Confronti improbabili: il video della 5D Mark III vs Galaxy Note 3

Quando parliamo di video in Full HD ci riferiamo a delle sequenze di immagini da 1920 x 1080 pixel, l’equivalente di 2MP. È chiaro quindi che non c’è un rapporto diretto tra la quantità di megapixel di una fotocamera e la qualità del suo comparto video, perché questo non necessità di particolare risoluzione. Per lo stesso motivo avere un sensore più grande non significa necessariamente immagini migliori o più nitide, tant’è che la maggior parte delle videocamere e cineprese non sono FullFrame. Se si usano molto le DSLR per fare video è perché queste offrono ottimi risultati in relazione al prezzo d’acquisto. Ad esempio una 5D Mark III ha una discreta gamma dinamica (minore delle cineprese), una elevatissima qualità ad alte sensibilità (si può filmare anche a 6400ISO) e la possibilità di sfruttare una ridotta profondità di campo che dona un look professionale al girato. Ovviamente con il progredire della tecnologia migliorano i risultati che si riescono ad ottenere nel campo video, per cui è facile che i nuovi sensori, anche di piccolo taglio, si comportino meglio. A patto di non salire con gli ISO dove vince sempre un sensore più grande.

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Per pura curiosità vi vorrei mostrare un confronto decisamente improprio ma simbolicamente efficace. Un utente ha raffrontato la qualità del video registrato con un Galaxy Note 3 con quello di una 5D Mark III, proprio per evidenziare i pregi dell’una e dell’altra. È ovvio che si sta paragonando una mela con una zucchina, ma il risultato potrebbe stupire alcuni. Il Note 3 ha in effetti un elevato micro-contrasto che fa apparire le immagini più nitide rispetto a quelle della Mark III, anche perché ha una profondità di campo maggiore a parità di apertura, ottenendo immagini completamente a fuoco. Questo aspetto può essere considerato negativo in un’approccio professionale, perché le scene non hanno tridimensionalità, ma l’effetto finale è che appare tutto più nitido rispetto la Mark III. Ovviamente se si fosse girato con un po’ di luce in meno si sarebbe immediatamente visto il limite del sensore, sopratutto per via di una codifica del file con maggiore compressione e minore bitrate, ma finché si viaggia in piena luce questo difetto non si nota e rimane solo la negatività della stabilizzazione d’immagine che crea dei fastidiosi artefatti per compensare i micro movimenti.

Ovviamente la conclusione non è che il Note 3 sia migliore della 5D Mark III nel comparto video, rimangono prodotti non confrontabili per mille motivi, ma di certo si evidenzia il netto miglioramento degli smartphone nel comparto video.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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