In questi giorni Apple ha regalato Camera+, una delle app di fotografia più conosciute dell’App Store. Molti ne hanno approfittato e l’hanno scaricata in seguito alla nostra segnalazione, ma tanti altri già la possedevano visto che ha superato da tempo i 10 milioni di download. Abbiamo deciso di seguire il consiglio del nostro utente Michele e di realizzare una breve “guida allo scatto”.

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La schermata di partenza è simile all’app fotocamera di iOS e, volendo, possiamo utilizzarla allo stesso modo, lasciando in automatico i settaggi di esposizione, ISO e messa a fuoco (maf). Questi sono i tre fondamentali parametri su cui possiamo agire e che valgono la pena di un approfondimento, mentre ricordiamo che il diaframma su iPhone è fisso e quindi non fa parte delle variabili. L’app predefinita ci ha abituato a mettere a fuoco ed esporre con un unico tap, basta toccare una zona e questa verrà utilizzata sia per l’AF che per l’esposizione. Fino a poco tempo fa le due cose non potevano essere separate su iOS, mentre con la versione 8 è stata aggiunta la possibilità di regolare una compensazione di esposizione con uno swipe in verticale a destra della zona messa a fuoco (dove appare uno slider con un sole al centro).

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Questo è utile in particolare nelle foto in controluce con un soggetto poco illuminato, perché se regoliamo l’AF sul viso in primo piano lo sfondo verrà inevitabilmente bruciato. Camera+ ha invece fin dalla prima versione la possibilità di regolare separatamente esposizione e messa a fuoco utilizzando due dita o, alternativamente, cliccando sul tasto “+” nell’angolo in alto a destra del quadrato di maf che compare al primo tap sullo schermo.

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In questo modo l’indicatore si sdoppierà in messa a fuoco (quadrato) ed esposizione (rotondo). Nell’esempio ho deciso di mettere a fuoco il tasto cmd in primo piano ma di esporre per lo schermo più luminoso, ottenendo una leggera sottoesposizione che ha consentito di non bruciare nulla. Nel caso di foto in forte controluce questo metodo può non essere sufficiente, infatti esponendo per un tramonto con messa a fuoco su un viso in primo piano, quest’ultimo sarebbe completamente nero. In tali condizioni estreme possiamo utilizzare l’utilissimo slider della correzione dell’esposizione sulla destra (quello che parte da 0 EV) che si comporta similmente a quello introdotto da Apple con iOS 8, anche se segnala numericamente gli stop di compensazione. Con questo strumento possiamo aumentare o diminuire l’esposizione manualmente, nel caso del controluce si potrebbe aumentare leggermente per rivelare i tratti del viso quel tanto che basta senza bruciare il cielo. In casi del genere conviene comportarsi in questo modo perché le zone bruciate sono irrecuperabili, mentre le ombre si possono leggermente schiarire con un po’ di post produzione, realizzabile ormai direttamente dalla galleria di iOS 8, ma volendo anche con app dedicate come Snapseed (qui una nostra guida) o la stessa Camera+.

Tip: per tornare alla modalità con singolo controllo per maf ed esposizione, come nella prima foto, basta trascinare uno dei due sopra l’altro fino a sovrapporli e questi si uniranno.

Tip: è possibile bloccare sia la messa a fuoco che l’esposizione con un tap sul lucchetto in alto a destra della maf o in alto a sinistra per l’esposizione (quest’ultimo è fuori campo nell’immagine soprastante). “Bloccare” significa che anche cambiando inquadratura questi valori non cambieranno per adeguarsi alla nuova scena.

I controlli per l’esposizione non terminano qui. Sulla destra, nella striscia bianca, noterete un’icona quadrata ed una circolare (che stanno in basso se il telefono è tenuto in verticale). Tappando sul quadrato si passerà alla maf manuale (appare una M al centro e l’icona diventa viola), regolabile attraverso uno swipe che modifica la distanza di messa a fuoco: verso il basso ci si avvicina al fiore, che segnala il massimo macro, verso l’alto si arriva invece alle montagne, che indicano la messa a fuoco su infinito.

maf manuale

Se invece clicchiamo sull’icona circolare questa diventa arancione con una S al centro. Questa indica la modalità a priorità dei tempi, che ci consentirà di modificare il tempo di scatto mantenendo invariata l’esposizione (Camera+ compenserà modificando di conseguenza gli ISO). Questa modalità è utile se stiamo cercando di congelare un movimento rapido, che richiede tempi veloci, oppure per rallentare l’esposizione se vogliamo ottenere un effetto scia (ma in questo caso è richiesto un treppiede o qualsiasi altro supporto per mantenere fermo l’iPhone).

