermo
| Batteria non removibile

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.