Apple Watch: prime impressioni dopo la prova in negozio

Come ha ricordato Maurizio questa mattina, all’annuncio della commercializzazione di Apple Watch per lo scorso 24 aprile, mi sono organizzato per essere a Monaco di Baviera in quei giorni. Purtroppo, Apple ha discutibilmente scelto – persino secondo gli stessi commessi del negozio – di venderlo solo ed esclusivamente online, rendendo vana ogni mia speranza di ritornare a casa con l’Apple Watch. Nonostante tutto, ho prenotato tramite l’app Apple Store un appuntamento con un Genius per poter provare lo smartwatch di Cupertino. I ragazzi addetti alle prove si sono rivelati più che disponibili, illustrando punto per punto tutte le funzionalità dell’orologio (che, però, mostrava solo un filmato demo) e permettendomi di fare qualche foto per il blog, nonostante le direttive ricevute in merito fossero abbastanza restrittive.

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Il primo modello che ho indossato è stato un Apple Watch con il cinturino in maglia milanese, il mio preferito tra i vari loop prodotti: l’effetto è davvero “old-fashioned”, ma ho notato che il particolare sistema di ancoraggio del cinturino alla cassa non permette di farlo aderire bene alla parte alta del polso, creando un fastidioso effetto visivo di sollevamento da esso. Sia chiaro: l’orologio rimane stabile, ma quella piccola distanza non mi è particolarmente piaciuta. Il cinturino in pelle, come quello in fluoelastomero, invece, aderisce perfettamente alla forma del polso. Inoltre, la cassa è spessa, benché nei rendering sul sito Apple possa risultare a colpo d’occhio ancora più grossa, ma, per stessa ammissione del Genius, sarebbe stato preferibile realizzarne una versione più sottile. Il modello provato era da 42mm che, sul mio polso (abbastanza grande) non risultava particolarmente ingombrante.

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Il peso dell’orologio non mi è sembrato per niente eccessivo e, anzi, non ho apprezzato particolari differenze con il modello Sport in alluminio grigio siderale provato successivamente: entrambi i dispostivi sono leggeri e confortevoli da indossare. Non ho potuto provare l’app di rilevamento del battito cardiaco poiché i modelli di prova non permettono di uscire dalla modalità demo. La Corona Digitale, invece, è un sistema di controllo particolarmente efficace: gira all’infinito, è leggerissima e precisa da usare e il meccanismo interno sembra quasi inesistente, come se la corona girasse nel vuoto.

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Per provare le app, sono stato invitato dal commesso a recarmi presso gli orologi in esposizione, ben saldati ad un bancone: i programmi si sono rivelati abbastanza reattivi anche nel caricamento dei dati demo (ovviamente, poiché questi non devono essere recuperati dall’iPhone). Infatti, fino a che Apple non implementerà in WatchKit la possibilità per le app di scaricare in autonomia i dati da internet, la visualizzazione dei contenuti sarà soggetta a qualche lag che, ovviamente, tenderà a ridursi per le app utilizzate con maggior frequenza. Il Force Touch, invece, di è dimostrata una piccola e comoda rivoluzione, visto che permette di accedere alle impostazioni delle varie app semplicemente con una maggior pressione sul display.

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V’è comunque da considerare che Apple Watch introduce un modo nuovo e originale per interagire con le applicazioni, atteso che queste possono essere controllate con la combinazione di tocchi, tocchi profondi e Corona digitale: sulle prime, il sistema di controllo potrebbe causare un senso di spaesamento molto forte, ma già dopo i primi due o tre minuti si inizia a comprendere come utilizzare il proprio smartwatch. Certo, la curva di apprendimento sarà leggermente meno ripida per chi, fra noi, è più avvezzo alla tecnologia, ma anche chi è più restio nell’imparare a utilizzare un nuovo sistema con una nuova UI potrà ambientarsi facilmente. L’unico mio rammarico è quello di non poter rispondere alla domanda ricorrente che spesso ci si pone su un dispositivo del genere: “può essermi utile?”. Di primo acchito, sembrerebbe di sì se lo si vuole utilizzare per le notifiche, per la consultazione delle email (che vengono mostrate per esteso), per cercare velocemente informazioni tramite Siri o per effettuare chiamate rapide. Cercheremo di fornirvi risposte più strutturate non appena avremo l’Apple Watch in redazione e potremo testarlo più approfonditamente.

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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