Apple solitamente è molto attenta ai dettagli, specie quando si parla di design, tuttavia qualche sbavatura può capitare. Alcune settimane fa l’amico Andrea Cau, designer di interfacce, ha scritto una riflessione evidenziando come gli screenshot su App Store riguardanti Apple Watch risultassero sgraziati e poco attinenti alla realtà. In pratica Apple mostrava solo la grafica a schermo, esattamente come avverrebbe facendo uno screenshot, ma questa non tiene conto del bordo nero a cornice del display. La differenza può sembrare marginale, ma le interfacce hanno pochi pixel a disposizione e sfruttano anche quelli adiacenti ai lati considerando che poi c’è il bordo esterno. Senza di questo, dunque, vediamo alcuni elementi grafici senza i corretti margini (vedete i pulsanti Timeline e Top Trends di Twitter ad esempio).
Il suo suggerimento per risolvere il difetto di visualizzazione è stato quello di usare gli screenshot del modello da 38mm (che sono più piccoli) e di aggiungere una cornice grande quanto quella reale dello smartwatch, ottenendo un effetto ottico praticamente identico a quello reale.
Che l’aspetto di quegli screenshot non fosse molto riuscito era evidente, ma quando mi segnalò il suo articolo il 30 aprile chiedendomi un’opinione non mi sono saputo esprimere. Non avevo ancora l’Apple Watch tra le mani e non avevo potuto apprezzare quanto la visualizzazione cambiasse dal vivo rispetto gli screenshot. Non so se quelli di Cupertino hanno letto l’articolo di Andrea, fatto sta che hanno cambiato il layout nell’App Store per iOS delle interfacce per lo smartwatch. Non hanno seguito esattamente la soluzione proposta dal nostro amico, ma hanno comunque aggiunto un piccolo frame a cornice con angoli arrotondati, il quale simula, con buona approssimazione, l’effetto finale sull’Apple Watch. Non si vede ancora dovunque, ad esempio nell’App Store online c’è ancora la vecchia visualizzazione, ma il tutto verrà aggiornato nelle prossime ore. La notizia non è particolarmente rilevante in sé, ma ci tenevo a segnalare l’articolo di Andrea Cau, che probabilmente è stato uno dei primissimi ad accorgersi di questo difetto di visualizzazione.