L’arrivo di un nuovo prodotto Apple, che sia diverso dagli altri già in vendita o “semplice” aggiornamento di uno esistente, porta con sé curiosità e prove in abbondanza, a partire ovviamente dalla stampa specializzata per arrivare ai comuni utenti. E mentre si preparano le varie review sull’iPod touch di sesta generazione arriva il consueto teardown organizzato da iFixit, che ci permette di dare uno sguardo alle aree di norma inaccessibili del dispositivo.

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Le differenze a livello di aspetto rispetto al predecessore sono molto ridotte, come già visto dall’annuncio ufficiale, limitando il maggiore intervento estetico alla rimozione dell’attacco per il laccetto loop. Internamente quasi tutto cambia, a partire dal SoC A8 e dal GB di memoria RAM incluso in linea con l’iPhone 6. Il sensore fotografico (a destra nell’immagine sottostante) è un netto passo in avanti rispetto alla quinta generazione, mentre se posto a confronto con quello dell’ultimo Melafonino (a sinistra) mostra alcune differenze, le principali l’apertura f/2.4 contro f/2.2 (che invece è prevista per l’unità frontale), la copertura della lente qui non in vetro zaffiro e l’assenza della stabilizzazione automatica dell’immagine.

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La batteria è dove invece i cambiamenti tornano ad essere pressoché inesistenti dall’iPod touch 5G. Da 1.030 a 1.043 mAh è difficile che fisicamente riesca a garantire migliorie sostanziali, anzi i numeri dichiarati da Apple non variano, garantendo fino a 40 ore di musica e 8 di video. I poco probabili apporti migliorativi a tali dati sono a cura del SoC A8 (peraltro con frequenza leggermente minore rispetto all’iPhone, 1,1 GHz) e dal sistema operativo, soprattutto iOS 9 quando sarà disponibile in versione definitiva a inizio autunno.

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Visti i punti salienti di questo nuovo intervento chirurgico targato iFixit, la domanda conclusiva è la solita del caso: si può riparare? Non è impossibile ma nemmeno alla portata di tutti, con soli 4 punti su 10 e numerosi componenti saldati o incollati. A prescindere da chi effettuerà l’intervento, la speranza è che comunque questa eventualità rimanga molto a lungo tale per ogni acquirente del rinato, definiamolo così, iPod touch.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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