Lo smartphone è la fotocamera. Senza di questa anche i social crollerebbero

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Se vi chiedessero qual è il componente hardware più importante in uno smartphone odierno, cosa rispondereste? CPU e GPU sono ormai “sufficienti” anche nei modelli di basso costo, la RAM media è di 2GB con picchi di 3 e 4GB, lo spazio di archiviazione non scende sotto i 16GB e viene coadiuvato dai servizi cloud e dalle espansioni microSD (ove presenti) e i display hanno raggiunto risoluzioni e dimensioni generose già negli entry-level. Probabilmente io ho un punto di vista particolareggiato per il lavoro che svolgo, ma ritengo che la fotocamera sia l’elemento più utilizzato di uno smartphone, quello che può fare veramente la differenza tra due modelli apparentemente simili.

Preferisco avere un processore inferiore e meno RAM, ma poter fare delle fotografie di buona qualità.

Sono il solo? A giudicare da quel che vedo sui social direi di no. Ci sono moltissime persone che nello smartphone hanno la storia della loro vita. Famiglia, amici, figli, eventi, luoghi visitati, anche uno che fa il fotografo di professione finisce per utilizzare più frequentemente lo smartphone. Il motivo è chiaro, la praticità, ma è anche merito della qualità, che ha raggiunto e superato quella delle fotocamere compatte che acquistavamo fino a pochi anni fa (dopotutto il sensore, mediamente, ha la stessa dimensione). KPCB ha stimato che nel 2014 si condividevano sui social network 1,8 miliardi di fotografie su base quotidiana e, considerando la curva di crescita, è facile prevedere che nel 2015 si sia ampiamente superato il tetto di 2 miliardi.

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Oltre 2 miliardi di fotografie ogni singolo giorno della settimana. E sono solo quelle caricate sui social network! Non deve stupire l’attenzione che sia i produttori che i consumatori stanno riservando a questo componente, Apple inclusa. La differenza è che invece di puntare sui numeri per conquistarci, nell’iPhone 6s è salita a “soli” 12MP, introducendo però la nuova tecnologia Deep Trench Isolation che vi abbiamo descritto. I primi recensori confermano le nostre supposizioni circa il notevole incremento di qualità rispetto l’iPhone 6, specie in condizioni di scarsa luminosità. Ma qui siamo un po’ tutti come San Tommaso e aspettiamo di vedere per credere. E giustamente, aggiungerei. Un primo assaggio di scatti fatti con iPhone 6s ce lo ha dato Apple durante il keynote del 9 settembre e sul sito, ma sono quelle classiche foto promozionali fatte da fotografi professionisti, in posti spettacolari e in condizioni di luce ricercate. Noi, invece, vorremo che anche le “fotine” che scattiamo al volo, quando e dove capita, abbiamo un bell’aspetto. D’accordo, per quello ci vorrebbe un miracolo, ma non è difficile notare che uno smartphone con 20MP possa fare foto peggiori di uno da 8. Giusto per fare un esempio, è quello che è venuto fuori confrontando le fotocamere di iPhone 6 e Sony Z3 Compact (che comunque ho apprezzato molto).

Anche nel mondo Android alcuni top di gamma stanno limitando le risoluzioni in range simili a quelli dell’iPhone 6s. È il caso, ad esempio, del nuovo Huawei Mate S, che, come il P8, si ferma 13MP. Ed è indicativo che il top di gamma del brand economico di Huawei, ossia Honor 7, arrivi invece a 20MP ma faccia foto peggiori. Sarà una riflessione ormai banale, ma pochi anni fa usavo la reflex Nikon D3 che aveva 12MP e veniva – e viene tuttora – adoperata dai professionisti dell’immagine. Il fotografo sportivo Brad Mangin ha realizzato alcuni scatti con un iPhone 6s che sembrano confermare gli eccellenti risultati che può offrire.

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Guardate ad esempio questa immagine di Paul Goldschmidt, in forze negli Arizona Diamondbacks, pronto alla battuta. È stata evidentemente trattata, presumibilmente con Instagram visto il formato e la cornice, ma sembra davvero eccellente considerando la luce. Oppure quest’altra del commentatore sportivo Jon Miller sviluppata in bianco e nero e in un ambiente dai forti contrasti.

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D’accordo sono “piccole” e non possiamo analizzarle pixel per pixel, ma come si è detto nel precedente articolo, la cosa bella delle foto catturate con un iPhone è che hanno un look molto riuscito. Sicuramente dipende dal sensore e dall’ottica, ma anche tanto dagli algoritmi che si preoccupano di gestire l’esposizione e di leggere, interpretare i dati e sviluppare le foto. Insomma, siamo sempre più convinti che iPhone 6s segnerà un altro step importante nell’evoluzione delle fotocamere per smartphone e non vediamo l’ora di provarlo. Nel frattempo, però, pare che le spedizioni in UK siamo bloccate, come le nostre, e la possibilità di averlo il 25 settembre (come viene indicato nello status degli ordini) iniziano a sfumare. Ho poi ricevuto una soffiata importante circa la vendita in Italia, non tanto per la data di ordine o preordine, quanto per la reale disponibilità nei magazzini della logistica. Pare infatti che nel più importante di questi, gli iPhone 6s siano attesi per la metà di ottobre.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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