I sensori delle macchine fotografiche digitali sono piatti, così come lo era un tempo la pellicola, mentre la retina dell’occhio umano è curva e lo sono anche le lenti degli obiettivi. Questa differenza porta ad avere difetti nelle immagini catturate, perché i raggi di luce arrivano all’esterno sul sensore obliqui e non perpendicolari come al centro e devono percorrere più strada del previsto.
Nel 2008 un prototipo di sensore curvo era stato ideato dalla University of Illinois, ma oggi è Sony ad aver realizzato i primi sensori pronti per la commercializzazione. Secondo l’azienda giapponese avere un sensore CMOS curvo non solo limiterebbe alcuni difetti delle immagini digitali ma offrirebbe una qualità 1,4 volte maggiore al centro e fino a 2 volte verso i bordi, semplificando anche la costruzione di obiettivi perché non servirebbero molte accortezze per ridurre ad esempio l’aberrazione cromatica. Un possibile problema è che la curvatura di campo cambia modificando la lunghezza focale, ragione per la quale il sensore si adatterebbe bene ad un’ottica fissa ma potrebbe presentare problemi con gli zoom. Pur essendo quindi priva di difetti, la nuova tecnologia sarebbe già stata concretizzata in 100 esemplari, con sensori di 11mm e di 43mm, i primi adatti ai cameraphone e i secondi per reflex o mirrorless.
Anche se potrebbe sembrare un progetto arduo che cambia radicalmente le carte in tavola, Sony sarebbe già in una fase molto avanzata dello sviluppo e si dice pronta a realizzare i primi prodotti con sensore curvo. A quanto pare risulterebbe molto difficile raggiungere la risoluzione degli odierni sensori Full Frame, ma sarebbe perfetto da sperimentare in uno smartphone, sia per la dimensione (11mm è la diagonale del sensore del Nokia 1020), sia per l’utilizzo di una lente fissa. Inoltre la nuova tecnologia offrirebbe anche la possibilità di creare obiettivi più luminosi grazie alla semplificazione dello schema, ottenendo una pdc ridotta che porta a fotografie con un look più professionale. Oggi è stata mostrata la prima immagine catturata con sensore curvo, purtroppo è a bassissima risoluzione e non è facile valutarne le potenzialità, ma è la prova che Sony è seriamente al lavoro per concretizzare il progetto nel minor tempo possibile. Una cosa interessante che si è scoperta è che migliora notevolmente anche la resa ad alti ISO rispetto i sensori tradizionali, un altro elemento che suggerirebbero un utilizzo perfetto negli smartphone, notoriamente carenti sotto questo aspetto.