Apple Music verso il primo servizio di streaming per remix e mashup

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Apple Music diventa oggi il primo servizio di streaming musicale capace di fornire l’accesso a migliaia di remix e di mashup, sulla base di registrazioni originali, che in precedenza non erano disponibili a causa di problemi legati al copyright. È questo l’annuncio ufficializzato da Apple e correlato ad una nuova partnership con Dubset Media Holdings, il quale dispone di un avanzato sistema di individuazione dei brani e gestione delle royalties, chiamato Mixbank.

Migliaia di remix, di elaborazioni e di edits da parte dei dj, dei producer e delle label indipendenti più disparate. Apple decide così di aumentare la portata del suo servizio di streaming musicale, effettuando una vera e propria rivoluzione del settore. Un singolo mix può infatti coinvolgere 600 detentori di diritti differenti: il CEO di Dubset, Stephen White, dichiara che un normale mixtape, contenente 25-30 brani, prevede il pagamento di altrettante etichette discografiche e dai due ai dieci publisher per ogni singola traccia.

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Grazie a Mixbank questo processo diventerà del tutto automatizzato, andando a scavalcare un problema che aveva reso impossibile diffondere qualsiasi produzione che utilizzava vocals o samples senza l’autorizzazione del detentore del copyright. Il sistema andrà ad analizzare un remix o un dj mix per identificare le registrazioni esistenti all’interno del file, pagare ai titolari i diritti necessari ed infine distribuire il mix su Apple Music. Il processo potrà richiedere anche 15 minuti per l’analisi di una registrazione di 60, ma, come abbiamo già detto, si tratta di una procedura incredibilmente complessa.

L’accordo di Apple con Dubset è una vera e propria azione pionieristica nel settore musicale. L’aumento della popolarità del genere EDM ha portato infatti ad un numero sempre crescente di remix e di mash-up generati dagli utenti, impossibilitati fino ad ora a portare le loro elaborazioni musicali su siti di streaming legali e monetizzati. La soluzione appena descritta è invece in grado di generare introiti per questi contenuti: Dubset manterrà in casa una percentuale delle entrate per la fornitura delle royalties, distribuendo equamente il rimanente incasso tra DJ o remixer, e naturalmente tra autori, etichette e siti di streaming. Il servizio “consente a tutti di fare soldi con questi contenuti multimediali per la prima volta nella storia”, dice Stephen White. Il distributore digitale ha già pattuito accordi con oltre 14.000 etichette ed editori.

Stefano Paolucci

Junior Editor - Appassionato di tecnologia a 360°, videogiocatore professionista e amante della buona musica.

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