Qualche anno fa Tony Fadell, al secolo il papà di iPod assieme a Steve Jobs, lasciò Apple per avviare una propria azienda dedita allo sviluppo di piccoli apparati che avrebbero trasformato il nostro vivere quotidiano. Il primo prodotto lanciato è stato il Nest, il rotondo termostato intelligente che, oltre a promettere un notevole risparmio energetico perché impara le nostre abitudini e, quindi, avvia il riscaldamento negli orari in cui ne abbiamo bisogno, è stato uno dei primi dispositivi a rendere la domotica alla portata di quasi tutti, visto che è controllabile a distanza anche tramite app dedicate per iOS e Android.
Per dovere di cronaca, Nest produce anche il Protect, un sensore di rilevamento di fumo e di monossido di carbonio che avverte con un un allarme sonoro in caso di pericolo.
L’impronta cupertiniana dell’azienda è sin troppo marcata, basti pensare che anche il sito internet ufficiale ricalca molto quello di Apple, sia nell’impostazione grafica che nella scelta dei font. Dunque, perché mai Google ha deciso di comprare l’azienda?
La risposta, anche in questo caso, è abbastanza semplice: per le menti. A quanto pare, il buon Fadell è riuscito a formare un team di persone altamente qualificate e abbastanza geniali da suscitare l’interesse di Big G che, al di là di tutto, potrà contare su chi ha contribuito a inventare il lettore musicale portatile che ha ristabilito le sorti della quasi fallita Apple e ha saputo rinnovare, grazie anche ad iTunes, il mercato musicale, che, è opportuno ricordare, era nel periodo più buio della sua storia. Non mi stupirei, dunque, se i prossimi dispositivi e le prossime applicazioni made in Mountain View avranno dei profili che ci ricorderanno molto da vicino quelli dei prodotti Apple.
Lo stesso Larry Page ha rassicurato gli utenti di Nest: nonostante l’acquisizione da 3.2 miliardi di dollari (le menti hanno un costo), Nest sarà considerata sua sussidiaria e potrà continuare a produrre e a innovare senza limitazione alcuna, almeno finché il CEO non cambierà idea (come nei casi di Bump, Sparrow e le tante altre aziende acquisite e fagocitate dopo qualche tempo).
Giusto per farvi capire quanta filosofia Apple può esserci in un termostato, vi lascio con il video che spiega come montarlo nelle nostre case.