Recensione: Xiaomi Ants Camera con visione notturna (e configurazione per l’Italia)

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So che ci sono dei veri patiti di video sorveglianza, ma io non sono uno di questi. Non ne ho necessità in termini di controllo o sicurezza, per cui sono sempre stato piuttosto indifferente rispetto tali prodotti. Negli ultimi mesi è cresciuto il mio interesse verso alcuni brand cinesi e Xiaomi è uno di quelli che mi ha dato maggiori soddisfazioni (vedi Mi4c). Siccome producono veramente di tutto ho deciso di dare uno sguardo al loro catalogo alla ricerca di altre chicche e mi ha colpito la Ants Camera, in particolare l’ultima versione con visione notturna (IR). Non essendo un esperto di questo genere di prodotti, ho deciso di provarla a scatola chiusa, invogliato essenzialmente da due cose: prezzo contenuto e design elegante. Non mi sono soffermato moltissimo sulle specifiche tecniche e non ho fatto ricerche online per capirne il funzionamento, ma purtroppo le ho dovute fare quando ho ricevuto il prodotto. Ora vi spiego.

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Il primo impatto è stato molto positivo, perché nella confezione ho trovato la semplicità che volevo. Vi è infatti solo la videocamera, un cavo microUSB/USB ed un alimentatore. Iio l’ho presa da Tinydeal e mi è arrivato anche un piccolo adattatore per la presa italiana (se fosse stato bianco sarebbe stato meglio).

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La videocamera è in realtà solo la parte nera circolare, mentre il resto è un supporto in plastica di colore bianco. Questa consente di inclinare la camera in avanti o indietro coprendo 180°, mentre per la direzione basterà ruotare la base verso dove si desidera. Si può anche inclinare la visuale a piacimento, visto che il modulo camera gira liberamente all’interno dell’alloggiamento (è perfettamente verticale quando il LED sta in basso).

ants-camera-ir-montata

L’altezza complessiva è di circa 11,4 cm, mentre la base circolare ha un diametro di 8 cm. È piuttosto semplice trovarle una collocazione ed ha bisogno solo di essere alimentata via USB. Volendo si può anche adoperare una batteria portatile, ma non ho verificato i consumi e che tipo di autonomia si può raggiungere. In tutti i casi non è un modello destinato all’uso esterno, per cui basterà posizionarla vicino ad una presa di corrente. È anche possibile installarla a parete con un semplice biadesivo, perché risulta essere molto leggera e non si staccherà facilmente. Per fortuna il cavo in dotazione è bello lungo (2 m) per cui si ha un discreto margine di manovra, ma se dovesse essere necessario se ne può comprare uno più lungo, tanto è un semplice microUSB / USB.

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Lateralmente si nota l’ingresso per la microSD, con supporto per memorie fino a 32GB. In basso vi è invece la porta microUSB già citata. Per la connessione si usa il Wi-Fi, che supporta fino all’802.11n (ma non è dual band, quindi solo sui 2,4GHz). I primi problemi sono iniziati all’accensione, quando ho scoperto che parla per comunicarci i vari step di configurazione, ma lo fa in cinese. Ho scaricato l’app YI Home Camera dal Play Store italiano sullo Xiaomi Redmi Note 3 per configurarla, pensando di ottenere il massimo facendola “giocare in casa”. Questa mi ha richiesto un account YI, che è diverso dall’account Mi che possedevo già avendo diversi dispositivi Xiaomi. L’ho creato ed ho provato a configurarla, perché anche se parlava cinese i vari step erano comunque comprensibili per via del LED sul davanti, il cui stato viene ben descritto dall’app:

  • LED giallo fisso: accensione
  • LED giallo lampeggiante: pronta all’abbinamento
  • LED blu lampeggiante: connessione Wi-Fi in corso
  • LED blu fisso: connessione Wi-Fi attiva

Vi risparmio i dettagli (che rivedremo più avanti) per arrivare al succo: inutile tentare l’abbinamento in queste condizioni, perché non andrà in porto per diversi motivi. Io l’ho fatto, sperando in un miracolo, ma ormai ho capito che “Xiaomi” vuol dire: alta qualità, basso prezzo, tanto sbattimento. Per essere del tutto sinceri la colpa non è neanche di Xiaomi, in quanto lei vende solo in alcuni mercati e lì le cose funzionano più o meno bene (sul software qualche bug c’è comunque). La colpa, se proprio vogliamo trovarne una, è di chi come me si ostina a voler usare i loro prodotti altrove. Dopo aver scartabellato un po’ di articoli sui forum MIUI e Xioami, ho avuto un quadro più chiaro della situazione, che non è semplice, ma cercherò di rendervela tale. Tuttavia non potrò essere breve, perché alcuni passaggi è importante che siano compresi e non solo eseguiti.

