Se il progetto di Apple per uno smartwatch evoluto sia destinato a diventare presto realtà è difficile dirlo. Molti indizi lasciano pensare ad un prodotto particolarmente impegnato nel settore della salute, capace non solo di operazioni quotidiane in relazione allo smartphone ma anche di avere vita propria con i suoi sensori biometrici. Questo è il quadro finora dipinto dalle indiscrezioni e in quest’ottica l’acquisto di Basis sembrava essere una scelta intelligente. L’azienda ha infatti realizzato l’Health Tracker, che sotto l’aspetto di un anonimo orologio unisce un gran numero di sensori come cardiofrequenzimetro, contapassi, contacalorie ed è inoltre in grado di monitorare la qualità del sonno, la temperatura ed il livello di sudorazione. L’asta è invece stata vinta da Intel, per una cifra compresa tra 100 e 150 milioni di dollari (la cifra esatta non è ancora trapelata).
Intel non dovrebbe avere interesse ad entrare nel mercato dei prodotti destinati ad i consumatori ma nell’ottica di recuperare il terreno perso nel mondo mobile grazie ad ARM e ai produttori come Qualcomm (che ha già un suo smartwatch), Texas Instruments o STMicroelectronics potrebbe sfruttare i sensori di Basis per offrire componenti essenziali ed una piattaforma già operativa per i futuri dispositivi indossabili.