Quanto sei “figo” con l’Apple Watch?

Per niente. Questa è la risposta breve. Ormai sono settimane che ho l’Apple Watch al polso, prima il modello Sport, ora quello standard in acciaio, ed ho potuto valutare sia la mia risposta emotiva che quella delle persone che lo notano (e sono poche). La recensione l’ho già fatta e onestamente lo uso con piacere, anche se non nego che debba maturare, ma quello di cui vi vorrei parlare non è palpabile, si tratta delle sensazioni che un prodotto Apple solitamente dà. Noi siamo tutti un po’ geek, nerd o come la moda del momento vuole appellarci, per cui apprezziamo il gadget per quello che è e la novità ci fa sempre gola, ma ho notato delle grandi differenze tra Apple Watch e gli altri prodotti come iPhone, iPad e Mac. Sto parlando di frivolezze, sia ben chiaro, tant’è che ho anche temuto che il titolo e la risposta breve potessero indispettire qualcuno. Però vi prego di andare oltre la barbara sentenza e di prendere questa riflessione per quello che è, una semplice constatazione di chi ha avuto a che fare con lo smartwatch di Apple ormai da qualche tempo.

Apple-Watch

La prima cosa che vi dico è che mi piace, è costruito in modo eccellente, ma non mi trasmette niente. Ancora oggi guardo il mio iPhone 6 (senza custodia) e provo piacere a maneggiarlo, con tutto che è quasi una saponetta. Oppure accendo il MacBook Pro e mi sento accolto in ambiente di qualità dal tatto alla vista, stessa sensazione che avverto con il Mac Pro. Poi guardo l’Apple Watch, magari perché ho ricevuto una notifica, e mi sforzo di vederlo con gli stessi occhi pieni di ammirazione, ma purtroppo non succede. Non che gli altri smartwatch siano meglio, però, non so, ho come l’impressione che manchi di magia. E non è certo per la cassa, che alla fine assomiglia molto all’iPhone 6, o per l’interfaccia, che ho imparato ad apprezzare, e neanche per l’usabilità, che è la migliore mai provata in un prodotto del genere. È tutto l’insieme che, lo guardi, ti piace, ma non va oltre quello.

Avete mai provato ad avere un iPhone prima che sia disponibile nel nostro paese? Appena lo tirate fuori dalla tasca notate delle occhiate curiose un po’ dappertutto e gli amici fanno a gomitate per poterlo vedere da vicino, usarlo, anche solo toccarlo per qualche istante. Manco fosse il Santo Graal. Inutile che fate i moralisti, a noi geek piace avere gli aggeggi hitech prima degli altri e siamo contenti quando la gente se ne accorge. E no, non ci cambia la vita, non sono queste le soddisfazioni che andiamo cercando, è il senso di comunità che ci piace, quello che si crea immediatamente quando tutti siamo interessati ad una novità tecnologica e possiamo provarla, meglio ancora se in anteprima. Ebbene con l’Apple Watch se non l’avessi fatto notare di proposito a quei pochi amici che so essere interessati a queste cose, non se lo sarebbe filato nessuno. Non uno sguardo curioso, non un amico a chiedere informazioni di sua iniziativa, ho fatto perfino una telefonata davanti un conoscente in stile Ispettore Gadget e mi ha semplicemente ignorato. Per qualche ragione questo prodotto non è atteso e bramato se non da una ristretta cerchia di appassionati. Ma forse è meglio così, godiamoci l’esclusività finché non diventerà un fenomeno di massa e lo vedremo indossare anche a chi l’ha comprato solo perché ce l’hanno tutti.

Non va neanche tanto bene se lo consideriamo come semplice orologio, in quanto da quel punto di vista è decisamente poco interessante. Probabilmente alcuni modelli con cinturini in acciaio risultano più accattivanti, ma sono quelli che costano oltre 1000€ e che acquisteranno in pochi. In tutti i casi la cassa di per sé non ha nulla a che vedere con quella di un bell’orologio tradizionale, che ha tutto un altro fascino. E questo vale sia per gli orologi classici che per quelli sportivi a mio modo di vedere. Sotto questo aspetto l’Apple Watch non è né carne né pesce. È uno smartwatch, e come tale i canoni stilistici tradizionali non sono adatti a valutarlo. Per quanto Apple si possa sforzare di farlo diventare un oggetto alla moda, rimane un gadget tecnologico a cui manca il fascino che hanno iPhone e Mac.

Questo mi sembra l’Apple Watch, queste sono le sensazioni al di là del prodotto in sé e ad al suo funzionamento. Oppure a parlare è solo la peperonata che non ho ancora digerito. Non mangiate peperoni di sera, questa è la morale. Scherzi a parte, forse l’Apple Watch è solo un prodotto troppo nuovo e, come il primo iPhone, dobbiamo imparare ad amarlo. Magari tra un paio d’anni sarà sulla bocca di tutti e ripenseremo tutti soddisfatti a quando eravamo tra i primi a poterlo indossare.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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