Il mio iPhone 6s deve ancora essere consegnato in UK. Lo aspettiamo per oggi e poi dovrà fare un viaggio per l’Italia. Conto di averlo qui il 29, ma intanto un nostro inviato a Berlino ha già comprato il suo 6s Plus. La prima cosa che si nota è la nuova confezione, di cui avevamo già parlato. In luogo della sola forma dello smartphone, ora troviamo una foto che cambia a seconda del colore prescelto. Quella sopra è relativa al grigio siderale.
L’esperienza di “unpacking” è la stessa di sempre, con l’iPhone in bella vista e protetto dalla classica pellicola trasparente. Sul retro abbiamo notato che, come da previsioni, i loghi CE sono presenti, mentre invece nei modelli USA non ci sono quelli FCC. Alla prima accensione abbiamo subito provato il 3D Touch, il quale ha una resa insolita. Siamo abituati a premere con forza su Apple Watch, ma sembra strano farlo su iPhone. Il Taptic Engine risponde con una “scossa” simile ad un tocco quando eseguiamo una pressione profonda ed è una bella sensazione. Non c’è però sulla tastiera, dove il feedback aptico, così si chiama, è presente solo quando si usa il 3D Touch per attivare la modalità pad (ovvero scorrimento nel testo). Tappando con forza (ma non ne serve poi troppa) sull’icona di Mail, possiamo scegliere di andare direttamente alla casella in entrata generale, a quella dei VIP oppure attivare la ricerca o la composizione di un nuovo messaggio. Questa è solo una delle applicazioni del nuovo sistema di touch che potrebbe rivoluzionare l’esperienza di interazione con lo smartphone.
Le differenze dimensionali sono totalmente invisibili ad occhio nudo, mentre il peso (che nel 6s Plus è salito a 192 da 172 grammi) non è avvertibile come pensavamo. È certamente un dispositivo che in mano si sente, ma è una caratteristica che istintivamente associamo alla qualità costruttiva. Il nuovo alluminio 7000 non ha causato modifiche nella colorazione, che sembra praticamente identica, però abbiamo notato che l’inserimento delle custodie rigide di iPhone 6 Plus sul 6s Plus richiede uno sforzo maggiore. È possibile che quelle più strette possano effettivamente non essere adatte per il nuovo modello, per cui è facile che ne vedremo in commercio di nuove specificatamente pensate per i 6s (mentre Apple dichiara che le proprie vanno bene per entrambi i modelli).
Per fare un confronto in pari condizioni, abbiamo eseguito il ripristino dei contenuti da un backup iCloud del precedente iPhone 6 Plus. Successivamente un rapido giro nell’interfaccia ha evidenziato una incredibile differenza di prestazioni. Difficile immaginare che sia possibile vista la reattività dell’iPhone 6, ma il 6s è nettamente più veloce. Quando si lancia un’app, ad esempio, la schermata arriva istantaneamente, senza quel lag a cui siamo abituati sul precedente modello. Parliamo di un secondo, forse mezzo, per cui non cambia assolutamente nulla nell’usabilità, però la differenza è percepibile e questo non ce lo aspettavamo. Il test su Geekbench 3 evidenzia un salto prestazionale dall’A8 all’A9 davvero molto pronunciato. In single-core il 6s raggiunge 2522 invece di 1613 punti, superando anche l’iPad Air 2 che si ferma a 1808. In multi-core l’iPad Air 2 va più in alto perché è un triple-core e non dual-core, ma il miglioramento rispetto il precedente iPhone 6s Plus è del 50%, ovvero 4289 punti contro 2886.
Abbiamo poi messo a confronto le performance della GPU con GFXBench 3.1, ottenendo ulteriori conferme della bontà del nuovo hardware. Su Manhattan i risultati sono quasi doppi, sia in termini di score che di framerate, mentre con T-Rex l’incremento è leggermente meno evidente, ma comunque imponente.
Per parlare di batteria, stabilità ed usabilità generale, abbiamo bisogno di più tempo, ed aspetto di avere il mio iPhone 6s prima di pubblicare una recensione. Per il momento possiamo dire di aver trovato in questi nuovi modelli un miglioramento piuttosto netto nella fluidità, oltre all’importante novità del 3D Touch. Quest’ultima va “digerita” per bene prima di capire quanto possa cambiare l’esperienza d’uso, ma le prime impressioni sono ottime. Pare, però, che il nuovo sistema possa causare qualche problema ad alcune app. Con Telegram, ad esempio, non si riesce a selezionare un messaggio per cancellarlo. L’iPhone 6s non riconosce proprio il touch, anche eseguendo una reinstallazione dell’app (quindi escludiamo che il meccanismo di App Slicing possa essere entrato “in confusione” eseguendo un ripristino). Probabilmente è solo questione di tempo prima che gli sviluppatori si adeguino, ma al momento non abbiamo trovato altre incompatibilità. Rimanete sintonizzati per eventuali altre informazioni ed approfondimenti.