Aggiornamento firmware

La prima cosa da fare è quella di aggiornare il firmware della Ants Camera con uno recente e “modificato”. La modifica serve per diversi motivi che vi descriverò a breve, ma il primo è quello di avere i messaggi vocali (quasi tutti almeno) in lingua inglese. In teoria c’è anche il firmware internazionale installabile (nel senso che non genera errori), ma poi non funziona se la camera è cinese (e lo sono più o meno tutte quelle che arrivano da noi). Per esserne sicuri guardate il seriale sul retro, se il terzo ed il quarto carattere sono CN è sicuramente per il mercato cinese.

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Le altre modifiche che si andranno ad apportare sono essenzialmente configurazioni, non veri e propri hack. Si tratta ad esempio di impostare il fuso orario corretto, abilitare lo streaming RSTP e l’accesso FTP. Il primo serve per poter vedere il flusso audio/video con qualsiasi software compatibile, il secondo per avere accesso alla microSD ed al suo contenuto tramite computer con un client FTP. Queste due funzioni sono previste nativamente, ma per qualche ragione Xiaomi ha deciso di disabilitarle come condizione predefinita (almeno nei recenti firmware). L’utente 3webit sul forum di MIUI.it ha fatto tutto il lavoro per noi, per cui è sufficiente scaricare questo file, decomprimerlo e copiarlo in una microSD formattata in FAT32.

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Il risultato deve essere come mostrato nella figura superiore, con il file home sulla root (contiene il firmware in versione 1.8.5.1M) e la cartella test. All’interno vi è lo script equip_test.sh che contiene tutti i comandi necessari ad eseguire le configurazioni/modifiche succitate, con una sotto cartella update/home in cui si trovano i file vocali in inglese. Eseguire l’aggiornamento è semplicissimo:

  • accendere la Ants Camera e resettarla (bisogna tenere premuto per qualche secondo il pulsantino di reset nel foro sul retro ed aspettare finché il LED giallo non arrivi a lampeggiare)
  • spegnere la Ants Camera togliendo l’alimentazione
  • inserite la microSD contenente l’aggiornamento nella Ants Camera spenta
  • collegare l’alimentazione ed attendere il messaggio vocale di abbinamento (che segue quello di avvio)

Terminata la procedura di abbinamento (come descritto in seguito) o prima di eventuali riavvii/reset, ricordatevi di cancellate quei file dalla microSD, altrimenti eseguirà ogni volta l’installazione del firmware

Scaricare l’app sul telefono

Alla fine dei conti, sapendo già cosa si deve fare e seguendo i passaggi appena indicati fin da principio, la Ants Camera sarà pronta per essere usata e già in lingua inglese in meno di 5 min. Purtroppo, però, anche con le app (perché sono due) si presenta qualche problema. Secondo me è preferibile l’app Mi Smart Home invece di YI Home Camera, perché con questa è possibile collegare sia la videocamera che gli altri prodotti della stessa marca direttamente al nostro account Mi ed avervi accesso da più parti. Inoltre la YI Home Camera sugli smartphone di Xiaomi fa costantemente in crash, mentre per assurdo funziona sugli altri. Mi Smart Home è un hub centralizzato per i prodotti Xiaomi ed è disponibile sia per Android che iOS, ma se proverete a cercarla sui rispetti store non la troverete. O meglio, troverete altre cose e non l’app ufficiale di Xiaomi. Su Android si può risolvere in diversi modi, ma sempre basandosi su uno dei tanti APK mirror che si trovano online. Possiamo scaricare direttamente l’APK di Smart Home, oppure quello dello Xiaomi Market e poi installare Mi Home da lì. Non c’è una grande differenza: con il primo metodo non troveremo quasi sicuramente l’ultima versione (ma si auto aggiorna direttamente dall’app), con il secondo possiamo eseguire gli update in modo centralizzato ma ci proporrà anche aggiornamenti cinesi anche per le altre app del telefono (assolutamente da evitare). La soluzione più pratica è quella di installarne una versione tradotta in italiano – anche se parzialmente – grazie al lavoro dell’utente xCape, ancora una volta sul forum di MIUI.it.

