Cose che non usiamo più “per colpa” dell’iPhone

Negli ultimi 10 anni gli smartphone sono passati da fenomeno di nicchia a prodotto di massa, arrivando a diffondersi largamente anche in quelli che vengono definiti paesi emergenti. Parte del merito di questi risultati va attribuito ad Android e Windows Phone, il primo perché è il sistema operativo mobile più diffuso al mondo, il secondo perché offre smartphone economici di buona qualità. Se dovessimo, però, identificare il punto di svolta da cui tutto è cambiato, sicuramente dovremmo risalire alla presentazione del primo iPhone nel 2007. Da lì in poi gli smartphone hanno cambiato aspetto, metodo di interazione e fruizione dei contenuti, trasformandosi da feticcio per geek a strumento utile per tutti. C’è un’app per ogni cosa, diceva più o meno lo slogan di Apple, ed è principalmente a questo che si deve il successo planetario degli smartphone.

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Non ci facciamo più molta attenzione, ma ci sono una serie di accessori e strumenti “analogici” che sono stati quasi completamente soppiantati dall’iPhone. In ordine sparso, mi vengono in mente l’orologio, l’agenda, la calcolatrice, la console portatile, la cartina, la sveglia, l’enciclopedia, il walkman, la macchina fotografica, il quotidiano, il timer, la torcia, ecc..

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Hannes Jentsch e Martin Jordan hanno pubblicato una serie di bellissime foto che descrivono perfettamente il passaggio dal mondo analogico a quello digitale, unendo nella stessa immagine il prodotto fisico e l’app per iPhone che lo ha sostituito. Ce ne sono tantissime nel loro Tumblr (via Bicycle Mind) e sono tutte belle da vedere, oltre che un promemoria di quanto le cose siano cambiate con la diffusione degli smartphone. E c’è anche un assaggio di quanto ancora cambieranno, visto che in una foto si vede il pagamento con l’iPhone, ancora relativamente poco diffuso.

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Vi consiglio di dedicare qualche secondo a sfogliare tutte le foto su questa pagina.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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