Apple Music: la rivoluzione musicale in sei punti

Apple ha appena rilasciato iOS 8.4 dando il via all’era del suo nuovo servizio di streaming musicale Apple Music che si propone di controbattere all’offerta concorrente di Spotify, Rdio e servizi similari per la scelta umana delle connessioni fra le canzoni. Vediamo, punto per punto, perché conviene provare Apple Music e valutare la sottoscrizione di un abbonamento.

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Integrazione perfetta in iOS e iTunes

Apple Music è disponibile su iOS in maniera nativa, senza dover scaricare una nuova app: la nuova icona bianca con la nota iridata salta subito all’occhio e suggerisce una ventata di novità. Avviandola, infatti, oltre ad apprezzare un player musicale ridisegnato, sarà possibile ascoltare in streaming le canzoni disponibili sul catalogo di iTunes, come se fossero già state acquistate. Inoltre, l’ultima versione di iTunes si occuperà di portare Apple Music sui nostri Mac e pc Windows, caricando sui server di Apple la nostra libreria musicale e, qualora i brani presenti non siano disponibili su iTunes, verranno caricati su iCloud per essere sempre a nostra disposizione. Attualmente, iTunes può archiviare sino a 25 mila brani nel cloud, ma col lancio di iOS 9 il limite verrà esteso a 100 mila. Inoltre, dal prossimo autunno sarà possibile ascoltare i nostri brani anche da Android grazie ad una app dedicata.

Accesso illimitato a più di 30 milioni di canzoni del catalogo di iTunes

Apple, a differenza dei servizi concorrenti, ha la possibilità di offrire un’ampia e varia offerta di canzoni e generi musicali, oltre ad alcune esclusive, come l’ultimo album di Taylor Swift (per chi ne apprezza il genere) e la discografia completa degli AC/DC (che, però, presto arriverò anche sulle altre piattaforme). C’è chi obietta che anche Spotify abbia 30 milioni di canzoni in catalogo: è vero, ma molte di esse sono cover di canzoni famose realizzate da artisti indipendenti, a volte con risultati disastrosi, che non sono presenti nel catalogo di iTunes. I brani oltre che ascoltati in streaming possono essere salvati per la fruizione offline.

Alla scoperta del lato umano delle connessioni fra canzoni

Tutti i servizi della concorrenza utilizzano informazioni quali il genere, l’artista, i battiti per minuto e la lunghezza delle canzoni per i propri servizi di creazione di playlist automatiche o di stazioni radio personalizzate. Apple Music, invece, mette l’uomo al centro della scelta: le connessioni fra brani sono predeterminate da pool di dj e produttori musicali, in modo da offrire all’utente sempre canzoni di proprio gradimento, con un piccolo margine di errore, ovviamente. Proprio su questo principio si basano le Apple Radio, le radio tematiche personalizzabili in base ai gusti musicali.

Beats 1: One Station, One World

Apple Music fornisce anche Beats 1, una vera e propria radio diretta da Zane Lowe di BBC1. Beats 1 offre, come una vera e propria radio tradizionale, una nutrita schiera di programmi, condotti da star del calibro di Elton John, Pharell Williams, Jaden Smith e tanti altri. Gli show saranno trasmessi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 in tutto il mondo. Beats 1 sarà ascoltabile anche senza sottoscrivere un abbonamento.

Connect

Apple Music integrerà anche una sezione social: Connect. Questa permetterà di tenere in collegamento artisti e fan. I cantanti potranno condividere contenuti come foto, video, note vocali, anteprime dei propri brani ecc.. I fan, oltre che seguire i propri preferiti, potranno salvare, commentare, mettere “Mi Piace” e condividere. Sicuramente una funzione non offerta dalla concorrenza ma nulla di diverso da quanto è possibile fare già con altri social network.

Convenienza

Terminato il periodo di prova gratuito di tre mesi, sarà possibile abbonarsi ad Apple Music per € 9,99 al mese per un singolo individuo o € 14,99 per un’intera famiglia con massimo 6 persone (€ 2,50 a testa): basterà, infatti, associare gli Apple ID in un gruppo familiare con Condivisione in famiglia per sfruttare assieme lo stesso abbonamento. Inoltre, Apple Music di fatto assorbe iTunes Match, che, tuttavia, Apple definisce complementare: infatti, se avremo attiva la sottoscrizione di iTunes Match a € 24,99 annui, i brani caricati su iTunes nella nuvola rimarranno disponibili anche qualora dovessimo interrompere l’abbonamento ad Apple Music.

 

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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