OWC conferma: i dischi dei nuovi MacBook Air non sono più lenti

Due giorni fa vi avevo parlato del test di MacWorld sui nuovi MacBook Air, che pareva evidenziare un calo di prestazioni degli SSD. Tutti hanno subito riportato la notizia, ma vi avevo avvisato di non prenderla come oro colato. Già negli anni scorsi per i MacBook Air e i MacBook Pro, Apple ha utilizzato diversi modelli di SSD e, per la verità, non è una politica nuova all’azienda. Visto che non sempre si riesce (o si vuole) avere la fornitura di un componente tutta a carico di un produttore, capita facilmente di avere anche i moduli RAM di differente marca tra computer identici. Il problema degli SSD però è che Apple si è affidata a SanDisk, Toshiba e Samsung, ma questi non offrono le medesime prestazioni. Vi ho già mostrato, infatti, che il mio Air 2013 con 128GB di SSD non va oltre i 327 MB/s in scrittura e 716 MB/s in lettura, tipico dei modelli SanDisk su PCIe. E OWC ha provato un Air con disco identico a questo presente in un modello del 2014 ed è venuto fuori che le prestazioni sono praticamente le stesse:

2014_BlackMagic

In sostanza si conferma quello che vi dicevo nell’altro articolo, ovvero che gli SSD non sono cambiati, semplicemente MacWorld ha testato unità non confrontabili. Certo non è il massimo sapere che quando compriamo un computer non possiamo essere certi di quale SSD ci troveremo, ma questa non è una novità del modello 2014 perché è sempre stato così. Anche nei Pro Retina capita con gli SSD ed è capitato di peggio con gli schermi, dal momento che ci sono sia panelli Samsung che LG e quelli LG presentano problemi di ritenzione delle immagini. L’unica cosa che possiamo fare dopo aver ricevuto il nostro Mac è verificare il produttore dell’SSD tramite  / Informazioni su questo Mac / Più informazioni… / Resoconto di sistema, dove il modello del disco inizia con SM se è Samsung, SD se è SanDisk, ecc..

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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