In pochi avrebbero scommesso su una rivincita dei Mac sui PC. E invece, almeno in parte, è avvenuta. Perché i Macintosh, da soli, continuano a mantenersi una nicchia globale, andando in doppia cifra negli USA e pochi altri paesi (tra questi, il più vicino a noi è la Svizzera). Ma se aggiungiamo gli iDevices e guardiamo all’intero ecosistema Apple, ecco che è ormai arrivato ad eguagliare le quote del vecchio e calante mercato PC, apprestandosi a superarle, come riportato dall’analista Benedict Evans sul suo blog.

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Se considerassimo anzi solo la linea arancione (PC Windows) contro la barra grigio-nera (Mac+iOS), il sorpasso sarebbe già avvenuto. Mettendo in gioco anche Windows Phone e riequilibrando maggiormente la competizione (diamo per buona l’inclusione dei tablet Windows 8/RT nel computo totale dei PC), nell’ultimo trimestre del 2013 si è arrivati a un sostanziale punto di pareggio. Ciò che impressiona è come si tratti di una singola azienda, che peraltro punta perlopiù alla fascia alto/medio-alta del mercato, contro un intero sistema di aziende che coprono qualsiasi esigenza. Google, qui non considerata, rimane invece un pericolo difficilmente battibile per entrambe.

L'”ancient regime” dei PC si sta quindi per arrendere al nuovo che avanza, al “rottamatore” mercato dei Post-PC, in cui Apple ha investito molto e sta raccogliendo i risultati, come la società di Mountain View che peraltro, oltre a una piattaforma mobile moderna, dispone proprio della vecchia forza di Microsoft, gli OEM. Per quanto a Redmond abbiano oggi gli stessi strumenti, è arrivata in ritardo e con forti controversie, una situazione che il nuovo CEO Satya Nadella dovrà affrontare energicamente, senza ulteriori margini di errore. Concetti come PC e lo stesso Post-PC fanno sempre più largo a quello di ecosistema, in cui sarà fondamentale avere software e servizi ben adattabili a seconda del dispositivo. Proprio Windows Phone, recentemente oggetto di un mastodontico leak, potrebbe essere un grande passo verso l’obiettivo; le scoperte sul materiale trapelato sono continue. Nuovo modello universale di sviluppo per applicazioni eseguibili sia su desktop che su smartphone, supporto a risoluzioni superiori al Full HD, nonché a mezzi di input tradizionali come tastiere e mouse. Il terreno sembra prepararsi per un’unica versione di Windows in grado di girare in modo ottimale su qualsiasi prodotto venga preinstallata, congedando l’attuale suddivisione e soprattutto la sfortunata variante RT dedicata ai tablet ARM. L’integrazione dell’hardware Nokia sarà indubbiamente un altro punto positivo per questo progetto.

Un passaggio di consegne storico è quindi vicino; ma non è detto che accada davvero. Il trend va mantenuto anche al di là dei periodi festivi, come quello qui analizzato. Tutto starà alle mosse future di Apple e Microsoft. Almeno per oggi, però, OS X e iOS possono festeggiare un importante goal nella lunga e infinita partita.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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