Secondo il sito internet taiwanese Technews.tw (che cita fonti vicine agi assemblatori Apple), Cupertino starebbe progettando un chip A8 pensato per il prossimo iPad Air 2, dotandolo di 2 Gb di memoria RAM in luogo del solo Gb del quale potrebbe essere dotato quello di iPhone 6 e iPad mini.
La scelta è dettata alle diverse funzionalità cui deve adempiere il tablet di Apple: infatti, non di rado anche gli utenti della mela più affezionati, lamentano la difficoltà di aprire più di due tab in Safari senza che, passando da un tab all’altro o tornando al browser da un’altra app, questi debba ricaricare interamente i siti o, ancora, la futura funzionalità split screen scovata nella prima beta di iOS 8, che permette di eseguire due programmi affiancati e che potrebbe vedere la luce solo con il rilascio dell’update 8.1, non potrebbe garantire fluidità di esecuzione con un quantitativo inferiore ai 2 Gb. iPad Air potrebbe essere scelto da Apple come l’unico tablet a supportare lo split screen, atteso che lo schermo di iPad mini è più piccolo e potrebbe risultare più difficile usare due app in contemporanea.
Inoltre, è da ricordare che l’Air ha in dotazione la batteria più capiente di tutta la linea di iDevice grazie alle sue dimensioni: un maggior quantitativo di memoria RAM, dunque, non inciderebbe sui consumi.
Un rinnovo totale della linea di iPad è previsto per questo autunno, con la probabile introduzione del chip A8, di una fotocamera da 8 megapixel e il Touch Id in luogo del tasto Home, al fine di permettere di utilizzare tutte le funzionalità di iOS 8 ad esso legate.
Technews, inoltre, si espone anche sulle caratteristiche hardware del probabile iWatch che potrebbe essere dotato di 8gb di memoria interna, 512 mb di RAM e potrebbe non necessitare di un iPhone o di un iPad per funzionare. Una previsione quasi fantascientifica, ma, a pensarci bene, iWatch potrebbe integrare un modulo Wi-Fi per la connessione dati.
Personalmente, credo che dotarlo di una scheda SIM potrebbe essere controproducente, in quanto significherebbe un nuovo costo per la connettività dati in mobilità per il consumatore, a meno che Apple non decida di differenziare due linee di produzione sulla scorta del modulo dati, come già accade per iPad.