Guerra dei numeri tra gli analisti su Apple Watch: chi la spunterà?

Piaccia o meno, è difficile trovare nella grande rassegna stampa del Web giornate totalmente prive di riferimenti all’Apple Watch. Un oggetto che divide anche all’interno dell’utenza Apple: chi lo trova molto utile e superiore alle altre soluzioni in commercio, chi apprezza l’idea ma ritiene notevoli i margini di miglioramento e preferisce saltare la prima generazione, e infine chi proprio non vuole saperne parlare perché lo trova un orpello o preferisce la concorrenza. Similmente i dati di vendita stimati sono autentiche montagne russe, tra chi predice il successo e chi sta già vedendo il flop imminente. Sapremo solo nel lungo termine chi avrà ragione, ma nel breve intanto c’è attesa per i primi numeri ufficiali. In questo senso su Fortune hanno raccolto le stime di svariati analisti, componendo così una bizzarra battaglia di cifre.

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L’analisi delle analisi, se possiamo definirla con un gioco di parole, redatta da Philip Elmer-DeWitt comprende i dati provenienti da ben 27 fonti, divise tra professionisti legati a grosse firme del settore e indipendenti. Il risultato è davvero vario, con predizioni che potremmo definire largamente da “tori” ed altre in proporzione più da “orsi”, prendendo in prestito termini finanziari (il toro è considerato un buon segno, di un mercato o un’area che mostra prospettive positive, mentre al contrario l’orso simboleggia un importante periodo recessivo):

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All’apice troviamo Sundeep Bajikar di Jefferies, tra i primi cronologicamente a finire sotto la lente di Fortune, che nell’ultimo trimestre stima ben 5,7 milioni di unità vendute; dall’altro lato c’è l’indipendente Turley Muller che ne quantifica appena 2,85, poco sotto i 3 milioni previsti dal più noto (soprattutto per indicare periodicamente, senza successo, un televisore firmato Apple) Gene Munster di Piper Jaffray. In mezzo una pletora di dati, tra cui mancano i 3,9 milioni calcolati dal celebre Ming-Chi Kuo di KGI. La media ricavata dalla testata appartenente al gruppo Time si attesta sui 4,07 milioni di dispositivi, che scendono leggermente 4,06 considerando noi pure Kuo.

Chi si sarà avvicinato di più? Non essendo un analista e privo degli svariati dati su cui tale categoria fa affidamento per creare le proprie proiezioni, tendenzialmente propendo per un valore vicino alla media o poco sotto, comunque attorno ai 4 milioni. In ogni caso non dovremo attendere molto per saperlo, forse. Nella serata italiana usciranno i risultati ufficiali inerenti al terzo trimestre fiscale 2015 (molto spesso gli anni fiscali non coincidono con quelli solari) di Apple conclusosi a giugno. Il “forse” è relativo all’azienda stessa di Cupertino: non essendo obbligata a farlo nel dettaglio, vorrà toccare l’argomento? Oppure preferirà rinviarlo a un momento con vendite più consolidate? Qualsiasi sia la scelta le discussioni non mancheranno.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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