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Installazione di Mi Smart Home su Android da file APK

Su iOS la situazione è molto più semplice, perché l’app c’è e non si trova solo perché il nome è scritto in cinese. Se però eseguite una ricerca con il termine “Xiaomi”, vi apparirà in lista:

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L’app Mi Smart Home su App Store si trova solo cercando “Xiaomi”

Se pensate che le complicazioni siano finite, purtroppo devo darvi una delusione. Per qualche ragione che non ho ancora ben compreso, l’app Mi Smart Home non riesce a completare la procedura di abbinamento. Su iOS si ferma al punto in cui bisogna far inquadrare alla camera un codice QR mostrato a schermo, il quale non viene riconosciuto in nessun modo:

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Da Mi Smart Home su iOS il codice QR non viene accettato dalla Ants Camera

Su Android si blocca ad uno step precedente, non accettandomi nessuna delle reti Wi-Fi. È normale per quella sui 5GHz, visto che la videocamera non ha l’antenna dual band, ma vedo come non disponibili anche le due sui 2,4GHz. Ho letto che con vecchie versioni il problema potrebbe essere la protezione e che bisognerebbe creare una rete libera, ma non ha funzionato neanche in quel modo. Inoltre una rete dei vicini, sempre protetta, sembrerebbe considerarla valida. Insomma, una confusione incredibile.

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Da Mi Smart Home (versione China) dà problemi con alcune reti Wi-Fi protette

Ho riprovato allora dall’iPhone con l’app YI Home Camera, quella dedicata esclusivamente a tale prodotto e che si trova nell’App Store. Qui ci consente di cambiare la regione in basso (mettendo China) per usare l’account Mi e non quello YI (i vantaggi sono molteplici) e poi fa procedere nel setup regolarmente, riconoscendo il QR code. La camera dà anche conferma vocale di corretta connessione Wi-Fi, ma l’app alla fine non la rileva e propone il reset. Un amico mi ha detto di essere riuscito a configurarla così da iPhone, io ci ho provato un trilione di volte con lo stesso esito negativo. Forse sono solo sfortunato, oppure dipende dalle versioni di camera ed app, che a quanto pare funzionano solo con alcuni precisi abbinamenti.

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Con YI Home Camera su iOS bisogna cambiare regione per usare l’account Mi

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Qui il QR code viene riconosciuto e la camera si connette al Wi-Fi, ma l’app non la trova

Ho voluto riprovare con l’app YI Home Camera da Android, visto che ora c’era il nuovo firmware sulla Ants Camera. Il processo è praticamente identico, iniziando con il cambio regione per usare l’account MI, passando per la scelta della rete (sempre da 2,4GHz) e la scansione del QR code. Tutto è andato esattamente come su iOS, arrivando alla notifica vocale di corretta connessione Wi-Fi (LED azzurro fisso sulla camera), ma senza vederla riconosciuta dall’app. In un tentativo quasi disperato, mi sono ricordato del supporto streaming via RSTP, che con la camera correttamente connessa in rete (così lei ha detto) doveva funzionare. Andando sulle informazioni del router (Time Capsule) ho trovato il suo IP e scoperto lo schema URL da usare su questa pagina del forum MIUI.com.

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Pur non essendo ancora abbinata, la camera è nella rete Wi-Fi e si può vedere via RSTP

Finalmente un primo risultato positivo, almeno ho capito che non era un problema della camera, ma dalla mia faccia penso traspaia qualcosa del tipo: pessimismo e fastidio. L’esperienza mi è però servita a circoscrivere il problema nell’app, per cui mi sono messo nuovamente a fare ricerche. Avrei risparmiato mola fatica se avessi fin da principio studiato per qualche ora la situazione a tutto tondo, ma ho voluto provare l’esperienza di un utente medio, uno che naturalmente proverebbe ad usare gli strumenti nativi così come sono fintanto che non generano problemi. La questione è molto semplice alla fine: camera cinese richiede app cinese. Ho trovato l’APK di YI Home Camera China da qualche parte che onestamente non ricordo, ma voi potete scaricarlo direttamente da qui. Non è l’ultima versione, ma verrà richiesto automaticamente l’aggiornamento all’avvio: accettate, aspettate qualche minuto e vedrete un popup in cui confermare la sostituzione della vecchia app con la nuova.

