Come rinominare una periferica audio su Mac

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Quanto avete letto nel titolo è ciò che ho cercato per giorni su Google, ovviamente spulciando i siti in lingua inglese. In realtà, ve lo anticipo, non ho trovato come fare esattamente questa cosa, ma ho mantenuto il titolo per aiutare chi eventualmente dovesse fare la stessa ricerca. Questo perché, in effetti, una soluzione alla fine l’ho trovata, anche se per vie traverse. Ma iniziamo da principio: perché cambiare il nome di una periferica audio? Potrebbe essere una questione prettamente estetica, ma nel mio caso risponde ad un problema specifico. Sia il Thunderbolt Dock di OWC che il Samson G-Track vengono riconosciuti da sistema come “USB Audio Codec”, sia in entrata che in uscita. In realtà c’è una piccola differenza sulle lettere A di audio, una volta maiuscola ed una minuscola, ma nella fretta mi confondevo spesso e mi dava fastidio. Ho ripescato nella cartella Utility del Mac l’app “Configurazione MIDI audio”, che non avevo mai dovuto usare ma nelle varie missioni esplorative che feci i primi anni con OS X avevo avuto modo di scoprire.

configurazione-midi-audio

Questa non dà, purtroppo, la possibilità di rinominare una periferica, ma offre quella di crearne una nuova virtuale. Ho così ottenuto la “Samson G-Track” che vedete in basso in cui ho poi scelto di usare i due canali in ingresso di USB Audio Codec con la A maiuscola, che nel mio caso è proprio quel microfono. La periferica viene automaticamente riconosciuta dal sistema e visualizzata ovunque. Con questa piccola app si possono comunque fare molte altre cose, anche creare dei dispositivi misti, in cui si uniscono diversi ingressi ed uscite appartenenti a numerosi dispositivi fisici.

midi-audio

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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