La supposta asta che si stava scatenando su Here, il servizio cartografico di Nokia, sembra essersi placata ancor prima di entrare nel vivo. L’azienda finlandese non sembra avere alcuna fretta di vendere e nonostante alcune voci che vedevano Apple favorita tra quelle che apparivano con maggiori chance vi era Uber, il famoso servizio di trasporto privato fonte di controversie in molte parti del mondo, Italia inclusa. Anche loro però sembrano aver scelto un’altra via, e curiosamente passa per un’altra società in precedenza accostata a Here: Microsoft. Come riporta TechCrunch, le due parti hanno raggiunto un accordo per il trasferimento di alcuni asset di Bing Maps.
La portata finanziaria dell’operazione non è nota, ma si tratta più di un conferimento tecnologico. La porzione acquisita da Uber è l’unità dedicata alla “image collection”, ovvero coloro che gestiscono visuali come quella 3D e la Street View. Circa 100 persone cambieranno datore di lavoro nelle prossime settimane, con Microsoft che passerà a un ruolo più passivo di licenziataria, come già fa per le mappe vere e proprie con Nokia Here. Per gli utenti di Bing Maps cambierà poco, al di là delle note sulle proprietà intellettuali. Una strategia differente da quella di Google ed Apple, con quest’ultima in particolare modo che sta lavorando all’indipendenza da ogni servizio terzo per la sua app Mappe. Che come effetto collaterale della transazione odierna possano riaprirsi i giochi sulla tratta Espoo-Cupertino? Difficile, anche se vige il solito mai dire mai.