Netflix Italia raggiunge quota 110mila utenti paganti nei suoi primi tre mesi di vita

Leggi questo articolo grazie alle donazioni di Michele Castelli, Simone Salucci.
♥ Partecipa anche tu alle donazioni: sostieni SaggiaMente, sostieni le tue passioni!

Vola il tempo e spesso non ce ne accorgiamo. Sentir parlare di Netflix anche nella sua versione italiana è diventata quasi una consuetudine e si potrebbe dimenticare che è disponibile da appena tre mesi. I suoi effetti sul mercato li ha avuti, magari non dirompenti come in altri paesi – probabilmente a causa di un catalogo inizialmente non ricchissimo – ma sufficienti a garantire al servizio guidato da Reed Hastings 110 mila abbonati, come riportato da Repubblica.

Netflix

Le stime che circolano fra gli addetti ai lavori e diffuse dal quotidiano, non lasciano dubbi: l’Italia non è il Paese dello streaming. Gli spettatori che guardano contenuti a pagamento online fra Sky Online, Infinity di Mediaset e Netflix sarebbero meno di un milione, 700 mila per la precisione. La piattaforma americana, in particolare, ha raggiunto quota 280 mila iscritti, numero più che soddisfacente se consideriamo che il servizio è attivo solo da pochi mesi. Di questi, però, “solo” 110 mila hanno rinnovato il loro abbonamento pagando il piano stabilito, mentre i restanti sarebbero coloro che stanno usufruendo del primo mese di prova gratuito.

Netflix vanta ben 74.8 milioni di abbonati in tutto il mondo, molti dei quali residenti in Nord America, per cui quelli italiani non sono che una piccolissima percentuale. Certo, dopo l’euforia di ottobre e la presentazione in pompa magna a Milano, è lecito che le aspettative fossero più alte, ma bisogna considerare che la creatura di Hastings è ancora troppo giovane e che avrà tanto tempo per migliorare. Al di là di questo, un altro fattore da considerare è quello della connettività. Parafrasando una famosa pubblicità: no internet, no party. Lo streaming in generale, infatti, per funzionare bene ha bisogno di connessioni efficienti, ma sappiamo bene che l’Italia sotto questo aspetto è indietro anni luce, in particolare rispetto il nord Europa. Ad ogni modo, la diffusione dei contenuti on demand nello Stivale ha registrato un’impennata: a settembre del 2015 si contavano circa 200 mila spettatori, mentre a gennaio del 2016 quegli stessi sono più che triplicati, e il dato è ancora in crescita.

In conclusione, possiamo riassumere dicendo che la gioventù del servizio e l’arretratezza dei provider sono i motivi per cui Netflix non è ancora decollato in Italia. Se a questo aggiungiamo anche un catalogo non molto corposo (ma in continua crescita), ecco che il quadro è completo. Netflix, però, ha spaventato i suoi avversasi, i quali si stanno affannando per cercare di contrastarlo, migliorando e promuovendo le loro offerte. Tuttavia, Hastings sembra essere sicuro di sé ed è convinto che nel giro di sette anni riuscirà entrare in un terzo delle case italiane. La strada da fare è certamente lunga e ricca di ostacoli, ma Netflix ha tutti i mezzi per farcela.

Giovanni Scionti

Junior Editor

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.