beats

We are seeking an expert Experience Designer to lead design and prototyping of our next generation streaming music platform and ecosystem of products. […] We will move quickly and have an immediate and lasting impact on Bose’s streaming music products.

Con queste parole Bose svela di essere alla ricerca di un nuova figura professionale in grado di progettare un piattaforma di musica in streaming. L’annuncio è stato scovato da HypeBot (via AppleInsider) e sembra preannunciare l’ennesimo scontro con Beats. Le due aziende, impegnate nella produzione di accessori audio, sono più che mai in rotta di collisione in questo ultimo periodo. Tutto è iniziato con l’azione legale di Bose, che in quanto sponsor ufficiale della NFL ha proibito ai giocatori di farsi vedere con prodotti di altri brand. Al giocatore Colin Kaepernick è stata comminata una multa per aver indossato in un dopo partita delle cuffie Beats, marchio di cui è testimonial e che poi lo ha risarcito economicamente. Apple, ormai proprietaria di Beats, non ha reagito bene ed ha deciso di rimuovere tutti i prodotti Bose dai suoi store, salvo poi ripensarci la settimana scorsa. Analizzando l’accaduto si potrebbe dire che Bose ha semplicemente fatto valere i suoi diritti, mentre la casa di Cupertino ha reagito in termini di ripicca. Ora la situazione sembra essere ritornata alla normalità, ma c’è un’altra sfida all’orizzonte tutta basata sui servizi di musica in streaming. Bose vuole entrare in questo mercato, avendo dalla sua un nome importante, eppure considerando gli scarsi risultati di Beats Music non sembra ci possa essere un grande margine di successo. Affinché tali servizi siano profittevoli, infatti, è necessario raggiungere una diffusione capillare, cosa che finora è riuscita solo a Spotify. Tuttavia Beats un obiettivo l’ha conseguito e anche se forse non era quello sperato non c’è dubbio che l’acquisto ad opera di Apple gli abbia consentito di capitalizzare un cospicuo guadagno.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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