Recensione: Moto 360, uno smartwatch molto bello ma migliorabile

Sono sempre stato un appassionato di orologi e l’idea che questi si possano evolvere non mi dispiace affatto. Onestamente non credo che uno smartwatch possa raggiungere la bellezza e la praticità di un orologio analogico, in particolare per la necessità della ricarica costante, ma l’idea di avere le notifiche dello smartphone sempre sott’occhio mi stuzzica particolarmente. Ho avuto per qualche tempo un Pebble Steel (recensione) che trovo poco riuscito esteticamente, ma tutto sommato efficiente per le notifiche. Il display e-ink monocromatico è un vantaggio per il consumo energetico, tuttavia questo comporta l’utilizzo di un’interfaccia grafica dall’aspetto datato e poco affascinante. Il Moto 360 è proprio di un’altra categoria sotto il profilo estetico e mi è piaciuto fin dal primo video promozionale che è apparso in rete. Così appena è stato disponibile in Italia ho voluto acquistarlo per poterlo provare, pur sapendo che necessita obbligatoriamente di uno smartphone con Android (non funziona su iOS o Windows Phone).

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La cassa ha un diametro di 4,6cm considerando anche il pulsante laterale, mentre il display è di 4cm con uno schermo IPS da 1,56″ e 320 x 290 pixel. La differenza tra la risoluzione orizzontale e verticale è dovuta al fatto che lo schermo non è perfettamente circolare, perché una piccola mezza luna in basso è occupata dal sensore di luminosità. Questa si nota particolarmente utilizzando quadranti con sfondo chiaro, mentre è quasi invisibile con quelli neri (immagine superiore). La cassa è spessa 1cm, una misura che ho trovato giusta e non molto ingombrante una volta indossato, mentre il peso è di soli 49 grammi.

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Il Moto 360 è certificato IP67, quindi resiste sia all’acqua che alla polvere. Non è indicato per le immersioni, ma sopporta tranquillamente anche copiosi getti d’acqua, per cui è potenzialmente indossabile anche sotto la doccia. Io ho scelto la versione con cassa argento e cinturino in pelle grigio, ma è disponibile anche completamente nero, sia cassa che cinturino.

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Sul retro si trova il sensore per il calcolo della frequenza cardiaca, che funziona piuttosto bene e richiede solo che l’orologio sia ben saldo sul polso e non si muova il braccio. All’interno ha 4GB di memoria utilizzata dal sistema e dalle app, mentre la RAM ammonta a 512MB. Il Bluetooth 4.0 è in versione LE per ridurre i consumi e la batteria da 320mAh dura tranquillamente due giorni. Molto bella la basetta di ricarica, dove basta poggiare lo smartwatch. Durante la fase di ricarica viene mostrata l’ora in orizzontale, circondata da un indicatore circolare che segnala la carica della batteria (nell’immagine successiva è al 100%, quindi il cerchio è chiuso).

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Una volta effettuato l’accoppiamento Bluetooth con lo smartphone, il Moto 360 inizia a mostrare a schermo tutte le notifiche ricevute. Il funzionamento è molto semplice: la notifica appare come una striscia chiara in basso, si solleva per mostrarla completamente e poi si effettua uno swipe a sinistra per vedere le altre schede oppure verso destra per segnalarla come letta (che equivale a cancellarla). Il display normalmente è spento, ma si accende automaticamente se solleviamo il braccio per vedere l’ora, se facciamo un tap sullo schermo o se premiamo il tasto laterale. Con il movimento naturale per vedere l’ora non sempre si attiva, ma abbiamo a disposizione altri due metodi per accenderlo. Con il display attivo si può dire “Ok Google” o fare un doppio tap per avviare il riconoscimento vocale. Gli si possono dire cose semplici come “che tempo fa” e ci verranno mostrate le previsioni del giorno.

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Con uno swipe verso l’alto con il riconoscimento vocale attivo si vedono tutti i comandi vocali che si possono impartire, imparando così ad utilizzarlo. Un aspetto negativo è che bisogna essere molto molto precisi in quello che si dice. Ad esempio “mostrami la frequenza cardiaca” funziona, mentre “mostra la frequenza cardiaca” no. Le parole vengono riconosciute molto bene, ma l’interpretazione è davvero pessima e il grado di flessibilità rasenta lo zero. O si dice esattamente quello che vuole sentire o ci possiamo scordare di comunicare con lui. Inoltre, lo vedrete nel video, alcuni comandi non sono mai riuscito a darli anche dicendo la frase giusta. È il caso dell’invio di un sms, che non funziona anche utilizzando la formulazione corretta. Inoltre richiede che si dica tutto insieme (comando, destinatario e messaggio) mentre sarebbe molto più comodo poter arrivare allo stesso risultato a step, con lo smartphone che ci chiede a chi inviare e poi cosa scrivere. Insomma dal punto di vista del controllo vocale c’è ancora molto lavoro di affinamento da fare e capita persino che si disattivi da solo mentre parliamo o che entri in modalità offline pur avendo lo smartphone collegato con linea disponibile.

