Un manager di TAG Heuer in quel di Cupertino, progetto iWatch in dirittura d’arrivo?

Se questo sarà l’anno dell’iWatch non possiamo saperlo. Certo ci sono una valanga di indiscrezioni che lo suggeriscono, nonché la previsione di Ming Chi Kuo, ma spesso Apple lavora ad un progetto per un lungo periodo prima di trovare la quadratura del cerchio. E non è detto che ci riesca, come è successo anche per la televisione, settore sotto studio da molto tempo senza risultati concreti. La cosa sicura è che a Cupertino hanno dimostrato interesse su uno smartwatch evoluto in mille modi diversi: facendo acquisizioni, studiando nuovi materiali ed accaparrandosi del personale in grado di far funzionare prodotti ricchi di sensori biometrici. In questa direzione si inserisce anche la notizia riportata da CNBC, secondo cui Apple avrebbe assunto il direttore responsabile delle vendite di TAG Heuer. Ancora non ci sono conferme ufficiali, ma a quanto pare un manager di spicco della nota azienda svizzera che produce orologi e cronografi di grande prestigio, sarebbe ora entrato a far parte di Apple, presumibilmente proprio per lavorare e programmare le vendite o la presentazione dell’iWatch.

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A questo punto il progetto di Apple potrebbe essere qualcosa di più di un tradizionale smartwatch, magari con un aspetto più simile ad un orologio analogico con funzionalità evolute, sulla falsa riga di quello che abbiamo visto con il Withings Activité. È difficile prevedere le caratteristiche dell’iWatch e il progetto per ora è rimasto molto ben protetto, a differenza di quanto sembra essere accaduto con l’iPhone 6. Per presentarlo tra settembre e ottobre dovrebbero già essere in un stadio molto evoluto della progettazione e in questo caso l’assenza di indiscrezioni concrete, mockup e leak di componenti, sarebbe un successo non da poco per Apple, anche visto l’interesse elevato dei media su questo fantomatico prodotto. Per cui le cose sono due: o quando vogliono riescono veramente a mantenere un segreto oppure l’iWatch è ancora solo un’idea nello stato embrionale – un po’ come la iTV – e in questo caso di certo non lo vedremo presentato quest’anno.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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