Come succede al lancio di ogni nuovo prodotto Apple, gli analisti fanno a gara per accaparrarsi un po’ di visibilità attraverso la stima delle vendite. O delle “prevendite”, come nel caso dell’iPhone SE in commercio solo in alcuni paesi. Slice Intelligence, che analizza i dati di 4 milioni di siti online, ci propone una prima proiezione, anche se rimango dubbioso circa il metodo di analisi. Apple non ha ancora dichiarato nulla e non è solita dividere i dati per singolo modello, per cui è facile che si siano appoggiati solo ai preordini di operatori telefonici e catene di elettronica. In tutti i casi la visuale è molto ampia e seppure i numeri assoluti possano discostarsi dalla realtà, è interessante notare le differenze rispetto gli altri lanci.
Ad esempio solo il 35% degli acquirenti di iPhone SE avevano già un iPhone da meno di 2 anni, mentre nel 49% dei casi chi aveva acquistato un 6s al lancio aveva già il modello precedente. Inoltre è interessante notare che la provenienza da uno smartphone Android, argomento su cui Apple ha spinto molto in occasione dei 6/6s, al tempo si era attestato al 10%, mentre è salito al 19% con il nuovo SE. Sono certamente dati interessanti, tuttavia sarei curioso di vedere se in due anni si sia effettivamente intaccata, seppure leggermente, la supremazia del robottino di Google, perché la mia impressione personale è che non sia affatto così.
Altro dato evidenziato da Slice Intelligence, è che a preferire l’iPhone SE sono uomini (77%). La maggior parte sono sempre nel range di età tra 25 e 34, ma in questo caso i secondi sono quelli di 45/54 anni e non quelli di 35-44 come per i modelli 6 e 6S. Inoltre c’è una bella fetta del 16% circa di over 65, che erano al 12% con il 6S. Nessuna grande scoperta, insomma, ma piccole informazioni che delineano una generale risposta del pubblico a questo prodotto. Risposta comunque piuttosto tiepida se si pensa che il primo weekend di vendite ha totalizzato solo il 3% dei numeri portati a casa dall’iPhone 6 nello stesso periodo.