La concorrenza tra Apple e Google è fatta tanto di grandi ambiti quanto di piccoli. Nella seconda categoria rientra certamente la novità annunciata oggi dall’azienda di Mountain View, Nearby, che va a rispondere all’analoga tecnologia iBeacon di Cupertino. Si tratta di software in grado di migliorare l’interazione tra dispositivi collocati all’interno di un’area delimitata, aprendo a numerose possibilità senza il bisogno di cambiare nella maggioranza dei casi la componentistica già esistente.
Alla base di Nearby vi sono protocolli tradizionali come Bluetooth Low Energy, Wi-Fi uniti agli ultrasuoni; tutto l’insieme è stato definito da Google “Eddystone”. Le frequenze emesse dall’altoparlante dello smartphone o tablet potranno essere rilevate dai microfoni di altri prodotti nelle vicinanze. A sfruttare particolarmente la funzionalità saranno le app grazie ad apposite API: alcune l’hanno già implementata, come Edjing che consente ai DJ di condividere col pubblico le loro classifiche e permettere di votare i brani e Trulia che rende note le case in vendita nell’area. La strada rimane però aperta anche per luoghi fisici come gli esercizi commerciali, in grado tramite i ripetitori-beacon di notificare l’utenza nelle vicinanze di promozioni in corso, similmente a quanto sta accadendo negli USA con iBeacon. Il debutto pubblico è in corso su Android con la versione 7.8 di Google Play Services, ma anche iOS sarà in grado di beneficiare di Nearby, dandole così un vantaggio multipiattaforma non presente nella controparte targata Apple.