LG presenta G4: design curvo e fotocamera con scatto RAW manuale

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Si è concluso da qualche minuto l’evento di New York in cui LG ha svelato al mondo il suo nuovo top di gamma: LG G4. In realtà il mondo lo conosceva già, perché sono stati numerosi i leak di foto ed informazioni nelle scorse settimane, ma in quest’occasione il team dell’azienda ha avuto modo di parlare più nel dettaglio degli aspetti che rendono unico questo prodotto. Ha iniziato Juno Cho, CEO e Presidente di LG, il quale ha posto l’accento su un fatto innegabile: ormai tutti gli smartphone si assomigliano. Nel progettare il G4 ci si è concentrati su tre aspetti principali, così definiti:

  • Comfortable Elegance (Design)
  • Great Visual Experience (Camera e Display)
  • Human-centric UX (LG UX 4.0)

Prima di analizzarli nel dettaglio, la parola è passata per qualche istante a Paul E. Jacobs, Executive Chairman di Qualcomm. Egli ha confermato il duro lavoro a stretto contatto con LG per creare un dispositivo che offrisse elevate prestazioni in ogni ambito e che ha portato alla scelta dello Snapdragon 808. Alcuni top di gamma recenti, come HTC One M9, hanno preferito il più performante 810, ma anche con un successivo downclock questo si è dimostrato particolarmente incline al surriscaldamento. Il modello 808 è un esa-core 1,8GHz a 64-bit, realizzato con l’accoppiata di un dual-core Cortex-A57 ed un quad-core Cortex-A53. Esso include il modem X10 LTE (che raggiunge la velocità massima di 450Mbps) e consente di ottenere una precisione di 2 volte maggiore dell’A-GPS.

A spiegare nel dettaglio LG G4 ci ha pensato Frank Lee, Direttore del reparto Mobile Communications di LG USA. Il primo aspetto su cui si è soffermato è stato il design, studiato per raggiungere l’obiettivo definito come “eleganza comoda”. Anche Lee ha sottolineato la somiglianza tra gli smartphone moderni e ha rifilato una frecciatina a Samsung con una slide che metteva a confronto la parte inferiore di iPhone 6 e Galaxy S6: non ci sono i nomi, ma il riferimento è chiaro.

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Il G4 si distingue dagli altri principalmente per tre aspetti che, messi insieme, lo rendono unico. Il primo è la forma leggermente ad arco, progettata per una migliore ergonomia durante l’uso e per una maggiore resistenza. Secondo LG il suo smartphone ha il 20% in più di resistenza ad un urto frontale rispetto alla concorrenza, capacità dovuta proprio alla particolare forma.

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La seconda caratteristica è ormai un tratto distintivo del brand, ovvero i tasti posti sul retro. La terza ed ultima sono le cover intercambiabili con insolite finiture, alcune hanno un texture diamantata, altre sono in vera pelle lavorata a mano. I colori sono: Metallic Skin scura, Metallic Skin chiara, Ceramic White, Pelle Black, Brown e Red.

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Parlando invece di “esperienza visiva” ci si è concentrati su due aspetti: display e fotocamera. Il primo è un’unità da 5,5″ con la medesima risoluzione di G3, ovvero QHD (2560 x 1440) con densità di 534ppi. La tecnologia di base rimane IPS ma il pannello è progettato in modo completamente diverso a partire dai cristalli liquidi. Si chiama Quantum Display ed offre una riproduzione colore migliorata del 20%, luminosità del 25%, contrasto del 50% e consumi del 7%. Stando ai test di LG questa tecnologia lo rende superiore sia allo schermo IPS Retina di iPhone 6 che al Super AMOLED di Galaxy S6. Per muoverlo è stata impiegata la CPU Adreno 418 a cui è stata associata una Graphic RAM che consente di mettere in memoria le schermate statiche riducendo il consumo energetico.

Ricca di innovazioni anche la fotocamera, che promette di essere uno degli aspetti più interessanti del G4. Ha un sensore da 1/2,6″ con 16MP (video in 4K), obiettivo grandangolare con apertura f/1,8, nuovo stabilizzazione OIS 2.0 su tre assi, messa a fuoco laser, Flash LED RGB (guidato da un sensore che cattura lo spettro colore), scatto completamente manuale (compreso il tempo di esposizione) e possibilità di memorizzare i RAW. Sentendo Lee snocciolare queste caratteristiche ho pensato ad una sola cosa: devo provare il G4! Non meno interessante la fotocamera frontale, che ha ben 8MP ed un’apertura di f/2.0. Tra le novità software la possibilità di scattare una foto anche con l’app fotocamera spenta con un doppio clic sul pulsante del volume e l’autoscatto sequenziale programmabile chiudendo la mano (più cenni = più scatti).

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Prima di parlare dell’ultimo aspetto, ovvero l’interfaccia, preciso alcuni altri dettagli tecnici in ordine sparso: la RAM è di 3GB, la memoria interna di 32GB (espandibili con microSD), la SIM è in formato Nano, il vetro frontale è Gorilla Glass 4, ci sono Wi-Fi 802.11ac con NFC, Bluetooth 4.0, A-GPS + GLONASS, Infrarossi e i vari sensori come bussola, giroscopio, prossimità, accelerometro, luminosità. Nella lista manca quello di impronte digitali, che purtroppo non è presente nel G4. Tanta attenzione sulla batteria, sottolineando che LG ha voluto ascoltare i clienti che preferiscono uno smartphone leggermente meno sottile ma con più autonomia. Si è così mantenuta la capacità di 3000mAh con la promessa di avere una durata superiore al giorno (in tutti i casi la back cover è apribile e la batteria sostituibile). Da notare che lo spessore non è poi troppo pronunciato, perché nella parte più sottile è 6,3mm anche se complessivamente arriva a 9,8 per via della forma ad arco. Frontalmente è 148,9 x 76,1 mm, mentre il peso è di 155 grammi.

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L’interfaccia utente è la nuova LG UX 4.0, mentre il sistema operativo Android 5.1 Lollipop. Rimane tutto coerente con il passato ma ci sono innovazioni in ogni ambito, fin dal widget Smart Notice ora più intelligente rispetto al G3. È completamente nuova la galleria, migliorato il calendario e ci sono una serie di novità un po’ in tutto il sistema al fine di renderlo più snello e veloce. Infine è stato introdotto MirrorLink che permetterà ai proprietari di auto Volkswagen di visualizzare una versione “car friendly” dell’interfaccia di G4 direttamente sul cruscotto dell’auto.

La distribuzione del nuovo top di gamma di LG inizierà in Corea il prossimo 29 aprile, mentre in Italia arriverà a giugno con un prezzo di listino di 699€.

(Alcune immagini sono state tratte dal live dell’evento di CNET)

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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