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Gli oggetti e la loro manifattura sono inseparabili. Puoi capire un prodotto solo se capisci come è stato fatto. 

Così Jonathan Ive inizia a parlare del suo mondo nell’intervista rilasciata per il Sunday Times e riportata da 9to5mac. Un mondo a cui si è avvicinato iniziando a smontare le cose per poi rimontarle. Un esercizio che ha ripetuto anche più di recente, per vedere se ne fosse ancora in grado, smontando un iPhone. E poi continua:

Io voglio capire a cosa sevono le cose, come funzionano, di cosa possono o dovrebbero essere fatte, ancora prima di iniziare a pensare a come dovrebbero apparire.

L’amore per la creazione ha unito Ive e Jobs per molti anni in una delle più fortunate partnership del moderno capitalismo, trasformando la Apple della bancarotta nella più valutata azienda del mondo. È noto come in Apple ci si interessi dell’aspetto di un prodotto sia dentro che fuori e su questo argomento Ive precisa:

Steve ed io spendevamo mesi e mesi lavorando su una parte di un prodotto che normalmente nessuno avrebbe mai visto e neanche realizzato che esistesse. Non faceva alcuna differenza dal punto di vista funzionale. Lo facevamo perché ci importava.

Ive parla poco di se in prima persona e tende a sottolineare il lavoro di squadra del suo team o con Jobs. Usa sempre il “noi” invece di “io”, specificando:

Non mi piace focalizzare l’attenzione. Il design, l’ingegnerizzazione e la creazione di questi prodotti richiede grandi team.

L’intervista prosegue ripercorrendo la storia lavorativa di Ive, fino al suo arrivo in Apple. L’inizio non fu affatto positivo ma poi arrivo Jobs e i due trovarono immediatamente l’intesa finalizzata alla creazione di ottimi prodotti. Attualmente lavora in un studio posto in un angolo del campus Apple a One Infinite Loop. Qui lui ed il suo team, fatto di circa 15 persone provenienti da tutto il mondo, creano i prototipi dei futuri prodotti Apple su un bancone che ricorda quello del Genius Bar. Nell’intervista si parla anche di iWatch ma Ive non si sbottona in merito, evitando di rispondere alla domanda:

Ovviamente ci sono rumor su noi che ci stiamo lavorano… e, ovviamente, io non parlerò di questo. È come un partita a scacchi non è vero?

Consigliamo di leggere l’intera intervista che è stata catturata direttamente dalle pagine del Sunday Times da 9to5mac e che trovate qui.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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