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Se tocchiamo l’icona in alto con un segno “+” vedremo trasformarsi la S arancione in una M, ad indicare il passaggio alla modalità completamente manuale. I selettori sulla destra diventeranno due: uno per gli ISO e l’altro per il tempo. In questo modo l’esposizione non sarà più bloccata e potremo ottenere foto di qualsiasi tipo, anche troppo chiare o troppo scure se interveniamo erroneamente sui diversi parametri. Il valore massimo di ISO è 2000, che considerando le possibilità del piccolo sensore dell’iPhone è fortemente sconsigliato, perché si ottengono immagini in cui il rumore è troppo evidente (come si nota nell’esempio sottostante). Cliccando su Auto, in basso, si ripristinano le impostazioni iniziali.

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Tip: usare sempre la modalità manuale è macchinoso e lento, mentre il punto di forza degli smartphone è proprio l’immediatezza. Il mio consiglio è di imparare ad usare queste funzioni per i casi in cui sono davvero necessarie o per lasciare spazio alla vostra creatività, mentre generalmente è più utile mantenere la modalità auto facendo un buon uso dello slider per la compensazione e la possibilità di sganciare maf ed esposizione. Queste, infatti, sono operazioni abbastanza veloci e coprono la maggior parte delle esigenze di scatto.

Altre funzioni di scatto sono disponibili da un menu veloce attivabile con un tap sulla “+” vicina al pulsante di scatto, da cui si accede ad una serie di opzioni interessanti: utilizzate lo stabilizzatore di notte per ridurre l’ISO il più possibile, il timer per scatti dove volete essere inclusi e la modalità macro per avvicinarvi ancora di più al soggetto (con quello che nei fatti è un ulteriore zoom digitale).

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L’icona identificata da tre righe bianche su sfondo nero consente di accedere alle impostazioni avanzate, dove mi sento in dovere di segnalare la voce “Qualità”, che a mio avviso offre una funzione alquanto fuorviante. Di base è impostata su “Alta” ma è disponibile anche l’opzione Pro che salva dei TIF non compressi a 24MB, contro i circa 7MB richiesti dal JPG.

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Un file più grande potrebbe sembrare una garanzia di maggiore qualità, ma in realtà Apple non offre la possibilità di salvare immagini non compresse, quindi è solo un “trucchetto” di Camera+ che non porta nessun reale vantaggio. I TIF sono sempre a 8bit come i JPG e come potete vedere dall’immagine qui sotto sono praticamente identici nella quantità di dettagli catturati. Inoltre ho provato ad aumentare la luminosità in Photoshop per evidenziare un eventuale vantaggio del TIF in post-produzione, ma anche in questo caso non ho notato alcuna differenza. L’unica cosa potenzialmente utile della modalità Pro e che salvando in TIF tutte le successive modifiche sulla fotografia non comporteranno alcuna perdita di informazioni, cosa che succede con il JPG essendo un formato di tipo lossy.

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Per la parte relativa all’acquisizione immagine è tutto, ma Camera+ offre tantissime opzioni anche nella fase di modifica e condivisione delle foto. Non mi soffermerò ad analizzare tutti i filtri e le opzioni, che potete sperimentare da voi, mi limito ad evidenziare che la versione per iPad è più completa in quanto offre anche la modifica selettiva tramite pennelli, raggiungendo un livello di flessibilità simile a quello di Snapseed (che però offre la modifica selettiva anche su iPhone). Se avete entrambe le versioni di Camera+ (iPhone e iPad) avete un’interessante possibilità: dalle impostazioni potete attivare la sincronizzazione del Lightbox (il nome con cui Camera+ chiama la galleria) con iCloud su tutti i dispositivi in vostro possesso, così potrete scattare una foto con l’iPhone e post-produrre più comodamente (e in maniera più completa) su iPad.

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Voglio concludere questa breve guida allo scatto con Camera+ mostrando proprio il Lightbox, dove possiamo modificare, condividere, salvare o ottenere informazioni sulle immagini. Quest’ultima opzione è veramente completa e non è presente nel rullino di iOS. Mostra tutte le informazioni sulla foto, come la data, l’orario e la posizione sulla mappa, nonché i parametri di scatto. Molto interessante anche lo storico delle modifiche effettuate in post-produzione, che mostra addirittura anche le percentuali di applicazione dei diversi filtri (unire più di un filtro è una delle caratteristiche di questa app e può portare a risultati interessanti e sempre nuovi). Infine Camera+ ci offre tantissime possibilità di condivisione, comprese AirDrop e Dropbox. Da segnalare che si può ottenere anche uno short link per visionare e condividere la foto sul web, ottenendo qualcosa di simile a questo: http://campl.us/jFmPFP6s5TG (a Londra guarda caso piove e non ho potuto fare di meglio!).

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Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

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