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Installando APK di YI Home Camera China, verrà sicuramente proposto un update

A questo punto basta seguire il solito procedimento visto finora, con la differenza che sarà direttamente impostata per chiedere login con account Mi e vi darà anche l’opzione per configurare via Wi-Fi, ma scegliete sempre QR Code. Infine l’ultimo passaggio non genererà errori e il tutto si completerà con un “Successful”. Ed era ora!

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Su Android con la versione cinese di YI Home Camera, il setup si conclude senza problemi

Il motivo per cui vi ho consigliato di usare l’account MI in luogo di quello YI e vi ho parlato dell’app Mi Smart Home anche se non si riesce a completare l’abbinamento con quella, è che se usate YI Home Camera potete vedere lo streaming solo dallo smartphone usato per inizializzarla (per altro la versiome attuale va in crash sugli smartphone Xiaomi Mi4c e Redmi Note 3 dopo qualche secondo dall’avvio dello streaming). Se invece adoperate l’account MI e la versione cinese dell’app, troverete la Ants Camera già configurata dentro Mi Smart Home su qualsiasi smartphone, ed è una bella comodità. Infatti dopo la procedura me la sono vista apparire nell’elenco dei dispositivi anche sull’app Mi Smart Home di iOS e Android (seppure con un nome cinese incomprensibile). Da qualche parte potrebbe apparirvi anche di aggiornare il firmware della camera, per il momento annullate perché perdereste tutte le modifiche apportate alla versione M che vi ho fatto installare.

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La camera collegata all’account Mi ora appare anche su iOS in Mi Smart Home

Dall’icona con 3 puntini in alto a destra si può scegliere la qualità del video ed accedere ai settaggi, dove è possibile cambiare il nome alla camera, abilitare una password di protezione, spegnere il LED di stato, impostare la memorizzazione ed attivare gli allarmi al riconoscimento di attività.

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Le varie impostazioni della Ants Camera su Mi Smart Home (uguali su Android o iOS)

Lo streaming è abbastanza rapido e la qualità è in HD (1280×720) a 20fps. L’obiettivo ha un angolo di campo di 111° ed apertura f/2. Si vede molto bene di giorno e di notte passa alla visualizzazione ad infrarossi:

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Visualizzazione notturna (completamente buio) e a pieno schermo con time line in basso

Una timeline in basso ci mostra i momenti di attività, che sono gli unici in cui la camera registra i filmati, ed abbiamo anche la possibilità di sentire l’audio catturato (che non è di qualità elevata, ma mediamente sufficiente allo scopo). Interessante anche il pulsante centrale con il microfono, che ci consente di parlare e far riprodurre il suono all’altoparlante della camera. Quando siamo fuori casa l’app funziona in modo completamente automatico e ci consente di accedere allo streaming in diretta e a tutti i contenuti archiviati senza alcuna configurazione, e possiamo usare quel pulsante per parlare con chi sta nella stanza dove e posizionata la camera. Le altre icone servono per attivare l’audio ambientale, per registrare un video o una foto in tempo reale sullo smartphone. Se altre persone in famiglia hanno un account Mi, è anche possibile condividere la camera.

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Si può registrare nei momenti di attività e ricevere notifiche, nonché condividere la camera

Una volta individuato l’indirizzo IP locale della Ants Camera (e non è facilissimo perché dall’app non lo dice, quindi bisogna cercalo sul router), si può visualizzare lo streaming anche al computer in diversi modi. Quello più immediato è usare VLC mettendo uno di questi indirizzi:

  • Video alta qualità: rtsp://192.168.1.128:554/ch0_0.h264
  • Video bassa qualità: rtsp://192.168.1.128:554/ch0_1.h264
  • Solo audio: rtsp://192.168.1.128:554/ch0_3.h264

Ovviamente dovete mettere l’indirizzo IP della vostra camera, ma ho lasciato il mio perché ho notato che di default lei tende a prendere quello se libero, quindi gli stessi link potrebbero già funzionare anche da voi. Se invece si desidera un controllo più avanzato, lo stream può anche essere gestito da app dedicate alla video sorveglianza IP, come ad esempio Sighthoud Video per Mac (gratuito per una camera) o iSpy per Windows (Open Source). Volendo ce ne sono anche per la Apple TV.