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Altri comandi vocali possibili sono la scrittura di una nota o di un promemoria, cose che funzionano abbastanza bene. Da segnalare che la nota la riceviamo nella nostra casella di google come una email in entrata. Possiamo chiedere il numero di passi effettuati e vedremo una schermata che ci mostra quelli del giorno e della settimana, con la possibilità di impostare un goal al raggiungimento di determinati traguardi. Ho notato, ma potrei sbagliare, che girando in macchina certe volte il contatore sale come se stessimo camminando, un aspetto che andrebbe ottimizzato. Ad ogni modo ogni volta che termineremo uno spostamento vedremo una notifica con il numero di passi effettuati.

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Generalmente le notifiche funzionano bene, ad esempio con i messaggi si può tappare per vedere il testo al completo e scorrerlo fino alla fine, mentre alcune app non le inviano correttamente. Ad esempio il mio client twitter preferito su Android, Fenix, raggruppa tutte le menzioni in un’unica scherma e mette i puntini sospensivi al testo, per cui non si possono leggere sullo smartwatch. Questo non è un problema del Moto 360, ma evidentemente non tutte le app sono già predisposte per funzionare bene con Android Wear. Oltre che ricevere notifiche possiamo vedere anche un controller durante la riproduzione di musica o podcast, da cui possiamo mettere in pausa e, scorrendo verso sinistra, accedere alla modifica del volume e il cambio traccia.

Con l’app Android Wear sullo smartphone si modificano alcuni aspetti del funzionamento, mentre con quella specifica di Motorola possiamo vedere l’ultima posizione nota dal GPS e modificare l’aspetto dei quadranti (o watchfaces). Tenendo premuto il pulsante laterale si accede alle impostazioni, tra cui l’impostazione della luminosità che di base è su automatica e si vede abbastanza bene anche alla luce del sole. Prima di passare alle conclusioni passiamo alla video recensione.

Conclusione

Il Moto 360 ha un look gradevole che sembra quasi quello di un orologio analogico. Uno dei suoi punti di forza è la cassa semplice e circolare, con il display che arriva quasi a margine. Questo form-factor lo preferisco esteticamente, ma ha anche alcuni difetti. Intanto non è un cerchio completo per via della zona inferiore con il sensore di luminosità e poi alcune scritte vengono inevitabilmente tagliate (maggiori dettagli nel video). L’autonomia è di due giorni, che non sono moltissimi, ma con la pratica basetta di ricarica forse sarebbe sufficiente anche un giorno perché viene naturale la sera toglierselo e metterlo in ricarica senza il minimo sforzo. Personalmente lo promuovo a pieni voto per l’estetica, consapevole che si tratta di un aspetto soggettivo, e lo trovo anche ben realizzato per le notifiche, mentre si è dimostrato limitato nei comandi vocali. Non c’è la minima flessibilità e pochi comandi disponibili, incorrendo frequentemente anche in errori del software. Come ho già detto le parole vengono riconosciute bene, quindi il problema è nella interpretazione ed elaborazione del testo. Tutto sommato si lascia usare, ma si sente che l’ecosistema intorno ad Android Wear è ancora giovane e immaturo. Il costo di 249€ è adeguato al prodotto, che anche se ben realizzato non supera le 3,5 stelle per via dei numerosi aspetti negativi.

PRO
Design molto riuscito
Bello il display circolare, anche se possiede qualche limite (vedi contro)
Buona visibilità alla luce del sole
Buona interazione con le notifiche
Calcolo della frequenza cardiaca efficiente
Possibilità di personalizzare facilmente i colori dei quadranti
Ottima la basetta di ricarica, semplice e funzionale

CONTRO
Risoluzione dello schermo solo accettabile
Il display non è perfettamente circolare
Alcuni testi ai margini vengono tagliati
Il riconoscimento vocale è troppo rigido e anche le frasi giuste a volte non vengono interpretate
Capita che i passi vengano calcolati anche per gli spostamenti in auto
Complessivamente ci sono poche funzioni su Android Wear

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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