Adblock Plus lancia Adblock Browser su Android

Abdlock Plus (via Neowin) ha da poco lanciato un browser per Android, attualmente disponibile in beta. Proprio come l’omonima estensione, questo blocca le fastidiose pubblicità e gli annunci che troviamo all’interno dei vari siti e che disturbano la nostra navigazione. Secondo uno studio condotto lo scorso anno da PageFair e Adobe, circa 144 milioni di persone utilizzano software per il blocco delle pubblicità e il filtraggio dei contenuti ed è per questo che Eyeo, la società che sta dietro Adblock Plus, avrebbe scelto di portare questa funzionalità sui dispositivi mobili.

Adblock browser

Il browser in pratica non è altro che una versione ripulita e alleggerita di Firefox 37, con le funzioni anti-ads incorporate. L’esperienza d’uso è quindi analoga al browser di Mozilla, ma non vengono supportate le estensioni o funzionalità quali Firefox Sync. In questo modo, spiega Adblock, gli utenti potranno godere di maggiore autonomia, minor consumo di dati e protezione dai malware. Di default il nuovo browser bloccherà solo le pubblicità che violano i criteri della società per gli “annunci accettabili”, ovvero tutti quelli che interrompono o rendono difficile la lettura di una pagina web, quelli che lampeggiano e i pop up. Chi volesse può bloccare anche tutto il resto dalle impostazioni.

Per scaricare Adblock Browser ci si deve prima iscrivere all’apposita community di Google+ e poi accettare di diventare tester. Con il suo arrivo e la sua diffusione tornerà a farsi più acceso il dibattito sulla pubblicità online e sui modi più o meno giusti di bloccarla. Recentemente, infatti, qui su SaggiaMente abbiamo parlato di come gli operatori europei volessero bloccare gli annunci pubblicitari presenti sui siti internet, ma l’arrivo di questo browser potrebbe far scoppiare un vero e proprio pandemonio visto che, come spiegato da Elio nel suo ultimo articolo, “molti siti internet si mantengono grazie agli introiti pubblicitari generati da servizi come AdSense ed una loro sospensione potrebbe generare non pochi problemi di natura economica”.

Giovanni Scionti

Junior Editor

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