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Lo streaming RSTP si può vedere al computer con qualsiasi app adibita

Riassumendo, secondo la mia personale esperienza, la situazione è questa: se quando vi arriva la Ants Camera aggiornate subito il firmware (5 minuti) e poi eseguite l’abbinamento con l’app YI Home Camera cinese scaricata da APK su Android (altri 10 minuti al massimo), tutto andrà liscio come l’olio ed avrete una videocamera IP collegata al vostro account MI ed usabile da Mi Smart Home su tutti i dispositivi iOS / Android oppure dal computer con VLC o con qualsiasi altra applicazione che gestisce flussi RSTP su Mac, Windows, Linux e persino Apple TV. Con l’app nativa la visione fuori casa sarà automatica, mentre se volete accedere al flusso RSTP dovrete creare delle regole di inoltro sul router (se siete arrivati fino a qui immagino sappiate già di cosa parlo). Quindi, a parte 15 minuti per la prima configurazione, l’unico limite effettivo che ho riscontrato è che l’abbinamento su iOS non funziona. Però su questo punto non vi do una certezza, perché molti ci sono riusciti, quindi potrebbe essere un caso sfortunato il mio oppure l’attuale versione si YI Home Camera sull’App Store italiano. Si potrebbe provare a passare sullo store cinese per installarla da lì, ma avendo già risolto con un terminale Android ammetto di non averlo fatto, perché dovrei resettarla e ripartire da zero.

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Conclusione

La Xiaomi Ants Camera mi è piaciuta molto appena l’ho ricevuta e vista dal vivo, ma l’ho odiata per le ore successive. Ci ho dovuto perdere del tempo per studiare le varie problematiche e raggiungere una soluzione, ma almeno voi potrete far tesoro di questa esperienza e fare direttamente i passi giusti essendo operativi in meno di 30 minuti. Certo sarebbe preferibile che Xiaomi vendesse anche in Europa ed avesse hardware e software già pronti per il nostro paese, ma non è così. Personalmente sono deciso a comprarne altre due da mettere negli ambienti più rilevanti di casa, tanto ora so come gestirle e ci impiegherò un attimo per renderle operative. Non saprei se consigliarla a chi possiede solo uno smartphone iOS, perché la usano in tanti ma io ho avuto difficoltà ad abbinarla con iPhone (mentre per l’uso successivo con Mi Smart Home va benissimo, meglio che su Android). Per il resto chiunque voglia un videocamera di sorveglianza graziosa, con una qualità video più che accettabile e funzionalità decisamente pratiche (tra cui la visione notturna), farebbe bene a considerare questo prodotto. L’unica controindicazione è che non è “ready-to-start”, ma, come già detto più volte, seguendo i passaggi indicati si risolve tutto in pochi minuti. Io l’ho presa su Tinydeal, dove oggi costa 37,86€ spedizione inclusa scegliendo il magazzino tedesco, da cui arriva velocemente e senza costi di dogana. Si risparmia qualcosa con spedizione dalla Cina, ma ovviamente i tempi sono più lunghi e in quel caso il rischio dogana è molto alto. Dovendo assegnare un voto considerando lo “sbattimento” non potrei superare le 3,5 stelle, ma non possiamo penalizzarla (come non abbiamo fatto per il Mi4c) perché siamo noi a “forzarla” per funzionare in Italia. Dopotutto la prova più evidentemente della mia soddisfazione è che ne sto comprando altre due per me e la sto consigliando a tutti gli amici e parenti.

PRO
+ Qualità video più che sufficiente
+ Visione notturna ad infrarossi
+ Alimentazione via USB
+ Funzionalità pratiche
+ Accesso semplice anche fuori casa
+ Streaming RSTP (con firmware modificato)
+ Accesso FTP (con firmware modificato)
+ Possibilità di condivisione con altri account Mi
+ Invio di audio da remoto riprodotto con lo speaker integrato
+ Prezzo competitivo

CONTRO
- Necessaria modifica firmware per tutte le funzioni e audio inglese
- Primo setup complicato in Italia

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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