Nella giornata di oggi Samsung ha svolto uno dei suoi periodici eventi Unpacked, stavolta dedicato al gigante della gamma Galaxy, il Note. Dopo ottimi riscontri sia col Galaxy Note 4 che col particolare Note Edge, quello che potremmo definire un po’ il papà di tutti i phablet arriva alla sua quinta generazione, che segna importanti sviluppi tanto estetici quanto commerciali.

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A livello di design si nota una forte influenza del Galaxy S6, specialmente nella ricerca di una maggiore sensazione di prodotto “premium”. Via il retro simil-pelle, largo al metallo lucido e a leggere curvature per migliorarne la presa. Altri cambiamenti in linea con gli ultimi trend Samsung sono la memoria non espandibile e la batteria non rimovibile. Confermati dal predecessore lo schermo da 5,7″ con risoluzione 1440×2560 protetto dal Gorilla Glass 4 di Corning, così come il rilevatore di impronte digitali posto nel pulsante centrale. Torna a rivolgersi invece all’S6 per quel che concerne l’hardware interno, in larga parte il medesimo: al cuore troviamo il System-on-Chip proprietario Exynos 7420 a 64-bit, dotato di un quad-core 1,5 GHz Cortex-A53 e un quad-core 2,1 GHz Cortex-A57; la GPU è invece di diretta derivazione ARM, Mali T760. L’unica differenza è la RAM, che qui tocca quota 4 GB.

Passiamo ora agli aspetti più multimediali. Il comparto fotografico vanta per il sensore posteriore un’unità da 16 Megapixel con flash LED, apertura f/1,9, stabilizzazione ottica, autofocus con rilevamento di fase e HDR automatico. La registrazione video arriva fino ai 4K con framerate di 30 fps; degna di nota è la tecnologia VDIS, acronimo di Video Digital Image Stabilization, una funzionalità software di stabilizzazione che si abbina a quella ottica per ottenere risultati ancor migliori. Attraverso il supporto al Live Broadcast è possibile iniziare ovunque una diretta su YouTube senza la necessità di altri strumenti. La fotocamera anteriore è da 5 Megapixel, a confermare l’attenzione per i selfie dimostrata ormai dalla maggioranza dei produttori di smartphone. Anche l’audio ha beneficiato di miglioramenti, con la possibilità di riprodurre brani campionati a 24-bit/192 kHz.

Copertura completa per la connettività: il supporto LTE raggiunge qui la categoria 9, pari a 450 Mbps teorici. Non manca nemmeno il Wi-Fi 802.11ac con tecnologia MIMO (Multiple Input Multiple Output). Per le comunicazioni a corto raggio troviamo la quasi onnipresente accoppiata NFC e Bluetooth, quest’ultimo nell’inedita versione 4.2, più rapido, sicuro e meno esoso di risorse che in passato. Il set di sensori è come sempre nutrito grazie ad accelerometro, bussola, giroscopio, barometro, spirometria, battiti cardiaci, infrarossi e prossimità; in controtendenza rispetto al Note 4 manca quello per i raggi ultravioletti, evidentemente ritenuto non necessario e/o affidabile. La navigazione satellitare prevede i sistemi A-GPS, GLONASS (russo) e Beidou (cinese). La batteria da 3.000 mAh supporta la modalità software Ultra Power Saving di risparmio energetico e la ricarica rapida anche wireless. Completano la dotazione il pennino S Pen, tradizione dei phablet Samsung, e Android 5.1.1 con le personalizzazioni della casa coreana rivolte soprattutto a sfruttare l’accoppiata schermo grande+pennino.

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Anche il Note Edge ritrova la sua conferma, sebbene in un modo curioso: a livello di denominazione rientra infatti nella gamma S6, col nome completo di S6 Edge+. Ad eccezione del display curvo da entrambi i lati (alla pari dell’S6 Edge “liscio” e migliorando rispetto al Note Edge che prevedeva la curvatura solo a destra) e di accorgimenti software (gli stessi dell’altro Edge, ovvero App Hub e People Hub), le caratteristiche sono le stesse già descritte sopra per il Note 5. L’unica assenza è di fatto la S-Pen, qui curiosamente non prevista.

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Insieme ai due dispositivi Samsung ha presentato dei nuovi accessori dedicati. Il più particolare è visibile nell’immagine soprastante e si tratta di una cover dotata di una piccola tastiera fisica, rendendo il tutto più simile all’esperienza BlackBerry (non a caso si parla infatti di collaborazioni attive tra le due aziende) anche se a scapito di una porzione dello schermo. In merito alla disponibilità di Note 5 e S6 Edge+ ci sono notizie agrodolci per i potenziali acquirenti: solo il secondo sarà infatti disponibile anche qui da settembre nella variante da 32 GB e nei colori Gold Platinuum e Black Sapphire a prezzo ufficiale da comunicare, mentre al primo sarà precluso l’ingresso in Europa fino al 2016. Una scelta strana e in tutta franchezza pure poco comprensibile, almeno all’apparenza; vedremo comunque se questa strategia porterà frutti a Samsung. Similmente per la piattaforma Pay occorrerà attendere un po’, dato che si inizierà da Corea del Sud (21 agosto) e Stati Uniti (28 settembre). L’appuntamento ora si sposta all’IFA 2015, dove si parlerà invece di smartwatch col Gear S2. Ci aspettano design tondo e icone, diciamo, un po’ familiari.

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Image via 9to5Google.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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