Apple Pay: prime impressioni e prove sul campo

Con l’uscita di iOS 8.1, lo scorso lunedì, è stato lanciato negli USA Apple Pay. Il nuovo metodo pagamento della casa di Cupertino sfrutta la combinazione Touch ID-NFC di iPhone 6 e 6 Plus, e con l’app Passbook completa un sistema che assicura velocità, sicurezza e privacy nelle transazioni.

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Per ora sono 220.000 gli store negli Stati Uniti già abilitati a ricevere pagamenti, tuttavia è possibile utilizzare questo sistema anche al di fuori del territorio USA se si è in possesso di un carta di credito/debito statunitense, questo con qualsiasi POS con tecnologia contactless, indipendentemente dal paese in cui ci si trova.

Ecco un esempio di un pagamento con Apple Pay in Canada:

RazorianFly ha raccolto le prime impressioni di chi ha provato ad utilizzare Apple Pay per i propri pagamenti. Secondo TechCrunch è veloce ma non ancora perfetto in quanto, ad esempio, bisogna mostrare la ricevuta al cassiera da McDonald’s e scrivere l’importo sul terminale nello store di Walgreens. Questi però ci sembrano dei passaggi ulteriori dipendenti dal negozio e non dal sistema. In merito a ciò possiamo riportare l’esperienza di iMore, l’autore della prova voleva recarsi a fare shopping in un Apple Store lasciando il portafoglio a casa ma non è stato possibile visto che per pagare con Apple Pay gli è stato chiesto di esporre un documento d’identità. Molto più entusiaste le impressioni di SixColor, dove si sottolinea la rapidità disarmante dell’intero processo. In generale la maggior parte dei commenti degli utenti statunitensi sembrano essere positivi, aspettiamo di avere novità in merito all’estensione del servizio nel mondo. Per ora il capo del settore mobile di VISA ha dichiarato che presto Apple Pay sarà disponibile in UK.

Salvatore Tirino

Junior Editor - Praticante avvocato, appassionato di tecnologia a 360 gradi, in particolare di tutto ciò che riguarda il mondo Apple.

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