I file della OM-D E-M5 II ora si possono sviluppare con Adobe Camera Raw: ecco i risultati

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Oggi Adobe ha rilasciato un aggiornamento di Camera Raw che aggiunge il supporto per i file grezzi di alcune fotocamere recenti, tra cui la Olympus OM-D E-M5 II. Il software in dotazione, Olympus Viewer 3, anche disattivando la riduzione ripulisce comunque il rumore cromatico, ottenendo file insolitamente buoni. Non voglio dire che questo sia un male, anzi, significa che adoperando l’applicazione in bundle con la fotocamera si possono ottenere risultati davvero eccellenti. Tuttavia, al fine di offrire un confronto più omogeneo con tutte le altre macchine fotografiche testate, ho provveduto a sviluppare nuovamente i file con tutte le sensibilità. Di seguito vi propongo il riepilogo del solo test ISO, ma ho anche aggiornato la recensione a questa pagina.

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File / Sviluppo Sensibilità
JPG (on camera) 200 400 800 1600 3200 6400 12800 25600
RAW (Oly Viewer 3) 200 400 800 1600 3200 6400 12800 25600
RAW (Camera Raw) 200 400 800 1600 3200 6400 12800 25600

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Come si può facilmente notare, la differenza tra lo sviluppo di Olympus Viewer 3 e Camera Raw è piuttosto pronunciata, perché il primo ripulisce automaticamente il disturbo cromatico anche disattivando la riduzione del rumore. Come ho già detto prima, non è una cosa negativa, perché usando l’applicazione predefinita si ha la possibilità di portare a casa risultati migliori. Tuttavia Lightroom (e di conseguenza Camera Raw, che sarebbe il suo motore) è il software più utilizzato dai fotografi, per cui è importante sapere come si comporta la E-M5 II anche con questo. I risultati sono comunque molto buoni per una Micro Quattro Terzi e lavorandoci un minimo in post-produzione si riescono ad ottenere immagini più o meno equivalenti a quelle di Olympus Viewer 3. La E-M5 II si conferma una buona scelta per scattare con sensibilità elevate perché anche i file a 3200 ISO sono usabili. A 6400 ISO notiamo una più netta perdita di definizione, per cui per le stampe eviterei di salire fin qui a meno che non siano di piccole dimensioni. I 12800 ISO sono ancora usabili per il web, specie il JPG, mentre i 25600 ISO li sconsiglio perché sono decisamente troppo “impastati”. Complessivamente si conferma un’ottima prova per il sensore e per il Micro Quattro Terzi in generale, che migliora di generazione in generazione. Per chi se la fosse persa consiglio la lettura della recensione della Olympus OM-D E-M5 II.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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